La vacanza a Creta 1: lo sconosciuto.

Giorni fa ero seduto davanti al pc e, collegato al sito "la moglie offerta", scorrevo le foto di tante donne che mostravano, spudoratamente, le loro intimità. Amo particolarmente questo sito, perchè mi fa ripercorrere un pò tutte le tappe della mia esperienza da cuckold. Vi si trovano foto di mogli, fidanzate, più o meno vestite, in pose da esibizioniste di classe, raffinatamente abbigliate e/o meravigliosamente nude che, prive di ogni freno inibitorio, si mostrano volutamente maliarde, porche, assetate di sesso. Le foto, quelle più intriganti, sono corredate da opportune didascalie che vanno a sottolineare la circostanza e/o le emozioni provate. Come, quindi, astenersi dall'esprimere un commento, tra l'altro invocato dai protagonisti? Come non interagire con loro?
Dicevo, quindi, che scorrevo quelle foto, quando, in particolare, fui attratto da una pubblicata da una coppia esibizionista della Toscana, nick "sedici", che, per vero, non tendeva ad incontri, ma solo conoscere le emozioni che comunicava...insomma "vedere l'effetto che fa"...mostrando una lei, a gambe larghe, con il sesso nudo ed offerto. Mi chiederete: "Embè? Che c'è di particolare? Ce ne sono a migliaia di foto simili". No, amici miei, quella foto parlava e diceva: "al di là di soddisfare il mio bisogno di esibizionismo, questa sono io...una maiala che vuole e sa di provocare gli istinti più lubrici...è vero che vi diventa di marmo? che vi costringo a masturbarvi? lo so io, come lo sapete voi, che non è possibile, ma, se lo fosse, questa mia figa vi accoglierebbe tutti fagocitandovi tra i suoi lussuriosi petali".
Precedentemente, il mio immaginario erotico era stato stimolato dalla lei di una coppia cuckold, nick "ma-da", che, in una foto out-door, la immortalava sul lungomare di Catania mentre sfoggiava, disinvoltamente, un seno superbo, impreziosito da brune areole che contornavano capezzoli duri e grossi quanto la falange di un dito. Di questa sua parte anatomica, unitamente al fondoschiena, questa donna, da me giudicata esplosione della natura, ne va particolarmente fiera, strappando agli utenti del sito commenti che vanno dall'ammirazione alla volgarità, ma con palese invidia per il compagno che, complice consapevole della sensualità conturbante della moglie, si sente gratificato dalle "corna" che, immancabilmente, riceve.
Quelle immagini, una per un verso e l'altra per l'altro, hanno fatto affiorare nella mia mente il ricordo della nostra vacanza a Creta. Avevamo prenotato 15 giorni in un residence sul mare e, al nostro arrivo, ci fu assegnata una camera, nel corpo centrale della struttura, munita di un terrazzino, in comune con la camera adiacente, ma con divisorio in legno e rampicanti, così da proteggere, ma non tanto, la privacy degli ospiti. Il terrazzino affacciava sul retro e, da lì, si godeva il verde ed il fresco di un filare di alberi; era arredato con un tavolo, due poltroncine ed un lettino prendisole. In linea di massima il posto si presentava sufficientemente appartato per favorire bagni di sole in nudo integrale, cosa che feci notare a mia moglie Loredana, la quale subito ribattè: "E ti pareva, se il mio porco non cominciava, da subito, a fantasticare? Ma, anche ammesso, chi ti dice che la cosa non darebbe fastidio ai vicini?" "Ma, amore - controbattei - dovrebbero, volutamente, spiarci e non sarebbe una cosa bella, da parte loro. Chi fa del nudismo, non offende nessuno; è chi spia che deve vergognarsi". Disfatti i bagagli, ci recammo in spiaggia a prendere possesso del nostro ombrellone. Questi si distinguevano in base al numero della camera, per cui quello, chiuso, accanto al nostro era destinato agli ospiti nostri vicini di camera, ma a differenza del nostro, sotto il quale vi erano due lettini, quello ne aveva uno solo. L'arcano fu svelato dal bagnino che mi spiegò che quella camera era una singola e, certamente, non ancora occupata. Stessa cosa al ristorante: i tavoli recavano il numero della camera e quello accanto al nostro era vuoto. Non contento, dopo pranzo, mi fermai alla reception e, con la scusa che avrebbe dovuto raggiungerci una coppia di amici, chiesi se quella camera era disponibile. Mi fu risposto che l'hotel era pieno e, in particolare, quella camera, singola, a breve sarebbe stata occupata da un nostro connazionale. Informai Loredana di quanto avevo appreso per tranquillizzarla sulla possibilità di prendere la tintarella integrale.
