Racconti Erotici > tradimenti > Ancora oltre... nell'evoluzione.
tradimenti

Ancora oltre... nell'evoluzione.


di cuckold211
21.04.2021    |    8.599    |    6 9.5
"Sono molto eccitata al pensiero che lui già immaginava che scopassi con il mio capo, eppure se ne stava in silenzio ed aspettava che lo confessassi..."
Ancora la storia della ben nota utente "La moglie porno". Chi non l'avesse già fatto è opportuno che legga le storie cronologicamente precedenti a questa. Buona lettura e graditi commenti


**************************************


Riesco a dormire quasi fino alle 11.00, quando il suono del telefono mi sveglia.
E' venerdì e il meccanico mi avvisa che la mia auto era pronta: io, tutta assonnata, gli dico:
"Passo verso le 18 30 a ritirarla" e lui: "OK, a dopo". Ormai sono sveglia, mi coccolo un po' sotto le lenzuola e poi decido di alzarmi; avevo un pochino di mal di testa, indosso una vestaglia e mi metto sul divano; dopo un po' mi chiama il mio fidanzato; rispondo, ci salutiamo e mi chiede:
"Come è andata la serata con la mia amica?"
"Molto bene, ci siamo divertite molto, siamo state a ballare latino e abbiamo fatto tardissimo; stamattina sono rimasta a a casa, e vado al lavoro oggi pomeriggio".
Lui: "Son contento che abbiate trascorso una bella serata. Peccato che sono troppo lontano, altrimenti sarei passato a salutarti".
"Non fa niente, ci vediamo stasera, amore; devo anche passare a prendere l'auto: il meccanico mi ha chiamato poco fa".
E lui "Quel porcello non starà nella pelle a rivederti"; io me la rido.
"Vuol dire che mi metto un pochino sexy, così lo farò eccitare".
"Sì, amore, fallo eccitare; chi sa quante seghe che si farà quel porcello pensando a te…." e lì, proprio in quel momento, mi si stava risvegliando di nuovo una certa voglia !!!!

Me ne torno sul mio lettone ed inizio a toccarmi la figa; apro il comodino e cerco il mio vibratore; prendo a leccarlo e poi me lo infilo tutto in figa, mentre con un dito stimolo il buchetto del culo. Sono molto eccitata, mi tocco il seno, i capezzoli, ho voglia di un bel cazzo, molto grosso in questo momento, che mi faccia urlare; purtroppo non è possibile e cosi mi abbandono nel mio gioco solitario.
Mi penetro il culo, immaginando che con me ci fosse un bel maschione, molto dotato, che me lo scopa. Sono fuori di me; mentre mi penetro il culo, mi sgrilletto la figa, raggiungendo un orgasmo potente; urlo, sono tutta accaldata, ormai penso sempre e solo a farmi scopare da cazzi grossi.
Poi decido di vestirmi; devo andare al lavoro, ma, dovendo, in serata, passare anche a prendere la mia auto, decido di chiamare il mio capo allo scopo di chiedergli se poteva passare a prendermi.
Lo chiamo e mi dice: "OK, sarò da te tra venti minuti".

Intanto mi preparo, mi trucco e decido che oggi voglio un look più sexy.
Perciò: perizoma, niente reggiseno, minigonna in jeans, camicetta bianca,stivali scamosciati alti e giubbino in pelle.
Son pronta ed inizio a scendere, perché a momenti sarebbe arrivato il mio capo.
Volevo farlo eccitare, avrei voluto che mi scopasse ancora; avevo troppa voglia di cazzo. Salita nella sua auto, mi dà un bacio in bocca; la mia mini è risalita e io non faccio nulla per coprirmi.
Dice: "Siamo molto sexy oggi, non ti è bastato fare la troia, ieri notte; vedo che sei molto calda, vuoi ancora cazzo, vero porca?"
Mentre stiamo andando verso l'ufficio, gli metto la mano sul cazzo e dico:
"Uuhhmmm, hai il cazzo duro; che maiale che sei!" e lui:
"Sì, sei tu che mi provochi tutta questa eccitazione, troia ….."
Ed io, da perfetta sfrontata, gli rispondo:
"Se sono troia è per colpa tua; mi stai facendo diventare sempre più zoccola".
Lui: "Ho notato che ti è piaciuto il mio amico Lorenzo; ti sei fatta scopare alla grande da quel maiale. Spesso scopiamo insieme troie come te, femmine viziose come lo sei tu, che, sebbene fidanzata, ti fai scopare da tutti, troia".
Quelle sue parole sortiscono l'effetto della benzina sul fuoco per la mia libidine.
Poi aggiunge: "Vedrai, appena mi riesce, ti organizzo una seratina con i fiocchi…..zoccola"
Al che rispondo: "Uuuhhhmmm, non vedo l'ora, maiale".

Intanto siamo arrivati in ufficio, lui si ritira nella sua stanza ed io mi metto alla mia scrivania, sebbene ho gli ormoni a 1000.
Non riesco a concentrarmi, così mi alzo e vado in bagno, dove mi spoglio nuda, con i soli stivali; poi vado nel suo ufficio e mi metto a 90° sulla poltroncina, senza dir nulla.
Lui non si aspettava un'azione cosi spudorata da parte mia; però si alza e inizia a leccarmi figa e culo, come un pazzo, dicendo che sono una zoccola affamata di cazzo, che presto mi porterà da alcuni suoi amici e mi farà scopare da tutti, per una notte intera.
Io, a quelle parole, sono fuori controllo; mi giro e con espressione da cagna in calore, gli dico: "Basta parlare... mettimelo nel culo, ti prego, e scopamelo di brutto".

