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Apologia dell'infedeltà di mia moglie.


di cuckold211
16.03.2024    |    1.045    |    4 8.9
"Da quel luglio 2008, mia moglie non ha più smesso di vedere Ron, che se l'è scopata per due anni, con la media di due/tre incontri a settimana, non senza..."
NOTA DELL'AUTORE
Ancora una storia non mia, ma di un utente del sito che ha scelto di mantenere l'anonimato. Mi ha assicurato che i fatti descritti sono reali e non di fantasia e, di questo, non ho motivo di dubitare. Spero piaccia ai lettori, come è piaciuto a me. ****************************************

Siamo una coppia di origine abruzzese. Anche se da ragazzi non siamo mai stati amici, ci conoscevamo fin da bambini. Poi ci fidanzammo: io avevo 24 anni e lei 22; lei aveva avuto più di un'esperienza, mentre io ero il classico ingenuo sbarbatello. La mia prima volta fu con lei e, quando la vidi nuda, rimasi ammaliato: il suo ventre era ricoperto da una folta peluria riccia, che incorniciava lo spacco della fica, al punto da celarlo alla vista. Quel vello procedeva in su fin quasi all'ombelico, ed in giù lungo il perineo, fino al buchetto cresposo del culo. Ero rimasto imbambolato, ma non al punto da non fiondarmici sopra con la bocca. Mi inebriai a lungo del profumo di fica che quel vello tratteneva e, poi, aprendo un varco con le dita, spostai i peli e potetti affondare la lingua per gustare il sapore degli umori che sgorgavano a profusione. Era un periodo che scopavamo da matti e, dopo poco più di un anno, nel '96, andammo a convivere. Ci furono alti e bassi, a volte separandoci anche per periodi piuttosto lunghi, durante i quali lei trovava sempre qualcuno da frequentare o con cui scopare, per poi ridimensionare il tutto quando ci si rimetteva insieme.
All'epoca, ero molto geloso delle sue esperienze, sia per quelle vecchie che per le nuove, ma in un'occasione, mentre lei mi raccontava di una sua scopata con il fratello romano di una sua amica, accaduto in uno di quei periodi di separazione da me, ebbi un'erezione da paura e, ricordo, quella notte scopammo almeno tre volte, restando per l'intera notte svegli ad amoreggiare e stuzzicarci...
Non avevo ancora capito di esser cuckold, proprio non mi era chiaro il perché di tanta eccitazione...

Dopo diversi anni, ci sposammo e, con l'aiuto fortuito di internet, pian piano maturai il desiderio di sentirmi fatto cornuto da mia moglie. Quel maledetto desiderio era sempre più forte e, nel contempo, mi rendevo anche conto che era difficile, molto difficile, poterlo realizzare. Così, dopo attente riflessioni e tentennamenti, con non poca vergogna, iniziai a parlarne con lei.
Va precisato che a mia moglie non piaceva usare il preservativo, non vi aveva mai fatto ricorso e, quindi, io le venivo sempre dentro, soprattutto dopo aver appreso che ero sterile, non potevo ingravidarla e, quindi, niente figli.
Tornando a quelle mie fantasie, cominciai a fare i primi accenni nel 2005, non ricordo bene, ma ricordo benissimo le sue risposte: mi dava del pazzo e che mai si sarebbe prestata ad una cosa del genere. Mi vedevo quindi costretto a
lasciar correre per un certo periodo, ma poi mi ci riprovavo, soggiogato dal desiderio, ma la risposta era sempre la stessa: "Non se ne parla proprio!"
Passarono anni, finché un giorno, nel 2008, penso fosse maggio, perché eravamo di ritorno da una gita fuori porta di alcuni giorni, era sera tarda e mia moglie soleva darmi da chiacchierare mentre ero alla guida, onde scongiurare che potessi addormentarmi, tanto più che una volta si era già verificato. Così presi la palla al balzo e, senza averlo premeditato, presi ad incalzare mia moglie con la solita proposta; avanzavo domande alquanto imbarazzanti, cui lei non poteva sottrarsi come al suo solito, proprio perché doveva tenermi sveglio ed attento alla guida. Al culmine delle proposte, da lei magistralmente schivate, le feci una domanda precisa alla quale pretendevo una risposta altrettanto precisa, e le chiesi:
"Ma se tu fossi costretta, non potessi rifiutarti per nessun motivo al mondo, con chi scoperesti tra un certo Tizio, Caio, Sempronio (invero tutti nomi di soggetti che se l'erano già scopata), e per ultimo feci le feci anche il nome del suo ex, il primo, colui che l'aveva sverginata, di cui ero segretamente gelosissimo.
Lei tentennò un po', si fece una risatina alquanto sarcastica e mi diede dello "stronzo" per esser riuscito a metterla alle strette. Infine parve decidersi e disse:
"Ovvio che chiaverei con Ron". Ero letteralmente in fibrillazione, per cui insistetti: "Allora, cosa aspetti?"
Il cervello mi scoppiava; in primi perché ero convinto si arrabbiasse e schivasse di nuovo il discorso, in secundis perché, tra tanti, aveva indicato proprio Ron, con cui non avrei mai voluto potesse di nuovo aver a che fare.

