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Ancora altre....? Una ragazza troppo esuberante.


di cuckold211
19.10.2020    |    10.612    |    6 8.8
"Suo marito, un povero cristo che, a parte lamentarsi del lavoro e parlare di calcio, non era in grado di mettere due parole l'una dopo l'altra..."
PREFAZIONE
Ricordo ai lettori che mi seguono che queste tre serie di racconti ("Sei proprio certo che le vuoi....", "Verso nuove avventure ed altre..." e questo "Ancora altre...?") sono storie di un utente del sito che ha voluto mantenere l'anonimato.
A suo dire i fatti narrati sono stati realmente vissuti e, ad onor del vero, me lo auguro per lui, perché significherebbe che la sua sia stata una vita pregna di emozioni, come vagheggiate da tanti, senza mai poterne assaporare una.
Almeno, attraverso questi racconti, potranno sognare.

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Una nuova avventura si verificò nell'estate del 2016. Eravamo in un villino di un nostro cugino ed eravamo tutti di famiglia. In quel periodo, mia moglie aveva fatto amicizia con una ragazza conosciuta dal parrucchiere, una ragazza sposata da un paio d'anni, carina alta non più di m. 1.60, con un corpicino minuto, ma decisamente provocante.
Anche lei con un'indole da "troia" di prima classe; una volta che entrambe si erano confidate quanto amavano il cazzo e rendere "cornuti" i mariti, ebbero ad allargare l'amicizia, estendendola anche in famiglia.
Suo marito, un povero cristo che, a parte lamentarsi del lavoro e parlare di calcio, non era in grado di mettere due parole l'una dopo l'altra.
Mentre noi maschi eravamo insieme, vedevo che mia moglie parlava con questa ragazza sottovoce e lei, con il cell in mano, faceva leggere anche a mia moglie i messaggi che le arrivavano.

Mangiai subito la foglia: le due stavano facendo le monelle e, nella veste di finto tonto, cerco di tenere il marito impegnato a discorrere e non far guardare verso le due, in evidente momento di complicità.
Dopo un po', mi arriva un messaggio di mia moglie su what's app, che mi informa di aver bisogno di andar via, per qualche ora, con l'amica e di aiutarla a svincolarsi.
Sapevo come eravamo a circa 5 km dal primo centro abitato e, sicuramente, appena avrebbe manifestato l'intenzione di dover uscire, anche con la più banale delle scuse, ci sarebbe stato qualche parente che si sarebbe offerto per accompagnarle.
Poi mi ricordo che la sua amica stava per prendere la patente e propongo, davanti a tutti:
"Perché non andate a fare un po' di guida qui, lungo queste strade poco frequentate?"
Mia moglie mi fa l'occhiolino e, con il suo solito sorriso malizioso, dice all'amica:
"Andiamo, ti insegno a guidare".
Ritornano dopo un paio d'ore; il marito chiede a mia moglie se la sua è capace nella guida e lei gli risponde:
"Bene, forse un po' troppo spericolata" e ridono.
Ancora non so cosa siano andate a fare.
Notai su mia moglie qualche sbavatura di trucco, ma niente di che; sulla sua amica, invece, una leggera macchia sul vestito sembrava sborra secca.
La sera, dopo cena, ci mettiamo in viaggio e, durante il ritorno a casa con le donne dietro ed io davanti con il marito, si sprecavano le battutine dalle quali, per chi fosse un po' più scaltro, era chiaro che era stato fatto cornuto, anzi, ci avevano fatti cornuti.

Una volta rientrati, per prima cosa abbiamo lasciato la coppia a casa loro, e, appena ripartiti, ho chiesto a mia moglie cos'era successo.
Lei mi racconta che l'amica aveva conosciuto un tipo, giorni prima, mentre aspettava il turno alla posta e si erano scambiati i numeri di telefono.
Da quel giorno si erano scambiati messaggi su "what's app", dove lui insisteva per incontrarla. Lei quel giorno, mentre era con noi, gli diceva che aveva un'amica e avrebbe potuto incontrarlo con lei; che si trovano in un certo posto e lui risponde che non c'era problema e, se gradito, poteva portare un amico, così da incontrarsi in quattro.
Fu così che avevano organizzato quella scappatella; erano andate via senza che nessuno ci avesse fatto caso più di tanto, a motivo della più che valida scusa circa la scuola guida.