Egli, a quelle mie parole, si alza e me lo spinge prima tutto in figa e, dopo un paio di colpi, mi dice: "Puttana, ora ti faccio il culo" e lo punta.
Ormai entra molto facilmente; il mio culo comincia ad esser ben allargato; lo sento completamente dentro quando inizia a sbattermi con vigoria, dandomi anche delle terribili sberle sulle chiappe, e diceva:
"Voglio lasciarti i segni su questo tuo magnifico culo, cosi stasera potrai farglieli vedere a quel cornuto del tuo fidanzato, che deve sapere come e quanto ti fai fottere dal tuo capo. Invece di pensare a lavorare, mi supplichi di scoparti; che puttana che sei"!
Io, alle sue parole, avevo degli orgasmi pazzeschi; lei seguitava a sbattermi con foga, fino a che mi dice: "Troia, dove vuoi la sborra?"
Io mi volto, lo fisso negli occhi e, da perfetta spudorata, gli dico:
"Nel culo, me la devi fare, la sborra, maiale"!
E lui, ancor più ringalluzzito da quelle mie parole, urla:
"Sì, puttana, ti riempio il culo, vacca".
Così, dopo avermi scaricato fino all'ultima goccia nel culo, mi dice:
"Puliscimi il cazzo, leccalo!" ed io obbedisco; glielo lecco tutto, fin quando lui mi dice:
"Dai... ora sparisci e mettiti al lavoro, altrimenti non ti darò più lo stipendio, troia"!
Io mi tiro su e vado in bagno, dove mi do una sistemata, mi rivesto e torno al mio posto di lavoro.

Devo riconoscere che mi sento persa. Proprio non posso più fare a meno di questo uomo padrone e maiale; lo desidero sempre di più. Quel suo modo di trattarmi mi eccita da matti.
A circa un'ora dalla chiusura serale, il mio capo mi dice:
"Devo andare, chiudi tu, per favore; ci vediamo lunedì, mia troietta".
Lo saluto a mia volta ed ora son qui a piedi. Alle 18.30 devo andare dal meccanico a ritirare la mia auto: come ci vado?!
Allora mi balena l'idea di chiedere proprio al meccanico, se poteva venire a prendermi al lavoro, così, durante il tragitto, avrei potuto stuzzicarlo un pochino.
Detto, fatto. Lo chiamo e lui si mostra molto contento per averlo chiamato.
Gli comunico la mia necessità ed egli, molto gentilmente, mi dice:
"Come si può dir di no ad una bella ragazza! Arriverò per le 18.00, tranquilla". Riattacco e porto a termine il mio lavoro.
Sono molto eccitata all'idea del meccanico che verrà a prendermi. Aspetto con ansia che arrivi; sono decisa a provocarlo: mi sono definitivamente calata nella parte della stronzetta provocatrice.
Nel frattempo penso che stasera dirò tutto al mio fidanzato circa il fatto che mi faccio scopare dal mio capo: non mi va più di dirgli bugie. Ecco che sento squillare il telefono.
Il meccanico è arrivato, chiudo ed esco.
Sono molto eccitata e, mannaggia, son proprio sexy oggi; chissà quanti apprezzamenti mi rivolgerà?!

Salgo in auto, ci salutiamo e cerco di mettermi la borsa sulle gambe. La gonna è molto corta, per cui tento di coprirmi, quando lui mi dice:
"Inutile dirlo, sei sempre più bella... come vorrei essere un tuo collega, per avere tutti i giorni sotto gli occhi uno splendore di ragazza come te".
A me viene da sorridere e gli rispondo:
"Probabilmente, se mi vedessi tutti i giorni, ti annoieresti" e lui:
"Assolutamente no, tranquilla; ti assicuro che ne sarei molto felice".
Intanto inizia a darmi notizie sulla riparazione eseguita alla mia auto e, in breve, arriviamo in officina.
Il marpione mi fa: "Che dici se facciamo un giro, cosi provi la macchina? Voglio farti notare che ho eliminato certi rumorini".
Nel sedermi alla guida, la mini è risalita ancora sulle cosce; tento di tirarla giù, ma niente da fare; allora lascio stare, metto in moto e partiamo.
Il suo sguardo è perso sulle mie cosce; facciamo un giro dell'isolato e rientriamo in officina.
Andiamo in ufficio: devo saldare il conto; accomodata davanti alla scrivania, egli tira fuori la scheda e mi spiega ogni cosa. Poi mi offre il caffè ed io gli porgo il mio bancomat.
Alla prima strisciata, non va; io divento rossa, quello riprova e ancora non va.
Inizio a sudare, ma lui mi rasserena:
"Tranquilla, magari hai superato il "plafond" giornaliero, perciò decide di provare con un importo più basso ed ecco che va. Meno male, avevo il cuore a 1000.

Lui si è accorto che ero agitata e mi dice:
"Non ti preoccupare! Ripasserai qualche altra volta, per la differenza, cosi avrò anche modo di rivederti".
Io gli preciso: "Ripasso lunedì prossimo, non è un problema per te, vero? Devi scusarmi, ma non sapevo che aveva un limite, altrimenti avrei preso il contante per saldarti".
E lui: "No, non ti preoccupare". Nel frattempo mi ero sbottonata il giubbino e lui mi fissava il seno, privo del relativo supporto; alla luce dell'ufficio si vedeva che ne ero priva e, in quella condizione, mi vengono in mente le parole del mio fidanzato che mi esortava a provocarlo un po'. Mi alzo per andar via, tiro giù un pochino la gonna e di proposito la lascio dietro un po' su, così nel voltarmi, può scrutarmi per bene.
Mentre procedo verso l'uscita, lui mi segue per godersi lo spettacolo; io accentuo la camminata da porca, così da stimolargli il desiderio di farsi una sega, pensando al mio culo, oltre quello che già aveva visto prima.
Mentre sono in auto, diretta a casa, chiamo il mio fidanzato per avvertirlo di aver recuperato l'auto e che ero parecchio eccitata da come si era svolto l'incontro con il meccanico. Egli insiste a dire:
"Sei proprio una porca; chi sa che sega sarà costretto a farsi il mio amico Gian. Passo da te verso le 21.00: andremo a mangiare la pizza... a dopo, amore".