Il sonno mi passò del tutto, avevo il cazzo durissimo, arrivammo a casa e non ne parlammo più.
Per un attimo mi era sembrato di poter finalmente realizzare il mio sogno, ma poi, come sempre, tornavo al mondo reale e sapevo bene che nulla di ciò che fantasticavo sarebbe mai successo. Non ne facemmo più parola.
Circa 2 mesi dopo, si era nel luglio 2008, ci trovavamo normalmente a letto, nudi, con solo il lenzuolo a coprirci, e lei mi fa:
"Ricordi l'altra mattina, quando son a casa dopo esser stata dai miei?" "Sì", le rispondo.
"Beh, quel giorno, sono andata via la mattina e son tornata nel tardo pomeriggio, ma, dai miei, ci sono stata poco, nemmeno mezz'ora".
Io, con il mio tono da indifferente: "E quindi? Dove sei stata?" chiesi per nulla indispettito; non avrei mai immaginato cosa stava per confessarmi...
"Mentre andavo dai miei, ho chiamato Ron e gli ho chiesto se potevamo prendere un caffè assieme. Lui non se lo è fatto ripetere due volte ed ha accettato subito, invitandomi a casa sua, perché single. Allora son passata dai miei e, poi, son andata da lui".
"Dai, racconta". Non ero più nella pelle... non ci credevo... ma era vero?
"Sono andata a casa sua, mi ha fatto entrare, ci siamo salutati con i soliti convenevoli, tipo "come stai?" e via, ma, ad un certo punto mi ha baciato e, mentre lo faceva, mi ha sollevato la gonna, scostato gli slip e mi toccava la fica: ce l'avevo fradicia e mi vergognavo, eravamo in piedi e, dopo un po', mi ha spinto verso la cucina, che era alle mie spalle, cui mi sono appoggiata col culo; ha tirato fuori il cazzo, mi ha alzato una gamba e mi ha scopato, senza togliermi gli slip..."
Non potevo credere alle mie orecchie; il cazzo mi scoppiava....
"E poi?"
"Poi ci siamo seduti sul divano, abbiamo preso il caffè e parlato un po'. Mentre ci toccavano e baciavamo, gli è tornato di nuovo duro, mi ha tolto gli slip e mi ha scopato sopra al divano, per la seconda volta".
Non ce l'ho fatta più, ho allungato la mano tra le sue gambe, trovandola bagnatissima; senza dir nulla, le son salito addosso e l'ho chiavata a quel dio biondo; ero eccitatissimo e son venuto troppo presto dentro di lei, come mio solito, poi l'ho fatta venire, leccandole la fica con estrema avidità, al di là del solito...

