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Dopo il covid, la prima nuova avventura di mia moglie 3


di cuckold211
05.08.2021    |    15.360    |    4 9.1
"Era un tipo sui 50anni, un bell'uomo, alto sul m..."
Ancora prosegue la storia della moglie dell'utente siculo. A me è piaciuta da pazzi, spero sia lo stesso anche per voi.

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Ieri eravamo seduti, io ed il mio dipendente, in azienda e parlavamo un po'.
Mi raccontava dell'incontro che hanno avuto con quel ragazzo che lavora fuori; viene a Palermo per qualche settimana, perché lo fa ogni paio di mesi.
Lui vorrebbe trovargli un lavoro qui, per averlo vicino. Mi diceva che sua moglie Antonella mi vuole chiedere se fosse possibile assumerlo; sembra proprio che lei abbia una cotta per questo ragazzo,
Quando lui ha chiamato, per comunicare il giorno del suo arrivo a Palermo, lei ha spedito i figli dalla sorella, che ha una casetta al mare, per qualche settimana.
Il giorno prima si è preparata, recandosi dall'estetista, parrucchiere, e comprare qualche completino intimo nuovo ed anche qualche vestito più osé.
Lui, dal Nord, è sceso con l'auto; è arrivato verso le 11.00.
In Sicilia ha soltanto la mamma ed una sorella sposata; è passato a lasciare la valigia a casa della mamma ed è venuto direttamente da noi.
Appena entrato, lei gli è letteralmente saltata al collo e si sono baciati come una coppia di fidanzatini, che non si vedevano da un tempo infinito.
Dopo essersi staccato da lei, ha salutato me.

Subito dopo avermi salutato, lei gli passa il braccio intorno al collo e lui, stringendola a sé, le afferra il sedere e la preme sul suo inguine.
Lei mi aveva già chiesto che, quando sarebbe arrivato il giovane, dovevo farle il favore di lasciarli da soli, per un paio d'ore.
Ora, dietro le sue spalle di lui, mi faceva cenno con la mano, di andarmene.
Io, facendo la parte del dispiaciuto per non poter godere della sua presenza, gli comunico che, purtroppo, il lavoro mi reclama, ma sarei tornato appena possibile.

Ovviamente, essendo andato via, non ero stato presente a quanto accaduto fra mia moglie e l'altro. Ma a mettermene al corrente, ha provveduto proprio lei quando è stato possibile, è questo è quanto:
"Appena sei andato via, ci siamo riabbracciati e lui mi ha infilato subito un dito in figa: era eccitatissimo, aveva il cazzo che stava facendo saltare la lampo dei pantaloni.
Ci siamo precipitati in camera da letto e in tre secondi eravamo entrambi nudi. L'ho fatto stendere al tuo posto e mi sono avventata sul suo cazzo.
Dalla voglia che avevamo, non capivo niente: sembravo un'idrovora e, pompando, riuscivo a farmi arrivare il cazzo in gola.
Finché non mi ha tirato su e, senza usare le mani, ma soltanto con il movimento del bacino, me lo ha infilato in figa.
Lui a dare colpi da sotto ed io a cavalcare, dopo cinque minuti siamo giunti al capolinea. Lui, con una mossa da atleta, mi ha gira e mi si è messo sopra, dandomi altri colpi alla missionaria, finché se ne esce e mi fa una doccia di sborra impressionante sulla pancia; è arrivata addirittura sul collo ed uno schizzo anche sul mento.
Dopo aver spremuto il cazzo fino a che non è uscita l'ultima goccia su di me, mi è crollato accanto.
Io ero tutta ricoperta di sborra che colava da tutte le parti, ma ce ne siamo fregati: ci siamo abbracciati e baciati, inzozzandoci entrambi tra le lenzuola.
Siamo stati circa per mezz'ora a coccolarci abbracciati.
Poi, lui mi ha chiesto se ero stata io a dirti di andar via.