Mentre sono a casa ad aspettare che arrivi il mio fidanzato, mi giunge un messaggio sul cellulare; è Lorenzo che dice:
"Sei stata fantastica, ieri notte, ho una voglia matta di rivederti !!!!"
Tra me dico: 'quello stronzo del mio capo gli ha dato il mio numero; questi stanno per mettermi nei casini con il mio fidanzato'; quindi decido, almeno per il momento, di non rispondere, ma, lunedì, metterò le cose in chiaro, con il mio capo.

Arriva il mio fidanzato, salgo in auto e mi mette subito la lingua in bocca; poi mi dice:
"Mi sei mancata tanto, amore" e io ricambio; poi lui dice: "Stasera ho proprio voglia; dopo la pizza andiamo in un posticino perché voglio scoparti; io gli tocco il cazzo e lo sento già duro. Penso fra me 'ha davvero voglia il porcello'.
Andiamo verso la pizzeria e vedo che nel sedile posteriore c’è una borsa e gli chiedo cosa contiene. Lui, ridendo, dice: "Sì, avevo proprio bisogno di qualcosa; non voglio certo sfigurare accanto a te, che sei sempre impeccabile. Dopo cena ti mostro tutto, amore".
Una volta arrivati, il cameriere ci accompagna al nostro tavolo dal momento che siamo habitué. Infatti è un locale che frequentavamo anche con amici, senza far nulla di trasgressivo. Dopo la pizza saremmo andati in un posticino... ?
Alla fine usciamo e saliamo in auto; io gli chiedo, toccandogli il cazzo:
"Dove mi porti a scopare, maiale?" e lui, a questa mia provocazione, mi mette le mani dentro la gonna e mi tocca la figa già umida, e dice: "E' un piazzale, vedrai che sorpresa"! Io non sto nella pelle; sono super eccitata, mentre stiamo raggiungendo questo posto ....

Mentre guida gli tocco il cazzo più che duro….arriviamo all'entrata di questo parcheggio. Ci sono diverse auto ferme ed altre che girano; io gli chiedo:
"Ma è questo il posto ?" e lui, annuendo: "Ora ci fermiamo un po' più appartati; ho voglia di scoparti, troia".
Io comincio a prendergli il cazzo in bocca e ciuccio con sempre con più foga.
Poi lui dice: "Questo è un posto dove ci sono molti guardoni".
Io, a quelle parole, ho un brivido; lui comincia a sbottonarmi la camicia e resto con le tette da fuori; mi fa sollevare dal sedile e mi sfila la minigonna.
Sono con il solo perizoma e gli stivali; mi metto inginocchio sul sedile, offrendo il mio culo al finestrino e proseguo a spompinargli il cazzo.
Eravamo in una zona del piazzale un po' buia e lui mi dice:
"Vedrai, tra poco, quanti guardoni si faranno avanti con il cazzo in mano per guardarti, troia". Io, imperterrita, seguitavo a ciucciare con sempre più avidità. Facevo uscire dalla bocca tanta saliva, lui mi teneva per i capelli e diceva:
"Tutti vedranno che zoccola di fidanzata che ho; 'sti porci guardoni".
Ad un certo punto, lui mi avverte: E' arrivato il primo, guarda come se lo mena" ...io mi giro per guardarlo, sono nuda e il mio fidanzato gli fa segno di avvicinarsi, abbassa il finestrino e dice:
"Dai... prendiglielo in bocca, zoccola, così ti scopo la figa mentre lo ciucci".
Io ero eccitatissima, lì in quella situazione.
Lo tocco, sento che ha una bella dotazione; è un uomo maturo e inizio a masturbarlo. Poi il mio fidanzato prende a scoparmi ed io mi lascio andare, prendendo in bocca quel cazzo sconosciuto.
Lui infila le mani attraverso il finestrino aperto per toccarmi il seno: lui palpa ed io ciuccio, mentre il mio fidanzato mi sbatte e dice:
"E' brava, vero, a fare i pompini la mia fidanzata? Ti piace, porco, come te lo ciuccia bene la troia?" dopo un po' mi sborra in bocca; era davvero molto eccitato.
Io ingoio tutto e lui sparisce nel buio; allora il mio fidanzato dice:
"Non ci sono altri cazzi, troia" Esce dalla figa e punta al mio culo, e, mentre mi scopa dice:
"Hai il culo sempre più aperto, zoccola; dimmi la verità: ieri sera ti sei fatta scopare da qualcuno, mentre eri in giro con la tua amica? Certamente sarà troia anche lei e avrete preso cazzi insieme come puttane qualsiasi. Dai, dimmelo, vi siete fatte sbattere, puttane?" Io ero fuori di me, mi giro e gli dico:
"Sììììì, mi son fatta scopare tutta la notte da due maiali porci; mi hanno fatto provare la doppia penetrazione, mi hanno fatto culo e figa; sei contento ora, maiale?"
Lui, al sentire quelle parole, mi scopa sempre più forte, fino a sborrare dentro il mio culo.
Poi si accascia su di me; mi bacia il collo e mi dice:
"Sei la mia troia e ti amo" mi giro e le nostre lingue si intrecciano; poi cerchiamo di ricomporci e andiamo via anche perché si era fatto tardi.