Quando li hanno incontrati, a mia moglie sono piaciuti entrambi: l'appuntamento era in un posto frequentato e si sono spostati tutti insieme con una macchina; il tipo aveva un SUV e la ragazza s'era seduta davanti con l'amico e mia moglie dietro con l'altro.
Andarono a fermarsi in un posto dove c'era una spiaggetta, riparata da un po' di cespugli; scendono e si avviano a piedi; dopo un 15 minuti la ragazza è abbracciata al tipo con tanto di lingua in bocca e si sistemano dietro un albero; l'altro prende mia moglie per mano e le dice:
"Lasciamoli soli" e si allontanano un po'; poi anche lui tira a sé mia moglie e la bacia, ma si ferma lì perché, forse, era un tipo timido: infatti non è andato oltre, almeno in quel momento.
Da dove si trovavano, mia moglie poté vedere l'altra coppia di spalle; dopo un po' nota la ragazza in ginocchio, che faceva un pompino all'amico.
Mia moglie, per quanto era eccitata, non avrebbe perso tempo a prendere l'iniziativa e mettere il tipo con le spalle ad un albero, abbassargli le mutande e fargli un pompino da svuotagli il cervello. Ma egli non faceva altro che stringerla e baciarla.
Dopo un po', sempre mia moglie vede che la ragazza si rialza, si rassetta e li raggiungono; ritornano in macchina e si salutano con la promessa di organizzare qualche altra uscita, tutti e quattro.
In macchina, mentre ritornavano, la ragazza racconta a mia moglie del pompino e che quello le aveva sborrato in bocca.
Mia moglie allora le chiede se le piaceva ingoiare, lei gli dice di sì, ma un po' di sborra gli era colata fuori della bocca ed era colata sul vestito sporcandolo.

Dopo un paio di giorni rientro a casa e trovo mia moglie con la ragazza in cucina che si stavano prendendo il caffè. La ragazza mi chiede se avessi avuto qualcosa in contrario, se una delle prossime sere avessero organizzato fra donne per andare a mangiare una pizza.
Rispondo che per me non ci sono problemi, che mia moglie è libera e che io, essendo di mentalità aperta, non ero un marito geloso.
Lei mi guarda, mi fa i complimenti e mi dice che, al contrario, suo marito le toglieva il fiato.
Il discorso cominciava a intrigarmi e le dico che, se aveva bisogno, poteva contare sul mio aiuto.
Lei ride ed aggiunge che già mia moglie le era di grande aiuto: quel prossimo venerdì, mia moglie mi avvisa che la sera sarebbero uscivate con quei due e, se il marito della ragazza l'avesse chiamato, era il caso di rassicurarlo.
Verso le 20.00, mia moglie esce di casa; doveva passare a prendere la ragazza e andavano all'appuntamento; si era vestita elegante e sexy da fare impazzire un uomo. Prima di uscire le feci i complimenti per come si era fatta bella, cui lei risponde sorridendo:
"Se lo stronzo stasera non mi scopa, gli do un calcio fra le palle".

Mi manda un messaggio con self fatto a tavola: in esso figurano tutti e quattro; riconosco il posto; quel self, strappato di nascosto, serviva a farmi vedere i tipi.
Entrambi dei bei ragazzi e, da quanto si capiva, erano alti più di m. 1.80; faccio loro gli auguri di una buona serata ed aggiungo di tenermi informato.
Dopo un paio d'ore mi manda un messaggio con il quale mi informa che sono a casa dell'amico della ragazza: non avevano molto tempo a disposizione, stante le continue chiamate del marito.
Rientra verso l'una; io ero davanti la TV; appena entrata viene a sedermisi accanto, mi bacia e mi dice:
"Operazione conclusa... me lo sono scopato".
Poi si alza e va in bagno; di solito per raccontarmi ogni cosa aspettavamo di essere a letto e, una volta fra le lenzuola, mi racconta tutto dall'inizio.

Quando è andata a prendere la ragazza, lei è uscita da casa in jeans e camicia, ma in borsa aveva il cambio: una mini gonna mozzafiato, che le arrivava quasi al limite. In macchina, appena salita, mentre mia moglie guidava, lei si è tolta i pantaloni sotto i quali aveva un perizoma quasi inesistente. Ha indossato quella mini gonna ed aveva anche le scarpe di ricambio; mia moglie, allora, le ha chiesto come mai non l'ha fatto a casa e lei le ha risposto:
"Se quel cornutone di mio marito, mi vedesse vestita così anche fra di noi a casa, succederebbe il finimondo.
Prima di arrivare a destinazione, la ragazza chiede a mia moglie se a lei potesse dar fastidio se faceva qualcosa davanti a lei, quale ad esempio un pompino, mentre il suo lui guida.
Mia moglie sbotta a ridere e le risponde:
"Nessun problema... sarà invece importante che anche l'amico se lo faccia fare da me, perché non lo vedo capace di prendere iniziative".
La ragazza si mostra alquanto sorpresa, in quanto era stata informata da lui che l'amico era un gran scopatore.
L'appuntamento era nel parcheggio di un centro commerciale: lì, come la volta precedente, lasciano la macchina e salgono sul suv, dove mia moglie prende posto dietro con l'altro e la ragazza davanti.
Appena partiti, questa racconta dell'espediente del cambio d'abbigliamento, cui è stata costretta a causa del cornuto.
L'altro, accanto a mia moglie, le chiede di me e mia moglie, divertita, dice che non solo ero cornuto da tanti anni, ma ero anche consapevole e condiscendente. Così tutti ridono alla faccia dei cornuti che sono a casa.