Mi son messa a ridere e gli ho risposto che, quando trascorriamo un periodo di tempo senza vederci, mi vien voglia di godermelo tutto per me, senza guardoni.
Dopo circa mezz'ora, decidiamo di andarci a fare una doccia insieme. Appena alzati io tolgo le lenzuola e le vado a mettere nel cestino della biancheria sporca.
Poi andiamo sotto la doccia e lì, fra strofinarci e giocare con i nostri corpi nudi, siamo tornati di nuovo pronti. Mi sono abbassata e, mentre l'acqua ci scorreva addosso, gli succhiavo il cazzo e lui, con le spalle appoggiate alla parete, mi reggeva la testa a fottermi la bocca, quasi fosse una fica.
Lui aveva chiuso l'acqua ed io, dopo un bel po' di succhiate e leccate di coglioni, l'ho fatto girare e gli ho leccato il buco del culo.
Lui è andato letteralmente in tilt: mi ha fatto alzare, siamo usciti della doccia e, sempre dentro il bagno, mi ha fatto sedere sul mobile del lavabo, mi ha aperto le gambe e si è tuffato con la testa sulla figa, leccandomela e succhiandomela come un affamato, poi, si alza e mi fa girare, per prendermi da dietro, appoggiata al mobile.

Mi scopa per più di mezz'ora, poi, quando stava per venire mi dice che questa voleva godersela, vedendo come me la bevevo. Allora, mi sono inginocchiata e dopo un paio di pompate, mi regge la testa per non farselo uscire. Io, invece, apro la bocca e tiro fuori la lingua, dove lui riversa un'altra sborrata delle sue. Questa volta, guardandolo negli occhi, mi son fatta ammirare con la bocca piena del suo succo, poi ho mandato giù tutto, fino all'ultima goccia, per poi pulirgli il cazzo da ogni residuo di sborra.
Dopo ci siamo spostati in cucina, da dove ti ho mandato il messaggio con cui ti informavo che potevi rientrare.

Una volta rientrato, mia moglie era indossava una sottana trasparente che le arrivava appena a coprire il buco del culo; erano in cucina, lui a torso nudo, ma con i pantaloni.
Stavano prendendo il caffè. Erano quasi le 14.00 e mia moglie mi dice:
"Che facciamo da mangiare?" decidiamo per un piatto di pasta semplice: aglio ed olio; la scelta non è stata casuale, perché io son bravo a preparare quell'intingolo, e aver il pretesto di restare in cucina, mentre loro sarebbero stati liberi di scambiarsi altre coccole.

Mentre io preparavo la pasta, loro erano seduti vicini sul divano, come due fidanzatini. Quando la pasta fu pronta, li ho chiamati e ci siamo seduti. A mia moglie brillavano gli occhi, mentre se lo guardava ed io, in quei momenti, mi son sentito veramente un cornutone; era evidente che fra loro c'era del sentimento.
Finito di pranzare mia moglie, per umiliarmi, mi dice: noi andiamo in soggiorno, portaci il caffe.

Io rassetto un po' la cucina e perdo di proposito un po' di tempo per lasciarli soli. Li sentivo ridere, scherzare, e, poi, quando non ho sentito più niente, faccio il caffè e lo porto ai piccioncini: trovo lui nudo, seduto sul divano e lei ai suoi piedi, in ginocchio per terra, che gli succhiava il cazzo.
Lui allargava le gambe, e lei leccava e succhiava pure i coglioni, mettendosene uno alla volta in bocca. Lui gradiva molto e alzava una gamba per agevolare lei nel suo lavoro; lei lo interpreta come un invito e gli infila un dito nel culo, mentre con l'altra mano gli segava il cazzo e con la bocca succhiava un coglione.
Una scena talmente porno che, per gustarmela per bene, poggio il vassoio con le tazzine di caffè e mi metto da parte.
Lei nemmeno si accorge di me; lui mi vede e, sorridendo, mi dice:
"La stai guardando? E' proprio un'artista a far pompe".
Io annuisco, e non dico una sola parola. Dopo un bel po', cambiano posizione e lei si dispone sul divano a gambe larghe, con i piedi che svettano al soffitto. E' il momento di lui che può leccarle figa e culo.
Ma la cosa dura poco, perché presto si mette sopra di lei, punta il cazzo ed entra in figa. Lei, in totale offerta, gli arrotola le gambe dietro i reni.