Durante il tragitto di ritorno a casa, resto in silenzio; non capisco se, alla mia confessione sulla notte trascorsa con due maschi, ha realizzato oppure pensa che era una mia fantasia espressa per l'eccitazione del momento, perciò rimango incerta sull'effetto provocato!!!
Lui non ne parla ed io non mi sento di esser ancora più esplicita; ancora non sono certa che lui abbia capito.
Sono indecisa su cosa fare: se dirglielo oppure aspettare. Non voglio che si incazzi e prenda a male la cosa. In fondo abbiamo sempre fatto le cose insieme ed ora, se sa che da sola faccio la troia, magari gli può dare fastidio.
Siamo a casa mia e come capitava nel fine settimana, stava a dormire da me; io sono in bagno e penso a questa cosa, però da un lato sono molto combattuta; voglio che lui sappia la verità, non mi va più di mentire e poi, il fatto di confessargli quella mia serata mi eccita terribilmente, quindi decido di rischiare….
Lui è già a letto ad aspettarmi. Io mi spoglio, resto solo in perizoma e lo raggiungo a letto. Mentre ci abbracciamo, gli dico:
"Stasera è stato molto eccitante in quel parcheggio; avevi il cazzo durissimo e mi hai fatto veramente impazzire".
E lui: "Sei una troia, mi fai eccitare come un porco…." intanto gli tocco il cazzo e noto che gli sta diventando duro. Nel mentre, mi dice:
"Lo immaginavo che ieri sera avevi fatto la troia, in giro con la tua amica".
A questo punto, ormai sono pure io eccitata e decido di raccontare tutto:
"Non sono uscita con nessuna amica; mi ha invitata a cena il mio capo ed e già da quella famosa cena di lavoro di qualche mese fa, che lo frequento.
Lui mi aveva parlato di una cena di lavoro, invece era una scusa per portarmi a cena e provarci, e lì mi sono concessa la prima volta. Ha preso una camera in un motel ad ore, facendomi sentire una vera troia; poi, altre volte, è successo in ufficio".
Al che lui: "Ecco perché vai in ufficio sempre sexy; ora capisco quel giorno che avevi le autoreggenti, puttana".
Ed io: "Sì voglio esser sexy per lui e poi, ieri sera, mi ha portata a cena e, dopo, siamo andati a ballare latino. Lì c'era un suo carissimo amico, con una sua compagnia, che avevano preso un tavolo; ci siamo presentati e poi mi ha chiesto di ballare.
Mentre eravamo in pista, abbiamo parlato un po'; poi è arrivato pure il mio capo e mi sono trovata in mezzo a loro due; eravamo molto eccitati e, mentre si ballava, sentivo le loro mani ovunque.
A quel punto, per non apparire troppo sfacciati, decidiamo di tornare al tavolo.
Mentre raccontavo, il fidanzato mi toccava la figa, infilandovi le dita; intanto io proseguivo: "Sul divanetto ero in mezzo loro che mi toccavano, mi baciavano. Ero ormai fuori controllo e l'amico suggerisce di andare a casa sua a divertirci; mentre procediamo verso l'auto, ancora nel parcheggio, mi palpavano il culo senza nessun ritegno, quei due maiali.
Poi, una volta in auto, io ero seduta dietro con il mio capo e l'amico guidava; stavo facevo un pompino al capo, mentre quello ci guardava dallo specchietto e mi diceva che sono una gran troia. Giunti a casa sua, in un attimo mi hanno sfilato il vestitino e sono rimasta con le calze parigine e i tacchi, stesa sul divano con le cosce aperte. L'amico me la leccava come un pazzo e il mio capo mi scopava la bocca, poi l'amico ha preso una bottiglia di champagne, dicendo che andavo festeggiata per bene. Prepara tre bicchieri, facciamo un brindisi e poi mi inginocchio davanti ai loro cazzi, prendendoli in bocca; di tanto in tanto, essi intingono i cazzi nel bicchiere, per farmeli ciucciare al sapore di champagne, poi mi mettono a pecora e, a turno, mi scopano figa e bocca.
Poi, a un certo punto, insieme decidono che era arrivato il momento di farmi provare la doppia penetrazione e vengo presa a sandwich.
Ovviamente, mentre raccontavo, il fidanzato mi scopava con sempre più vigore e, al termine dell'amplesso, ci siamo ritrovati esausti: mi dà un bacio in bocca e, dopo poco, eravamo addormentati come angioletti.
Ci svegliamo il mattino dopo, con ancora tanta voglia, così riprendiamo a scopare.
Poi mi porta la colazione a letto e mi sento dire: "Amore ti amo, e sono fiero di te!"
Finita la colazione mi dice:
"All'interno della borsa che ieri sera avevo in auto, non ci sono vestiti miei, bensì per te; ho preso un po' di cose sexy ed un paio di scarpe da ballerina di lap dance, per portarti stasera al locale. Voglio che tu, amore, sia la più sexy e porca di tutte".
Come non sentirsi eccitata a quelle parole? Non vedevo l'ora di esaminare e provare tutto, quando lui mi dice: "Io ora devo andare, ci sentiamo più tardi".
Sono molto eccitata al pensiero che lui già immaginava che scopassi con il mio capo, eppure se ne stava in silenzio ed aspettava che lo confessassi.
Ora che ho la certezza che a lui piace tutto questo, sicuramente non metterò nessun freno; voglio proprio divertirmi a far la troia sempre più.
Inizio a guardare tutte le cose che ci sono nella borsa e vi trovo dell'intimo nero molto sexy: una guepière con gancetti per le autoreggenti, un micro perizoma, poi un mini abito in pelle con cerniera per tutta la lunghezza e, per finire, un paio di scarpe con tacchi vertiginosi da 15cm, con brillantini.
Sono in preda all'eccitazione più profonda; inizio a provarmi tutto e poi mi ammiro davanti allo specchio; mi sento davvero molto sexy e mi dico:
"Però, ha proprio un buon gusto il mio amore! Ha comprato delle cose davvero belle e provocanti: non vedo l'ora che faccia sera per indossarle".

