Certe voglie di mia moglie 3

Prosegue la storia narrata dal marito de "Lamoglieporno" e, penso, si concluda qui.

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Rientrati a casa, eravamo molto eccitati; mia moglie mi dice:
"Sai, amore, vorrei che questa storia duri il più a lungo possibile; mi eccita da pazzi incontrarci, come oggi, con Davide e sapere che lui, amore, non sa di noi, di quanto siamo libertini, porcellini ..sai, mentre ci hai lasciati soli, per andare alla toilette, mi ha infilato la mano sotto la gonna, ed ha notato che ero senza slip: la cosa gli ha provocato un'eccitazione pazzesca. E così mi ha detto:
"Ah, sicché, vai anche in giro senza mutande, porcellina; tuo marito lo sa?!"
Ed io gli ho risposto che le avevo tolte per lui, quando ho appreso che ci aspettava per bere qualcosa.
Era eccitato al punto che mi avrebbe presa lì, seduta stante, e la cosa mi ha dato come una sferzata: mi sentivo veramente troia, avevo i capezzoli che bucavano la camicia.

Dopo di che, mi ha chiesto:
"Cosa pensi di fare, domani sera, quando verrà per vedere il lavoro a farsi? Se sarò sola, quello mi scopa: quindi, potresti trattenerti fuori, facendomi trovar da sola, oppure gli dico che tu, amore, sei ancora fuori per lavoro?"

La cosa mi stuzzicava parecchio: fargli trovare mia moglie da sola, dopo che tra loro c'era stato quel pompino, per non parlare dell'eccitazione di oggi, e perciò dico:
"Amore, potresti aspettarlo facendoti trovare abbigliata da troia, con indosso solo intimo, tacchi ed autoreggenti. Pensa, appena gli apri la porta, quello ti divorerebbe".

Lei, già molto eccitata, si inginocchia e mi fa un pompino da urlo; mentre ciuccia, mi dice che sarà proprio così che accoglierà quel porco di Davide e, poi, si farà inculare da quel cazzone, lì, in piedi, con la faccia al muro.
Le piace l'idea di far vedere a Davide che è una troia; io non resisto più e le riempio la gola di sborra; sono intimamente felice di avere una moglie cosi sfacciata.

Intanto la serata scorre; siamo seduti entrambi sul divano e lei, ogni tanto, chatta con Davide; è molto presa, le piace quel ragazzo… ed a me la cosa fa impazzire, perché sapere che io so di loro e lui fa finta di nulla verso di me, è molto eccitante per me...

La mattina seguente, mentre sono al lavoro, mia moglie mi scrive informandomi che Davide l'aveva chiamata per avvertirla che sarebbe passato a casa verso le 19:00, per vedere il lavoro a farsi, e coglie l'occasione per dirmi:
"Tu aspetta fuori, ti avviserò, quando avremo finito. Oh, amor mioooo, sono terribilmente eccitata a pensare a ciò che potrà succedere stasera; amore, sta tranquillo: ti racconterò tutto nei dettagli."

Io, alle parole di mia moglie, trascorro l'intera giornata ad immaginarmela che fa la troia con Davide …..

Alle 17:30 circa, mia moglie mi manda un messaggio informandomi che, ha finito di lavorare ed andrà a casa, in modo da prepararsi con abbigliamento sexy, per ricevere quel maiale di Davide ….
Io, nel leggerlo, non riesco a far a meno di provare un'eccitazione pazzesca, poi mi perviene un altro messaggio:
"Ti aggiorno io, amore; a dopo…"

Sono in ufficio e non sto più nella pelle a pensare cosa sarà capace di fare mia moglie, ben sapendo quanto sia troia e quanto, sicuramente, cercherà di prodigarsi a dar il massimo di sé per quel maschio ….

Trascorrono ore che mi sembrano interminabili; per fortuna sono in ufficio e mi distraggo un po' nel lavoro; verso le 20:00, mi perviene un nuovo sms di mia moglie che dice:
"Ti aspetto, amore"
Io, d'impulso, la chiamo subito e lei mi risponde dicendo:
"Dai, amore, vieni che ti racconto tutto: è stato molto eccitante! Ci sa proprio fare quel porcello; avevo intuito perfettamente quanto piacere avrebbe potuto donarmi; dai, ti aspetto".