Mentre lui la chiava, abbassa il viso e la bacia in bocca. Lei lo sollecita con espressioni da turpiloquio:
"Sììì, più forte... sbattimi più forte... fammelo sentire fin in gola... sono la tua troia" Lui la chiavava alla grande: vedevo il cazzo che usciva dalla figa ricoperto da una schiuma bianca e lei che sbatteva il suo bacino contro quello di lui.
Dopo un bel po' che la martellava, lo tira fuori e, stando in piedi, glielo accosta al viso. Lei apre la bocca e lui le sborra in faccia, colpendo un po' ovunque, ma principalmente in bocca: lei sugge ed ingoia tutto.
Dopo un po' ci prendiamo il caffè. Lui doveva andare a salutare la sorella e ci diamo appuntamento verso le 20.30, per andare a mangiare una pizza.
Quando va via, guardo mia moglie e le chiedo:
"Sii sincera: c'è qualcosa in più tra voi, oltre il gioco?" lei mi guarda e mi risponde: "Non chiedermelo più; sarà sempre il nostro single di fiducia".

Sabato non si sono incontrati. Antonella aveva il ciclo e lui aveva parenti in casa. Si sono però incontrati domenica pomeriggio, in macchina, solo lui con mia moglie. Lui le aveva mandato un messaggio, chiarendo che era sovraeccitato ed aveva bisogno di svuotare i coglioni, anche con solo un pompino.
Lei gli dice che poteva trovare qualche scusa, dopo pranzo, per uscire, ma per non più di mezz'ora.
Si sono visti in un posto appartato, dove di solito vanno le coppiette e lei gli ha fatto un pompino, con tanto di ingoio.
Per l'occasione ha indossato un vestitino a fiori; quando è arrivata, è scesa dalla sua macchina ed è salita con lui nel SUV. Si sono sistemati nei sedili posteriori; lui, appena l'ha vista, l'ha abbracciata e baciata, mentre le infilava le mani ovunque. Lei allora gli ha cominciato a toccare il cazzo da sopra i pantaloni.
Nel mentre, lui si sbottona e abbassa i pantaloni alle ginocchia: lei prende in bocca il cazzo e gli tira una pompa da infarto. Quando sborra, ne emette una quantità da far invidia ad un cavallo, ma lei serra le labbra e non né fa uscire nemmeno una goccia. Dopo aver ingoiato, continua a pulirgli il cazzo, finché non lo lascia lucido.
Poi lei scende e ritorna a casa, con la promessa di organizzare qualcosa al più presto possibile. Quando rientra mi bacia in bocca e mi dice, ridendo:
"Per oggi ho anche cenato; me ne son bevuta non meno di mezzo litro".