Mi spoglio e ripongo tutto sul letto, pronti per indossarli stasera. Mi perviene un altro messaggio, questa volta da Lorenzo.
"Ehi, ma perché non mi rispondi? Non sarai mica offesa con me?" e lì decido di scrivergli, dicendo che effettivamente non avevo gradito il suo primo messaggio ed aggiungo che ciò che è successo l'altra notte, è stata un'avventura che si conclude lì, per cui non è il caso di scrivere ancora. Ho un fidanzato e non voglio crear casini.
Ma lui : "Sseeee!!! Dite tutte così, che avete il fidanzato e poi finite a far le zoccole con maschi come noi, facendovi scopare come cagne. Comunque, pensala come vuoi, avevo una sorpresa per te".
Al che gli rispondo: "Mi dispiace, sono già impegnata" però, dentro di me, mi eccita sapere che lui mi cerca.
Continuo a fare le mie cose in casa, poi esco a far la spesa e così si avvicina la sera.
Ero in piena fibrillazione; sento al telefono il mio fidanzato che mi dice:
"Preparati, amore, sarò da te verso le 21.00; andiamo prima a cena in qualche posticino giusto per stuzzicarci un po', e poi al locale: quindi preparati, mia dolce porcella".

Inizio a prepararmi con molta cura, ma mi rendo conto che sono eccitata: sento che devo toccarmela, non resisto, poi mi dico: stasera gli faccio proprio vedere, al fidanzato, la troia che sono. Sono distesa sul letto ed ho quasi un orgasmo al solo immaginare quando farò la troia nel locale.
Indossato l'intimo sexy, composto dal mini abito in pelle con la cerniera sul davanti, mi trucco un po' più pesantemente del solito: rossetto rosso e le decolleté tacco 15 nere; sopra il mio pellicciotto e son pronta.
Torno a rimirarmi allo specchio ed esso mi riflette l'immagine di una donna decisamente sexy. Prendo la borsa e scendo; lui rimane vistosamente colpito nel vedermi procedere verso la sua macchina; appena dentro, mi dice: "Sei uno spettacolo, amore".
Io allora gli chiedo: "Dove mi porti a cena, stasera, maiale?"
Ero già sufficientemente eccitata; lui dice: "Andiamo nella zona del locale, cosi siamo già lì; troveremo certamente un posto per cenare e cosi non rischiamo di trovare gente che ci conosce".
Mentre siamo per strada mi dice che è contento che gli abbia raccontato dell'avventura con il capo e l'amico; a quel proposito, prendo il telefono e gli faccio leggere i messaggi ricevuti dall'amico del capo, Lorenzo.
Egli, a leggere quanto scritto, si eccita molto nel sapere che altri maschi mi cercano, mi desiderano. Impazzisce e mi infila una mano tra le cosce; mi tocca la figa e mi dice che sono una zoccola, che lui adora avere una fidanzata troia, che la dà ad altri maschi.
Arrivati in zona, optiamo per un ristorante che, da fuori, è molto carino; si vede parecchia gente e quindi parcheggiamo e ci avviamo verso l'entrata.
Ci accoglie la proprietaria che ci conduce a un tavolo: è uno degli ultimi rimasto libero, al che non possiamo far a meno di ritenerci fortunati.
Il locale è molto carino, dall'atmosfera giusta, con luci soffuse e la candela sul tavolo.
Giunge il cameriere e iniziamo ad ordinare, ma noi ci desideriamo, bruciamo dalla voglia; decido di fare un sopralluogo nella toilette; avevo una voglia addosso da non credere. Parto con incedere provocante, ma vengo presa dalla delusione quando vedo che il bagno è molto piccolo e sicuramente ci avrebbero sentiti se ci fossimo concessi qualche giochino. Trovandomi lì, approfitto per far pipì e poi tornare al tavolo. Riferisco circa l'esito negativo del sopralluogo e lui mi dice che non può fregarcene più di tanto, in quanto non siamo conosciuti, e ride.
"Con quel vestitino, mi è sufficiente tirar su solo un po' la cerniera, e ti scopo in piedi; ti faccio urlare, ho il cazzo duro da appena ti ho vista: stasera ti faccio urlare, troia".
Io alle sue parole mi infiammo ancora di più; decidiamo di finire la portata per poi andare a farci una sveltina. Nel frattempo lui continua a riempirmi il bicchiere: mi vuole proprio fuori controllo, stasera. Finita la pietanza, gli dico:
"Ho voglia di panna, maiale; vieni tra poco, ti aspetto a bocca aperta, in bagno" e mi avvio con atteggiamento da porca. Ormai non me ne fregava più nulla di chi mi guardava; ero molto su di giri: arrivo in bagno e mi tolgo il mini abito, restando solo in lingerie, e lo aspetto; cerco di abbassarmi, ma è troppo piccolo 'sto bagno.
Lui arriva, tira fuori il cazzo durissimo, mi gira di spalle e me lo mette subito in figa; inizia a pompare con colpi violenti; io, con le mani appoggiate al muro, mentre lui continua ad apostrofarmi che sono una puttana.
E' il caso di riconoscere che ha ragione Lorenzo a cercarmi ancora e volermi organizzare qualche sorpresa; mi dice che ha altri amici da cui farmi scopare come una cagna.
Intanto il mio fidanzato mi sbatte forte, fino a riempirmi la figa di sborra.