Da quel giorno fatidico, notai quanto mia moglie fosse diventata più disinibita, nonché lussuriosa. Capitava infatti che mi raccontasse delle lubriche sensazioni che provava finanche quando faceva la doccia, prima di recarsi da lui, e questo è quanto affermava:
"Mi piace sentire l’acqua che scorre lungo tutto il mio corpo. Sono tesa e vogliosa per il nuovo incontro che dovrò avere con Ron e il rivolo che scorre lungo il solco delle natiche, scivolando giù fra le labbra della mia vagina, mi provoca sensazioni molto piacevoli, che aumentano esponenzialmente il mio desiderio di far sesso con lui. Mi accarezzo il corpo mentre penso a Ron, questo ritrovato maschio stupendo, che mi ha ancora invitato a casa sua: lo immagino nudo, con il suo corpo forte tonico, asciutto, davvero virile. Le mie mani indugiano fra le pieghe della mia farfallina e sento i capezzoli che si gonfiano, facendomi lievitare la voglia di far sesso."
Poi, una volta finite le abluzioni, mi chiedeva di aiutarla nella scelta di cosa indossare a partire dall'intimo e, infine, avere il mio giudizio per quanto fosse realmente conturbante; attendeva la mia approvazione, prima di uscire e, una volta ottenutala, le auguravo sempre "buona scopata", cui lei rispondeva che non era detto che avrebbe scopato, ma, in realtà, era così che andava sempre a finire...
Sapevo bene che, la prima volta che aveva confessato il suo adulterio, l'aveva fatto trattenendosi a riferirmelo, allo scopo di valutare la mia reazione ed aver la possibilità di negare, qualora avessi reagito male.
Ora era previsto un nuovo appuntamento per il successivo mercoledì pomeriggio, e, nell'esternare la mia completa compartecipazione al suo divertimento, le feci promettere che mi avrebbe raccontato tutto, al suo ritorno.
E così fu. Dopo non meno di tre ore, tornò a casa, giuliva come non mai, e prese a raccontarmi ogni cosa, nel minimo dettaglio.

"Appena giunta a casa sua, Ron mi ha guardato con un sorriso che esprimeva tutta la sua soddisfazione, nel vedermi lì a farmi fare di tutto. Mi si è avvicinato e, senza dir niente, mi ha strettoi a sé. Le sue labbra si sono incollate alle mie e la sua lingua è entrata di prepotenza nella mia bocca, intrecciando con la mia, una danza erotica incredibile. Le sue mani forti mi hanno stretto a sé, facendomi avvertire il suo sesso, duro come una roccia, premere contro il mio, ancora separato dal sottile tessuto delle cose che indossavo. I miei seni premevano contro il suo petto, mentre sentivo quel suo membro, davvero grosso e voluminoso, premere sul mio ventre. Mi son subito bagnata: la mia vagina ha preso a fremere, mentre il mio corpo esternava il piacere che stavo provando: ero tutta un tremito che mi partiva dal cervello per confluire sul sesso. Le sue mani mi hanno stretto i glutei e mi hanno schiacciato il corpo contro il suo, procurandomi una terribile sensazione di esser posseduta per davvero. Le sue mani mi accarezzavano la schiena, mentre procedevano a denudarmi; la sua lingua continuava, impazzita, a giocare con la mia, poi, di colpo, si stacca e mi guarda: i suoi occhi brillano di gioia nel vedermi con indosso il solo intimo. Mi ha preso in braccio e, senza dir nulla, mi ha adagiato sul letto. Una volta eliminati reggiseno e slip, ha ammirato a lungo il mio corpo nudo, in bella mostra davanti a lui, compreso il mio cespuglioso boschetto. Mi guarda con orgoglio e desiderio, mentre rapidamente si spoglia nudo e, quando fa scendere i pantaloni assieme agli slip, posso ammirare la sua splendida verga, che già so quanto piacere sa darmi. Il suo è un bel membro, abbastanza lungo, ma, soprattutto, di notevole spessore. In cima la cappella assomiglia ad una fava violacea e succosa. Sento il mio corpo fremere al solo guardare quello scettro, che già desidero aver dentro di me. Si avvicina, si inginocchia di lato e la sua mano è tra le mie cosce; mi accarezza e scorre lungo lo spacco della figa. Poi vi infila due dita dentro. Sono già fradicia! Gemo e mi sollevo, mi appoggio al gomito destro e con la sinistra impugno quel membro durissimo. Lo spessore è tale da non permettermi di cingerlo con le dita. Il pensiero che presto sarà dentro il mio corpo mi fa bagnare. Intanto mi scopa con le dita e mi fa godere all’istante.
“ooohh, sì, vengo! Scopami! Dai, ti voglio!”
Ma lui sorride sornione. Non ha nessuna intensione di scoparmi subito, anzi si avvicina ed offre quella sua verga alle mie labbra. Lo lecco, per poi ingoiarlo tutto. È grosso e non ci sta nella mia bocca, ma respingo i conati di vomito, mentre lo spingo con forza fin giù nella gola. Mi sfonda la trachea, ma non demordo. Lui mi scopa ancora con le dita sempre più forte e io ho un nuovo orgasmo.