Arrivo a casa in pochi minuti; non sto nella pelle, desidero che mi racconti tutto.
Arrivo su, apro la porta e me la trovo solo in reggicalze e tacchi con brillantini e zeppa; si mette a 90°, appoggiata al tavolo della cucina e mi dice:
"Cornuto, leccami i buchi, sbrigati! Guarda, come me li son fatti ridurre a pelle da quel maiale".
Io nel sentire quelle parole e vederla cosi, quasi ridotta ad una maschera di libidine, non resisto più; mi avvicino, le schiaffeggio il culo e le passo la lingua su quei buchi, ormai simili a crateri.
Quando sono all'estremo, mi sollevo, mi slaccio i pantaloni e le metto il cazzo nel culo; la sbatto in modo animalesco, dicendole che è una troia, una cagna, e continuo a scoparla forte sul tavolo che, a seguito delle spinte, è finito contro la cucina; lei urla, come una bestia ferita e, girata verso di me, mi guarda con uno sguardo che trasmette tutta la lussuria da cui è presa.
Non resisto più, così le esco dal culo, la prendo per un braccio e la faccio inginocchiare; le sborro in bocca, lei me lo ripulisce ed io le sborro ancora.

Dopo aver calmato i sensi esacerbati, la sollecito a raccontare.
Così lei mi dice che il porco è arrivato in anticipo, verso le 18:45 e, con un messaggio, l'ha avvertita che era già giù.
"Io ero già pronta e mi son fatta trovare come mi hai vista tu, amore: in più, avevo solo il perizoma."
L'ho invitato a salire e, mentre aspettavo, mi son messa dietro la porta; attraverso lo spioncino, guardavo fuori, per aprirgli la porta al momento giusto.
Quando è entrato e mi ha visto, è rimasto basito: non si aspettava di trovarmi cosi abbigliata, da troia spudorata e perciò, chiusa la porta, mi ci ha sbattuto contro, infilandomi la lingua in bocca, palpandomi le tette libere e leccando i capezzoli irti come chiodi.
Mentre mi prendeva in quel modo davvero furioso, mi diceva che aveva capito, fin da subito, quanto fossi "troia" ed ha aggiunto anche:
"Ieri, davanti a quel cornuto di tuo marito, mi hai provocato ai massimi livelli. Sicché, vai in giro senza slip e con il seno in bella vista, puttana".
Allora mi ha fatto inginocchiare e mi ha scopato la bocca, in modo molto bestiale e, solo quando l'ha deciso lui, mi ha condotta sul divano, mi ha allargato le cosce e mi ha leccato la figa, infilandovi due dita, fino a farmi squirtare.
Ormai ero succube di lui e delle sue mani; non ragionavo più, mi ha penetrato in figa, poi mi ha girato a pecora, schiaffeggiandomi le chiappe e tenendomi i polsi fermi sul culo.
Sempre usando un turpiloquio da trivio, mi insultava dicendomi:
"Sei una puttana, chissà con quanti scopi, troiaaa; povero coglione, quel tuo marito: lo sa che razza di puttana ha come moglieee?"
Intanto mi infila un dito nel culo e dice:
"Guarda come è bello largo, puttana; ti fai inculare spesso, eeehhhh?!"
Ormai fuori controllo, mi mette il suo cazzone nel culo, fino in fondo, e poi, senza guidarlo con le mani, ma tenendomi i polsi, lo faceva uscire dal culo e me lo sbatteva, senza prendere una direzione precisa, un po' in culo e un po' in figa.
Io urlavo e, ad un certo punto, lo sento accelerare nel mio culo, per infine dire:
"Puttana, ti sborro nel culoooo, sììììì, troiaaaaaaaaaa!" rimane dentro per un po', ma eravamo veramente esausti, poi esce e mi chiede dov'è il bagno.

Io son rimasta lì, con la sua sborra che mi usciva dal culoooo….lui si è vestito e mi ha detto:
"Ah, per quanto riguarda il lavoro, ripasserò un'altra volta, ciao troiaaaaa".