Appena venuto, tira fuori il cazzo ancora duro e si pulisce con una salviettina; poi se ne va e torna al tavolo. Subito lo raggiungo mentre mi assale la sensazione di esser una porca superlativa.
Arriva il cameriere, ordiniamo un dolce e lui mi dice:
"Amore, appena saremo in auto, indossa ciò che ti ho comprato".
Ero già proiettata, con la mente, al locale dove saremmo andati; avevo una gran voglia di cazzo.
Finiamo e ci avviamo alla cassa; mentre usciamo, sculetto un po': voglio che tutti vedano quanto sono troia.
Saliamo in auto ed io subito mi cambio; lui mi dice: "Sei una troia perfetta". Mette in moto e ci dirigiamo verso il locale; era vicino, mancavano solo pochi chilometri.
Arrivati notiamo che nel piazzale ci sono già parecchie auto.
Sono molto agitata e, allo stesso tempo fortemente eccitata. Già nel mettere i piedi fuori dall'auto e vedermi con quei tacchi, ero al massimo dell'eccitazione.
Il mio fidanzato fa il giro dell'auto e mi tende la mano; ci avviamo verso l'entrata, mano nella mano.
C'è un gruppetto di ragazzi fuori che, nel vederci arrivare, esternano subito complimenti al mio indirizzo; io apprezzo e sorrido.

Entriamo e subito veniamo accolti dalle ragazze della reception; mostriamo la tessera, fatta la volta scorsa, e mi tolgo il pellicciotto. Una delle due ragazze mi dice:
"Wow... come siamo sexy stasera?!" Io la ringrazio e ci avviamo.
Dietro il tendone rosso si sente la musica e, una volta varcata la tenda, vediamo la pista da ballo, già un pochino affollata. Il bancone del bar era già occupato da ragazzi seduti su sgabelli; noi facciamo la nostra entrata, tenendoci sempre mano nella mano.
Il mio fidanzato vuole bere qualcosa e ci sediamo anche noi al bancone, sugli sgabelli, dove riesco a salire con non poca difficoltà. Ormai il mini abito è risalito e mi ritrovo con le autoreggenti sotto gli occhi di tutti.
Mentre ci vengono preparati i cocktail, io bacio il mio fidanzato, che mi dice:
"Sei fantastica, amore" e mi tira un po' giù la cerniera del vestito, mettendo così in bella vista anche lo scollo del mio seno; iniziamo a sorseggiare ed io mi sento sempre più eccitata. Ero decisa che, quella sera, dovevo esagerare, eliminando ogni freno.

Lasciamo quasi a metà il nostro bicchiere e ci spostiamo per fare un giro del locale. Quindi lasciamo la zona ballo/bar e varchiamo la zona buia, dietro la tenda. Stavolta c'è uno della sicurezza, un uomo di colore che, nel vederci, fa un bel sorriso a trentadue denti, cui io ricambio. Ci avviamo all'interno e ci ritroviamo subito inseguiti da diversi maschi. Inizio a sentire le loro mani che mi toccano il culo e la cosa mi eccita oltremodo.
Continuiamo a girare, lasciandoli fare; capita di sentire qualche donna che sta godendo alla grande, chiusa in una delle tante stanze.
A quel punto dico al mio fidanzato di fermarci: ho voglia di togliere il mini abito perché mi sento superlativamente eccitata e mi piacerebbe girare, coperta della sola lingerie.
Volevo che tutti vedessero quanto ero troia e sentire le loro mani addosso.
Tolto il mini abito, il fidanzato mi spinge contro una parete e mi bacia con passione; sento il suo cazzo durissimo, ma stasera ho voglia di esagerare, e quindi gli dico:
"Ora entro in quella stanza con tutti i buchi alle pareti; tu, da fuori, metti il tuo cazzo nel buco insieme a tutti questi maiali e io, chiusa dentro, vi spompino tutti".
Lui non se l'aspettava e mi dice:
"Che troia che sei! Ma è così che mi piaci". Una volta dentro mi tolgo il bustino, mettendo in mostra le tette nude; mi inginocchio e inizio a ciucciare il primo, mentre con le mani, masturbo altri. Sento l'uomo, che sto ciucciando, dire:
"Ma chi è 'sta zoccola? Cazzo come lo ciuccia"!
Vado avanti per un po' a spompinare: sono sporca di sborra sulle tette ed in faccia; decido di aprire al mio fidanzato perché avevo maturato l'idea di farmi vedere imbrattata.
Lui è talmente infoiato che, senza dir nulla, mi fa girare e mi mette contro la parete, lì nel corridoio e mi scopa davanti a parecchi maschi. Io urlo, perché sento che sto giungendo al massimo del piacere; mi sbatte con colpi fortissimi, dandomi della troia e poi si ferma.
Mi prende per mano e mi porta in una stanzetta un po' più grande, con un letto tondo: vi stende sopra un lenzuolo pulito, e mi dice:
"Mettiti sul letto, zoccola!" poi lui va alla porta ed esce nel corridoio.
Io, intanto, me la tocco; sono eccitata al massimo e mi tocco anche i seni.
Dopo poco, il mio fidanzato rientra con due bei ragazzi e dice loro:
"Su, fatemi vedere come ve la scopate 'sta cagna, forza".
Hanno i cazzi duri e me li puntano in bocca. Io li lecco per bene insieme, guardando negli occhi il mio fidanzato. Uno dei due si allontana dalla mia bocca e prende a leccarmi figa e culo, mentre sono a pecora che ciuccio l'altro. Ero ormai fuori controllo, mi giro e gli dico:
"Porco, scopami!" Il mio fidanzato gli passa un preservativo e gli dice:
"Fammi vedere come la sbatti, dai". Quello inizia a penetrarmi, sono un lago e, mentre mi scopa, lo esorto ancora di più e lui mi scopa con rinnovato vigore. Intanto il mio fidanzato si è avvicinato e, sussurrandomi all'orecchio per non far sentire agli altri, mi dice:
"Dai... goditi una bella doppia. Sono così arrapato che non vedo l'ora di vedertela fare". Allora cambio posizione, mi siedo sul cazzo di uno dei ragazzi e mi spalmo sul suo petto in modo da offrire alla vista il mio buchetto desideroso d'esser penetrato. E' il mio fidanzato ad approfittare; me lo mette nel culo ed io mi sbatto ed urlo oscenamente: sto godendo tantissimo e non riesco più a controllarmi.