Per vero avevo scelto Creta, come meta della nostra vacanza, perchè convinto che l'isola avrebbe offerto luoghi ove praticare il nudismo, così da gloriarmi a mostrare il meraviglioso corpo nudo di mia moglie, che, in realtà, è poco propensa all'esibizionismo. In questa ottica, assodato che la spiaggia dell'albergo non si prestava a quella che era la mia idea, cominciai a perlustrarne i dintorni, purtroppo con analogo deludente risultato. Dopo il mio inutile girovagare, tornai in camera trovando Loredana sul terrazzino, esposta al sole, completamente nuda. Fui colpito dal fatto che alternava momenti di assoluta immobilità ad altri durante i quali si accarezzava il collo, i seni, il ventre fino al sesso, come a spalmare l'olio di cui era abbondantemente cosparsa. Il movimento, però, aveva un che di sensuale; si pose a sedere e, divaricando le gambe, si massaggiò l'interno e l'esterno coscia, fino ai piedi, e, ciò, con una lentezza esasperante; si distese di nuovo, lasciando volutamente le gambe divaricate. Dopo un pò, si girò sul ventre, mettendo in mostra il fondoschiena e massaggiando, l'uno dopo l'altro, i meravigliosi glutei. Non nascondo che la cosa mi provocò una certa eccitazione , ma volli lasciarla al suo momento di intimità senza disturbare, per cui, a mia volta nudo, mi distesi sul letto e mi appisolai. Dopo un bel pò, fui svegliato da lei che, uscita dalla doccia, mi si distese addosso, aderendo col suo al mio corpo, e sfregando il suo sesso sul mio mi disse: "Amore, ho seguito il tuo consiglio...ho preso il sole sul terrazzino, completamente nuda...ho, però, avvertito la presenza di qualcuno che mi spiava...il primo impulso è stato quello di coprirmi e rientrare in camera, ma mi ha preso un languore come un formicolio, che dalla schiena si diffondeva in tutto il corpo e...perdonami, amore mio, dimmi che sono una troia, me lo merito...non mi sono mossa, anzi...cercando di capire, senza darlo a vedere, chi mi stesse spiando, ho preso, con calcolata lentezza, a spalmarmi altro olio, accarezzandomi lubricamente e mostrando le mia intimità allo sconosciuto". "Si, amore, ti ho vista...ho assistito anch'io alla tua performance...hai detto bene, sei una troia, ma lo sai che è così che ti voglio...ma dimmi: cosa hai visto e/o ti ha fatto capire di essere osservata?" "Ecco qui il mio porco...lo hai fatto duro a sentirmi raccontare, vero "cornuto mio"? Ti piace sapere che faccio la troia? Ma sappi che non piace solo a te; da tempo devi aver capito quanto, questo gioco, piace anche a me; hai voluto una moglie puttana? Bene, eccomi qui, ma non voglio mi si manchi di rispetto". Mentre ci scambiavamo queste battute, ero penetrato in lei, agevolato dalla viscosità della sua figa. "Amore, senti come sono bagnata...è la conseguenza di aver preso coscienza della mia troiaggine...ero lì che mi facevo guardare senza un minimo di pudore, anzi facevo di tutto per provocare...non ho visto chi fosse, ma, attraverso gli occhiali da sole a specchio, scrutando nel fogliame, ho distinto un collo di camicia con cravatta...forse il nostro vicino? Sarà arrivato?...e quelle foglie che, senza un alito di vento, si muovevano...vibravano...come trattenute e spostate da chi, appostato, era in uno stato di assoluta eccitazione...poi ho sentito come un sospiro e poi...più niente. Amore, chi era lì si è masturbato guardando tua moglie che faceva la troia...si, non c'è altra definizione per me che gli ho aperto le gambe per fargli vedere la figa...mi sono girata per fargli vedere il culo, anzi ho allargato i glutei per mostrargli figa e rosetta insieme...poi, mi sono girata di nuovo, perchè mi stava prendendo un orgasmo incontenibile e non volevo se ne accorgesse...e poi...dimmi che sono una puttana...immediatamente prima che notassi il vibrare delle foglie e sentissi il sospiro, gli ho aperto le gambe e gli ho mostrato la figa imperlata e grondante del piacere appena provato...ecco lo provo ancora...leccamela". Mi sono proiettato su quella figa piena di umori, facendomene riempire lingua, labbra, mento e viso. Poi, disteso su di lei, la penetrai e mentre la baciavo per farle sentire il suo stesso sapore, lei mi titillava la rosetta con un dito. Era una pratica, questa, che le veniva per istinto quando era molto eccitata, a me piaceva e, naturalmente, faceva montare ancor più lo stato di eccitazione di entrambi. Infatti mi venne di dirle: "Tesoro, immagina, se poco fa avessi colato la sbroda dello sconosciuto...te l'avrei risucchiata dalla figa e te l'avrei fatta assaporare riversandola nella tua bocca...si, brava, infilamelo di più quel dito...devo comprare uno strap-on, così potresti incularmi...ti piacerebbe, amore?" "Siiiii...sapessi quante volte ho sognato di avere il cazzo e poterti sodomizzare...ma ora scopami, cosìììì...mentre ti infilo due dita nel culo...dimmi che le vuoi? Ti piace? Quanto sei porco, cornuto mio, godoooooooo"
(continua)
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