Stavano andando in un locale a 50 chilometri da Palermo; dopo questo dialogo, la ragazza si avvicina al guidatore e, non impedita dalla leva del cambio, perché il veicolo era munito di quello automatico, lo comincia a baciare ed a toccargli il cazzo. Il suo amico fa lo stesso con mia moglie, la quale non aspetta più di tanto e allunga, a sua volta, una mano sul suo cazzo, sorprendendosi per il promettente rigonfiamento.
Mentre si adopera ad aprire la patta per tirar fuori il cazzo, la ragazza già pompava alla grande quello del suo boy.
Mia moglie, senza alcun pudore, si dà da fare con l'altro: gli abbassa pantaloni e mutande fino alle ginocchia, e si fionda a succhiare.
Mi dirà, poi, che aveva un bel cazzo, un po' curvo verso l'ombelico.
Si ricompongono quando arrivano nel locale, senza aver concluso.
Durante la cena parlano un po' di tutto e mia moglie scopre che, prima di questo, la ragazza scopava col cugino di lui.
Lui ne era a conoscenza, perché suo cugino gli aveva raccontato tutto ed aveva anche precisato quali erano le sue preferenze.

Finito di cenare si rimettono in macchina e vanno casa del boy.
Una volta lì non perdono tempo in convenevoli: loro vanno in camera, mentre la mia con l'amico, restano in salotto. Subito viene abbracciata e baciata e, mentre si sbottona i pantaloni e li abbassa, lei si piega e lo prende in bocca.
Si mette in ginocchio sopra il divano, per dargli la possibilità di infilare la mano dentro le mutandine. Poi, dopo un po', ci sale sopra e se lo infila in figa.
Durante la cavalcata quel cazzo curvo le andava a toccare e sollecitare dei punti che la facevano impazzire.
Così, dopo un po', si lascia andare in un orgasmo da far venire i brividi: aveva squirtato così tanto da bagnarlo tutto.
Intanto sentiva la ragazza che gridava il suo piacere e lui che la trattava da troia matricolata, dandole degli schiaffi sul culo.
Dopo la eccezionale goduta, mia moglie si fa mettere a pecora dallo stallone, che prende a scoparla come una locomotiva.
Dopo un po' se ne esce dalla fica e le sborra sulla schiena; il tempo di asciugarsi ed entra il boy della ragazza, che era in bagno a lavarsi la fica. Anch'egli vede mia moglie nuda e chiede all'amico com'era andata; egli gli risponde: "Un vulcano! Non le basta mai la minchia".
Io mi metto a ridere e ribatto:
"Tranquillo, quella tua è abbondante e sufficiente a saziarmi".
Ritorna la ragazza vestita e pronta come era uscita da casa, così furono riportate alla loro auto, e lì si salutano, promettendosi di ripetere il tutto quanto prima.
Lungo la strada, la ragazza chiede a mia moglie come era andata e lei le risponde: "Tutto OK e tu?" apprendendo che ha goduto, sì, ma che il tipo non è un gran che per misura; a lei piacciono quelli abbastanza dotati.

Passano dei giorni senza che apriamo più discorsi di sesso: lei non mi diceva niente ed io nemmeno le chiedevo niente, anche perché non vi erano sue uscite in programma.
Dopo circa 15 giorni di silenzio, un venerdì sera mi dice che aveva una pizza con delle amiche conosciute di recente.
Le chiedo se si trattava di un'uscita per fare le monelle e mi risponde che non pensa proprio; la cosa era stata organizzata dal parrucchiere, per una che era stata assunta nelle poste.
Si prepara per uscire in jeans, camicia, tacchi alti e giubbino di pelle; quando fu pronta, sinceramente veniva il desiderio di metterla a pecora, appoggiata al tavolo, abbassarle i jeans alle ginocchia e fotterla come una maiala: era più sexy così, che con la minigonna.
Verso mezzanotte mi manda un messaggio e mi dice che con le amiche ha finito, ma va a proseguire la serata con la ragazza in un pub, a bere qualcosa.
Le chiedo se sono sole e mi manda una faccina con l'occhiolino.
Capisco che il mio desiderio di abbassarle quei jeans lo realizzerà qualcun altro, ma, sinceramente, mi accontento anche di sapere che sta scopando.
Quella sera ero troppo eccitato e, con il pensiero di lei che scopava, mi sono fatto una sega e poi sono crollato dal sonno. Non l'ho sentita rientrare.

La mattina, appena mi sveglio, lei dormiva: aveva solo il perizoma ed era uno spettacolo; mi alzo vado in bagno e cerco qualche traccia nei panni sporchi. Trovo la camicia che aveva messo la sera prima, ma, oltre a qualche macchia di rossetto sulla manica, non c'era niente che mi facesse pensare a qualche rapporto sessuale. Preparo la colazione e la porto a letto: la sveglio con un bacio.
Appena apre gli occhi, mi guarda, mi sorride e dice:
"Che c'è? Vedo il classico sguardo di cornuto curioso".
Io allungo una mano e le tocco la fica; le chiedo se aveva ospitato qualcuno di recente; lei sposta il perizoma e mi dice:
"Assaggia e senti se ci sono odori o sapori estranei".
Mi fiondo a leccarle la fica che, per vero ho trovato abbastanza larga ed anche un po' arrossata. Mentre lecco le riferisco di quanto ho constatato, e lei: "Beh, sai com'è... quando ti imbatti in un ospite abbastanza grosso e piuttosto energico e resistente... ?"

Ci distendiamo accanto e mi racconta la serata, dicendo che, mentre erano in pizzeria con le altre, la ragazza fa l'occhiolino a mia moglie e le chiede se, dopo quella noiosa serata, le va di andare assieme a bere qualcosa.
Mia moglie, piuttosto scaltra, le chiede cosa le frulla in testa; lei sorride e la informa:
"Se ti va, ho la rubrica piena di amici che potrebbero raggiungerci".
Mia moglie risponde OK e lei, con il solito sorrisino, prende a chattare fino a quando, a sua volta, che le fa il gesto "OK".
Verso le 23.30 escono dalla pizzeria e loro due, essendo automunite, salutano e vanno via. La ragazza le indica un pub in un posto sconosciuto, mentre lei continuava a mandar messaggi.
Quando arrivano, nel porcheggio, erano già ad attenderle due ragazzi sui 30 anni, uno più basso con un fisico da palestrato, l'altro più alto dai capelli rossi.
La ragazza li conosceva bene tutti e due: li presenta a mia moglie e, appena dentro, chiede a mia moglie di accompagnarla in bagno.
Lì la ragazza la informa che li conosce bene entrambi: il più basso, il palestrato, ha il cazzo più corto, ma grosso in larghezza, mentre il rosso ha un bel cazzo, ma con la cappella piccola ed a punta; quindi chiede a mia moglie chi preferisce dei due.
Nel mentre, fa pipì e si asciuga la figa con dei fazzoletti imbevuti, poi aggiunge:
"Figa mia, fra poco dovrai darti da fare, perché avrai pane per i tuoi denti".

Ritornano nel locale e mia moglie si siede accanto al più basso, mentre la ragazza affianca il rosso. Dopo aver bevuto un paio di bicchieri, decidono di uscire: la ragazza era già al massimo.
Vanno in macchina e si spostano, con una macchina sola, in una stradina di campagna; mia moglie era davanti e la ragazza dietro e, una volta fermi, dietro erano già in piena attività: la ragazza succhiava alla grande e mia moglie, per non essere da meno, si abbassa e, con pochi movimenti, tira il cazzo fuori dai pantaloni e se lo prende in bocca con non poca fatica.
Dopo un po', mia moglie ed il suo boy scendono della macchina; lei, dopo averlo ripreso in bocca stando in ginocchio e lui coi pantaloni alle caviglie,
si rialza, abbassa i jeans e si mette a pecora, con le mani appoggiate al sedile. Lui le sposta il perizoma, gli spennella un po' il cazzo sulla figa e glielo infila, strappandole un grido; la ragazza, che cavalcava l'altro nei sedili di dietro, per conforto le dice:
"Tranquilla, vedrai che fra poco ti piacerà quel missile dentro".
Dopo qualche ora che scopavano, cambiando spesso posizione, mia moglie con i pantaloni alle caviglie e la ragazza nuda dalla cintola in giù, si mettono accanto in ginocchio e i due uomini, quasi in contemporanea, le sborrano in bocca. Entrambe ingoiano tutto e, dopo aver pulito i cazzi, si riassettano e ritornano alla macchina.
Mia moglie chiude il racconto affermando che la ragazza è una troia con la T maiuscola e suo marito ha più corna di una cesta di lumache.
Per questo motivo vuole allontanarla, trovandola troppo invadente. Inoltre quel suo comportamento era decisamente pericoloso: troppe amicizie e quasi tutti ragazzi singoli. Quindi, con i dovuti modi, si nega ad altri incontri fino a non saper più niente di lei.


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