Mi scopano e mi danno della cagna da quanto sono eccitati. Mentre questi mi scopano, l'altro me lo infila in bocca, scopandomela quasi fosse una vagina. Sento d'esser presa in una situazione pazzesca; andiamo avanti cosi, per un bel po', finché il ragazzo che ho nella figa viene; quindi se ne esce e vedo l'altro che si infila il preservativo dopo aver smesso di scoparmi la bocca.
Il fidanzato smette di scoparmi il culo e si sposta in figa, al posto di quello che vi era prima; l'altro, vedendo il buco del culo libero ed aperto, ne approfitta e mi ci entra dentro; ha un cazzo piuttosto grosso ed io mi sento in paradiso.
Il mio fidanzato mi scopa la figa e, dopo un po' viene insieme a quello che ho nel culo; ho perso il conto degli orgasmi avuti.
I ragazzi, una volta soddisfatti, escono dalla stanza e noi restiamo sul lettone a riprenderci dalla fatica appena conclusa.

Ci stiamo baciando languidamente, quando lui mi dice:
"Amore, sei fantastica, mi fai impazzire; mi piace sempre più vederti con altri uomini". Decidiamo di spostarci nella zona bar a bere qualcosa. Io, che sono solo in autoreggenti e tacchi, riprendo il mini abitino e lo infilo.
Il bustino lo porto in mano insieme alla borsa; ci avviamo al bar e ci sediamo su un divanetto. Il mio fidanzato va al banco a prendere da bere e, mentre sono sola, arriva un uomo maturo, che cerca di attaccar bottone. Mi riempie di complimenti e poi mi dice:
"Sei stata fantastica... hai una bocca meravigliosa". Io rimango per un attimo tra lo stupito ed il sorpreso. Poi tutto mi diventa chiaro, allorché mi riferisce che gli ho fatto un pompino quando mi trovavo nella glory-hole; ora questo maiale cerca di provocarmi e stimolarmi a dargli qualche altra cosa.