Serro di colpo le cosce, bloccando la sua mano, e lui continua a ravanarmi la vagina con le dita. Godo a bocca piena, poi lo sfilo e lo imploro di scoparmi.
“Scopami! Ti voglio! Dammelo tutto!” Mi guarda. I suoi occhi brillano di felicità e desiderio.
“Non ancora! Voglio prima farti impazzire e poi ti scopo!”
Si sposta, si mette fra le mie cosce. Si abbassa e la sua lingua inizia a scorrere fra le pieghe della mia vagina, che emette nettare a profusione. Godo, lui mi fa impazzire nel leccarmi divinamente. Serro le cosce per bloccarlo, ma ottengo solo il risultato che lui mi lecca con più intensità. Ho un nuovo orgasmo e allora afferro con le mani la sua testa, trascinandolo su di me. Lui si inginocchia, afferra la sua verga e me ne appoggia la punta fra le labbra della figa; mi sorride e, con una spinta decisa, mi penetra. Lo sento entrar deciso, come un ariete. Mi dilata la vagina e me la riempie con la sua verga durissima. Mi arriva un fondo e sbatte con forza sul collo dell’utero, procurandomi una scarica elettrica sconvolgente, che percorre l'intero mio corpo, mi sconvolge la mente, provocandomi il primo di una lunga serie di orgasmi. Mi pompa con vigore, spingendo sempre più in profondità quella sua verga, che mi sfianca, mi dilata e mi sconvolge, facendomi avere orgasmi che mi stordiscono. Sono stata già chiavata da tanti maschi, ma nessuno mi ha sconvolto come lui. Godo e vengo, finché mi afferra e mi trascina su di sé. Impalata sul suo corpo, sento scivolare la punta di quel dardo di felicità fin dentro il ventre. Mi fa godere così tanto, che quasi svengo! Lui solleva le braccia, mi tortura i capezzoli, mentre io inizio un sali/scendi su quel palo che ho dentro. Godo ancora e poi, sfinita, mi distendo su di lui.
“Sei meraviglioso! Mai goduto cosi tanto! Sei pazzesco! Mi stai sventrando! Dai, vieni che voglio sentire la tua sbroda che mi inonda il ventre!”
Lui continua a sorridere divertito, poi mi fa cambiar posizione: mi mette di lato, solleva la gamba e me lo appoggia, da dietro, di nuovo fra le labbra della figa; me lo spinge dentro, ancora con forza. Mi pompa da dietro e mi fa godere di nuovo. Io sono stremata dal numero di orgasmi provati, me lui non sembra deciso a schizzarmi dentro la sua crema. Si ferma, poi lo sfila e lo sento appoggiarsi con la punta alla mia rosetta posteriore. Resto immobile, in attesa di ciò che vuol fare, ma lui me lo spinge dentro con calma, lasciando che il mio buchetto sia in grado di riceverlo.

Mi incula lentamente, entrando, uscendo e, poi, di nuovo dentro, con calma, fin quando non sento il suo corpo aderire al mio: l’ho preso tutto nel culo! Mi serra per i fianchi e mi pompa senza nessun riguardo. Mi sfonda il culo e mi fa godere come una vacca!
“Vengo! Cazzo, mi stai rompendo il culo, ma mi stai facendo godere anche così”
Sorride compiaciuto e mi scopa con più vigore, procurandomi un nuovo orgasmo, poi si sfila e me lo presenta davanti alla bocca.
“Adesso bevi! Bevi e ingoia tutto, così poi, quando bacerai il "cornuto" potrà sentire, nella tua bocca, il sapore di me”.
Lo appoggia alle mie labbra e mi scarica in bocca, in faccia e sul seno, una ingente quantità di crema prelibata, che raccolgo il più possibile. Lo pulisco tutto, mentre lui mi sorride ancora, poi vado in doccia. Quando esco, lo trovo già rivestito. Non nascondo che ho pensato di potermi considerarmi fortunata ad avere un gran cornuto come te, per marito".

Da quel luglio 2008, mia moglie non ha più smesso di vedere Ron, che se l'è scopata per due anni, con la media di due/tre incontri a settimana, non senza privarsi di soggetti che conosceva su internet Non ha mai voluto che assistessi ai suoi incontri e, in società, ha sempre tenuto un comportamento da moglie irreprensibile; però, chi sapeva, mi considerava un povero "cornuto" ignaro di tutto.
A volte mi raccontava delle posizioni assunte durante gli amplessi o dei posti dove aveva chiavato, ma ha sempre tentato di nascondere di averlo preso in bocca o in culo, due cose che a me, anche se di rado, aveva concesso.

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