Invece, per quanto mi riguarda, dopo circa una settimana, finalmente per mia moglie Angela oggi è giorno di monta. Salvo ha chiamato e si devono vedere in un appartamento in centro città. Mia moglie è andata via mezz'ora fa, indossando dei pantaloni classici color panna ed una camicia nera, con qualche bottone aperto sul seno. Forse pranzano assieme. Lei gli ha detto che io sono fuori città.
Quando l'ho vista uscire, ho avvertito che mi nascondesse qualcosa: troppo elegante per andare solo a scopare.
Non è da lei indossare i pantaloni, per incontrarsi con il manzo.
Tutto il tempo che è stata via, mi sono chiesto cosa potesse esserci sotto. E' rientrata che erano quasi le 16.00, un po' stropicciata e con delle occhiaie evidenti, ben coperte da occhiali da sole.
Come al solito, se prima non si rilassava sotto lo scroscio dell'acqua di una bella doccia e si metteva a proprio agio, non potevo chiedere nulla di quanto era successo. Poi, quando eravamo soli e rilassati, mi avrebbe raccontato tutto.
Ciò che segue, è avvenuto verso le 21.00, dopo cena che, per verità, si è risolta in quasi poco o niente. Lei, dopo la doccia, ha indossato un camicione che le arrivava appena tre dita sotto il culo, senza intimo e coi i capelli raccolti a coda. Da noi fa un caldo pazzesco, così, a cena abbiamo consumato un po' di frutta e gelato che avevamo in frigo.
I ragazzi ormai non cenano più con noi, sono sempre fuori.
E noi, dopo questa frugale cena, ci siamo messi davanti alla TV, con il climatizzatore acceso a palla.
Lei, senza che io chiedessi niente, ha preso a parlare, perché, ovviamente sa che fremo sempre per sapere come ha trascorso la giornata.
In noi c'è un accordo sottinteso, che teniamo a rispettare; anzi, in verità, sono io a volerlo rispettare, e cioè non insistere, né chiedere alcunché, perché lo farà lei, di sua iniziativa, quando è pronta a raccontare.
Così ha preso a raccontarmi la giornata trascorsa.
Tutto era cominciato qualche giorno fa; Salvo le aveva chiesto in quale giorno avrebbero potuto vedersi, dedicarselo per intero e pranzare assieme, e lei aveva
scelto il martedì, cioè ieri.
Le aveva chiesto di vestirsi elegante e leggermente sexy, perché l'avrebbe portata fuori a pranzo. Aveva prenotato in un posto un po' fuori mano, dove non sarebbero stati da soli. Lei, dapprima gli ha risposto stizzita, precisando che non doveva invitare o accodarsi a persone, senza il suo consenso.
Lui la rasserena, affermando che sapeva quello che faceva, e che, sicuramente, sarebbe rimasta soddisfatta del tempo trascorso con lui. Infatti aggiunge che, l'unica cosa che doveva fare, era fidarsi di lui.
Dopo queste premesse, ieri mattina si son visti in un grande parcheggio. Mia moglie ha lasciato la sua macchina ed è salita con lui, dopo essersi salutati con una vigorosa lingua in bocca. Lui ha messo in moto, dirigendosi verso un paese ad una 40ina di km. da Palermo, dove c'è un porticciolo con tante barche e dei localini molto chic.
Appena arrivati e posteggiata l'auto, si incamminano, mano nella mano come due fidanzati, verso un bar, che aveva dei tavoli all'aperto.
Dopo essersi seduti, lui invia un messaggio e, appena dopo 10 minuti, arriva un tizio che lo saluta calorosamente, come se fosse stato da tempo che non si vedevano.
Lui presenta mia moglie, come una sua carissima amica. Il nuovo arrivato, si siede con loro al tavolo. Era un tipo sui 50anni, un bell'uomo, alto sul m. 1.80, vestito con un pantalone di lino bianco ed una camicia chiara, aperta sul petto e dei sandali ai piedi, tipici dell'abbigliamento di chi vive in quei posti di mare.
Ordinano la colazione e il nuovo arrivato esordisce che oggi vuole averli entrambi suoi ospiti.
Dopo la colazione. li invita a seguirlo e si dirigono verso una barca. Una gran bella barca e, quando salgono, lui li esorta a togliere le scarpe e indossare quelle di bordo.
Dopo aver fatto vedere la barca, anche sotto coperta, dove c'era una bella stanza con divano, TV ed angolo con cucina, ritornano su: nella zona di poppa, c'erano dei lettini prendisole e dei divani da esterni: tutto molto bello.
Lui allora propone un giro, per rientrare all'ora di pranzo, che già aveva prenotato in un ristorante al porticciolo.
Mia moglie tiene a precisare che, non sapendo della gita in barca, non era provvista di costume. Lui le suggerisce di andare di sotto, nel bagno, dove avrebbe trovato un cassetto con, all'interno, diversi costumi femminili ed anche qualche costume maschile.
Dopo che tutti e tre si furono accordati, il tizio inizia le manovre necessarie per partire.
Mia moglie Angela e l'amico Salvo, scendono per cambiarsi e, quando arrivano giù, mentre si spogliano, lei gli chiede che progetti c'erano per la giornata. Lui la rasserena ancora una volta, invitandola a stare tranquilla, perché non sarebbe successo nulla che lei non avesse voluto.
Quando sono entrambi nudi, lui l'abbraccia da dietro e le fa sentire il cazzo fra le chiappe, cosa che lei gradisce molto e lo dimostra strusciandoglisi contro, in modo da stuzzicargli una buona erezione.
Lui, allora, la fa girare e premendole sulle spalle, le fa capire che vuole scoparla in bocca.
Lei si siede sul water e gli prende il cazzo in bocca, dando pompate lunghe e facendosi arrivare il cazzo in gola. Mentre fa il pompino, avverte che la barca è in movimento ed avverte, a maggior ragione, l'azione della minchia che le stava fottendo la bocca.
Dopo poco lui l'avverte che sta per sborrare, così lei serra le labbra e, in quel momento, con l'ondeggiare della barca, il primo schizzo le raggiunge la gola. Dopo aver ingoiato tutto, cercano e trovano dei costumi, che indossano e risalgono in coperta, vedendo che
erano già fuori dal porto.
Ovviamente mia moglie aveva fatto godere lui, ma lei era rimasta a secco.
Quando il nuovo amico la vede, lei si diverte a mostrarsi irresistibilmente sexy: aveva trovato un costume bianco, un 2 pezzi con sotto un perizoma che non lasciava niente all'immaginazione; inoltre era di una trasparenza totale, al punto che, forse, il nudo integrale avrebbe creato meno pensieri lascivi.
A quella vista, lui le fa i complimenti e scende, a sua volta, a mettere il costume,
lasciando il timone all'amico. Mia moglie chiede se c'è della crema solare protettiva, al che l'altro risponde che di sicuro ce ne sarà qualche barattolo, giù, in qualche cassetto. Allora Salvo esorta mia moglie a scendere e cercarla.
Mentre il mio amico resta al timone, entrambi ridiscendono sotto coperta, con quei precisi scopi: lui indossare il costume e lei cercare la crema protettiva.
E' lui stesso a indicarle dove cercare e, nel mentre, si spoglia nudo, dentro il bagno, senza chiudere la porta.
Mia moglie lo vede di profilo e nota che fra le gambe gli pende un bel pezzo di minchia, che, a riposo, è già abbastanza grosso.
Quando lui si gira e la vede che ha lo sguardo puntato fra le sue gambe, con un sorrisino sotto i baffi, si gira e, alzando la gamba per indossare il costume, si vede bene anche la sacca dei coglioni, anch'essi belli grossi.
Quando risalgono, sono già abbastanza lontani dalla terra ferma ed il mio amico propone di fare il bagno. Mia moglie accetta e si tuffano tutti e due, così, dopo una bella nuotata, risalgono, ma quel benedetto costume bianco, ora anche bagnato, sui maschi fa l'effetto Viagra.

Il mio amico si tira mia moglie addosso e la bacia facendole aderire il suo cazzo sulla pancia.
Mia moglie ricambia l'abbraccio ed il bacio e gli fa notare che non è giusto che il capitano resti solo a guardare.
La libidine, ormai, la faceva da padrona sulla barca; quello ferma tutto e si unisce a loro e, in un paio di minuti, mia moglie era in ginocchio a fare un pompino ad entrambi, e, ovviamente, il cazzo sconosciuto aveva la precedenza, anche perché faceva proprio gola alla mia porcella.
Dopo un po' la fanno alzare e, mentre era piegata a fare il pompino al mio amico, l'ospite le sposta il costume e, senza chiedere alcun permesso, le entra in figa, dando una spinta tale che è mancato poco che il cazzo che aveva in bocca la soffocasse.
Comincia a pomparla da dietro, mentre lei succhiava e leccava davanti. Entrambi non le risparmiavano complimenti ed elogi per la sua indole da troia.
Il mio amico, ovviamente, aveva goduto già e poteva contenere meglio il suo orgasmo, mentre l'altro era quasi giunto al punto di non ritorno, per cui avvisa mia moglie che stava per sborrare. Ha giusto il tempo di farlo uscire e girarsi, che le arrivano due schizzi in faccia, uno sulla fronte e l'altro su una guancia; ma lei è pronta a prenderlo in bocca e lui può concludere così la sua sborrata.
Intanto il mio amico l'aveva presa da dietro e la stava scopando: lei cerca un punto di appoggio e, mentre si reggeva con le mani, subiva dei colpi tremendi; già aveva avuto due orgasmi che l'avevano illanguidita non poco, ma lui, dopo un po', estrae il cazzo e le sborra sulla schiena, strusciandolo, per pulirlo, sul buco del culo.
Dopo questo round, si tuffano a turno in acqua, sia per pulirsi che per rinfrescarsi.
Quando tutti e tre tornano su, si distendono nudi a prendere il sole. L'ospite non riesce a far a meno di complimentarsi con mia moglie, per la sua disponibilità e soprattutto per la sua voluttà. Infatti le rivolge tanti di quei complimenti, affermando che è una Donna con la d maiuscola e che, nei suoi confronti, le fighette di vent'anni non valgono nemmeno un pelo di lei: tutte se la tirano, ma appena metti loro il cazzo in bocca, non sanno più cosa fare.
Mentre sono distesi il mio amico si offre di andare a prendere qualcosa di fresco da bere; appena lui si alza, l'altro chiede a mia moglie qualche informazione su di me. Lei è pronta a riferirgli che sono una brava persona, che non le faccio mancare nulla, ma che non sono mai stato all'altezza del sesso di cui lei aveva bisogno. Lui ride e le risponde: "Capisco, perché hai dimostrato che, per te, un uomo solo non basta: sei troppo esigente e pretendi che il maschio ti dia ciò che meriti.

Detto questo, allunga la mano e comincia a toccarle il culo, infilando il dito medio tra le sue chiappe. Del resto mia moglie era distesa, a testa in giù ed offriva alla vista il più bel panorama che possa esser gradito da un maschio.
Nel frattempo arriva il mio amico, con tre bicchieri: si era preso la briga di fare dei cocktail.
Mentre bevono, scambiano delle impressioni su Antonella ed il superdotato.
Al che mia moglie conferma che, quanto prima, cercherà di organizzare un nuovo incontro, cui potrà partecipare anche il nuovo amico, concludendo:
"Tre uomini con due donne, sole e indifese? Non trovate che questa sia violenza, pura e semplice?"
Scoppiano a ridere, poi aggiunge: "Va be'... vuol dire che mi sacrifico io da sola; la mia amica non la facciamo stancare; il marito l'affida a me quando usciamo, e non vorrei rimandarla a casa troppo stanca.
Mentre si dicevano queste cose, l'ospite si era di nuovo ringalluzzito e dice:
"Dai, per ora prendi in affidamento questo" e, afferrato il cazzo in mano, se lo sbatte.
Mia moglie si gira e gli dà un bacio sulla cappella; poi scende con la lingua e lo lecca tutto. Ritorna su e lo imbocca, così gli effettua un pompino da vera maestra.
Quando lo sente duro come una roccia, gli si mette sopra, a cavallo e, dopo aver strofinarlo la cappella sulla figa, gli si cala sopra e comincia a cavalcare.
Il mio amico resta a guardare e si tocca il cazzo.
Infine si alza e le mette la minchia in bocca, dicendole:
"Sei la regina delle troie". L'altro, mentre lei pompava il mio amico e scopava lui, le strapazzava le tette e le ribadiva che era una gran troia e che il marito era un gran cornuto, che, in quel momento, di certo doveva avvertire un notevole prurito alla fronte.


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