Mi dice: "Sei molto giovane... pensavo fossi più grande di età; di solito, in questi locali, ragazze giovani come te non se ne vedono o, se ci sono, son poche; le donne son tutte più grandi di età". Ci raggiunge il mio fidanzato; ci presentiamo e, nello scambiarci impressioni varie, lo trovo piacevole ed intrigante. L'uomo inizia ad accarezzarmi una coscia con una mano mentre mi parla, ed io lo lascio fare. La situazione comincia ad eccitarmi e non poco.
Continuiamo a parlare e lui, sempre con modi decisamente maliziosi ed intriganti, inizia a toccarmi la figa. Sono in mezzo ai due: dall'altro lato il mio fidanzato mi bacia e mi dice nell'orecchio:
"Mia dolce troia, ti piace come ti tocca questo maiale? Che dici, mia puttana, vorresti che ti scopasse? Dimmelo"!
Ormai la situazione si è fatta molto rovente; io ricambio le palpatine del porco e gli tocco il cazzo. Il mio fidanzato interviene e dice:
"Forse è meglio se andiamo a proseguire il discorso di là, in qualche stanza". Quindi ci alziamo con me in mezzo a loro due e, mentre camminiamo mi glorio a sentirmi palpare il culo, lasciato scoperto dal mini abito.
Il ragazzo di colore, nel vedermi, sorride ancora quando ci vede varcare la zona buia. Entriamo nella stanza ai cui lati ci sono delle grate e non passa molto tempo che tanti maschi si mettono a guardare quel che accade.
Il porcello me lo mette subito in bocca, mentre il mio fidanzato mi lecca la figa infilandomi anche un dito nel culo; sono già molto eccitata, quando i due si scambiano i ruoli: ora è lo sconosciuto a leccarmela.
Avverto la sensazione di esser un'attrice porno, con tutti quegli spettatori che mi guardano con occhi infuocati. Poi noto che il tipo si mette il preservativo e mi punta il cazzo sulla figa; lo appoggia sul clitoride e lo strofina, facendomi impazzire dal piacere.
Sono in preda a un orgasmo e gli dico: "Scopami, maiale". Non se lo fa ripetere e lo affonda tutto nella figa, mentre il mio fidanzato me lo mette in bocca. Sono di schiena sul lettone con le gambe appoggiate al petto dello sconosciuto e lui mi sbatte con sempre più foga. Io lo fisso negli occhi e lui dice al mio fidanzato:
"Guarda come me la scopo la tua fidanzata; guarda come te la faccio godere 'sta troia che ti sei trovato. Sentila come gode! Potrebbe di sicuro fare la porno star" e intanto prosegue a sbattermi sempre più forte.
Poi mi gira, vuole scoparmi a pecora ed io glielo lascio fare, perché, ormai, sono quasi in estasi: mi eccita allo stremo vedere, al di là delle grate, tutti quei maschi con il cazzo in mano, che si segano nel guardarmi; è una sensazione pazzesca.
Lo sconosciuto inizia a infilarmi un dito nel culo ed io, che ormai sono fuori controllo, senza più un minimo di inibizione, mi giro e gli dico: "Maiale, vuoi farmi il culo? Allora, accomodati pure"!
Egli dapprima prosegue imperterrito a titillarmi con il dito; poi, ad un certo punto, esce dalla figa e punta il cazzo sul mio culo; lo spinge tutto dentro ed io urlo, incitandolo a scoparmi;
il mio fidanzato si intrufola tra le mie cosce e si posiziona in maniera da mettermelo nella figa: in pratica sono di nuovo scopata in doppia e... "che bello"!
Ormai ho perso completamente la ragione: questo maschio maturo mi sta scopando il culo sempre più forte e mi dà delle terribili sberle sulle chiappe, dicendomi che sono una vacca.
Queste, infatti, sono le sue parole:
"Così giovane, sei già così porca; il tuo fidanzato deve trovarti cazzi che ti sbattono tutti i giorni; vaccona, ti piace il cazzo che ti sta sfondando il culo? Guarda quanto ce l'hai largo, questo buco di culo"!
Mentre lui parla, io lo esorto a non fermarsi, e, dopo un tempo lunghissimo, esce dal mio culo, mi mette il cazzo in gola e me la riempie di sborra.
Mentre eiacula, mi dice: "Alle troie si deve sborrare in bocca"; io ho ancora nella figa il cazzo del mio fidanzato e, mentre noi continuiamo a scopare, lui si riveste e se ne va.

Nel frattempo, anche il mio fidanzato sborra dentro la mia figa.
Io, completamente fuori controllo, mi avvicino alla grata e prendo a ciucciare i cazzi di due ragazzi che mi hanno ammirato fin dall'inizio mentre mi lasciavo scopare; uno dei due mi manifesta il suo desiderio di scoparmi; lo faccio entrare, e con fare sempre più da troia, prendo un preservativo, glielo infilo e mi faccio scopare stando a ridosso della grata, con il culo appoggiato a quella specie di divisorio.
Egli mi penetra nella figa, ancora grondante di sborra del mio fidanzato e, mentre mi scopa, gli altri uomini mi toccano il culo, allungando le mani fino dove possono; mi toccano tutta ed il mio fidanzato mi osserva con occhi colmi di libidine.

Ormai la situazione aveva assunto livelli incredibili di follia.
Davanti a quella grata si era formata una fila di maschi arrapati, che mi apostrofavano in tutti i modi più osceni possibili. Essi guardavano e si eccitavano sempre più nel sentire come godevo sotto i colpi di quel maschio.
Poco dopo anche lui sborra ed io decido di smetterla: erano davvero troppi lì fuori; raggiungo il mio fidanzato, ci abbracciamo e ce ne stiamo un po' fermi a scambiarci coccole, finché quelli se ne vanno.
Ero davvero soddisfatta per aver esagerato all'impossibile. Ci rivestiamo e andiamo di là, nella zona bar. Ormai è poca la gente rimasta, infatti è proprio tardi. Cerchiamo di racimolare qualcosa al buffet, quando si avvicina l'uomo di colore, addetto alla sicurezza; si complimenta con me e con lusinghe varie, mi dice che ha notato quanto mi sia divertita.
Io, in risposta, gli sciorino un compiaciuto e ricco sorriso.
Nel sentire il commento di quell'uomo, al mio fidanzato viene in mente di dire:
"Quello, se ti prende, ti fa la festa. Dovresti sapere che quelli di colore sono molto dotati?!"
Io, nel sentire quelle parole, ho come un fremito che mi scuote tutto il corpo.
Intanto il ragazzo di colore girava per il locale per mettere un po' ordine a tutto lo scempio creato dalla tanta gente che c'era fino a poco prima.
In quel momento, dico al fidanzato di aspettarmi prima di andar via, perché intendo servirmi del bagno. Mi dirigo verso il bagno, vi entro e mi lavo le mani; poi entro nel cesso a far pipì. Intimamente speravo che all'uscita avessi potuto trovarvi fuori il ragazzo di colore; invece niente.
Esco dal bagno e lo trovo che sta parlando con il mio fidanzato. Li raggiungo e mi siedo vicino al mio fidanzato; sono ancora mezza nuda, senza mutande, con il mini abito risalito sulle cosce, insomma al limite della decenza.
La cerniera, abbassata sul davanti, mette in mostra il seno. Sento il fidanzato che dice:
"Amore, ti va se diamo un passaggio a Samba? Egli sta per staccare e noi potremmo dargli un passaggio, lasciandolo vicino all'autostrada: abita lì".

Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.5
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Ancora oltre... nell'evoluzione.:

Altri Racconti Erotici in tradimenti:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni