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Con la complicità del "cornuto" 3.


di cuckold211
23.03.2023    |    14.946    |    12 9.8
"Quando la mattina, dalla scuola andavano a casa sua a far colazione, non si vergognava, davanti a mia moglie, di cambiarsi e, spesso, mia moglie si era..."
Quando la bambina raggiunge l'età di 5 anni e comincia a frequentare le prime scuole, mia moglie fa amicizia con diverse mamme, nostre coetanee: stringe amicizia con una in particolare, una bella ragazza dal carattere piuttosto "peperino".
Ovviamente, tutto quello che succedeva mi veniva riferito da mia moglie. Poiché si era conformata all'idea del gioco, aveva preso a confidarmi ogni cosa, ma non ha mai fatto cenno alle corna che mi aveva messo con Antonio, forse a motivo del fatto che lì era intervenuta una questione di cuore e lei aveva voluto tenerlo per sé.

La mattina, quando lasciavano i bambini a scuola, andavano a far colazione assieme e, spesse volte, questa amica, che chiameremo Antonella, invitava mia moglie a casa sua. Abitava in una bella villetta, suo marito era un impiegato al comune e mia moglie si era accorta che questa ragazza era alquanto misteriosa: più volte, quando le perveniva qualche telefonata, non rispondeva, però mandava messaggi, oppure, in diverse altre occasioni, si allontanava per poter parlare liberamente, senza farsi sentire.
Quando la mattina, dalla scuola andavano a casa sua a far colazione, non si vergognava, davanti a mia moglie, di cambiarsi e, spesso, mia moglie si era accorta che, nel togliersi i jeans, era senza intimo: non le piaceva indossare mutandine, inoltre, per casa, era coperta da un semplice grembiule e, sotto, era nuda.
A mia moglie, stava riaffiorando la libidine che sembrava scomparsa da anni, finché comincia a confidarsi con questa amica.
Antonella confida a mia moglie che, con il marito, sono una coppia libera e che, a volte, il sabato sera, lasciavano il bambino dai nonni, per frequentare dei "club prive".

Questa nuova amicizia mi fa sperare che si potesse realizzare il desiderio di trasgredire. Lei, ogni giorno che passava, mi raccontava sempre qualcosa di nuovo e, spesso, facevamo sesso con molta più foga, finché, una sera, mia moglie li invita a casa nostra per un caffè. Quando questa amica arriva assieme al marito, finalmente ci conosciamo: sono una bella coppia, nostri coetanei, lui un ragazzo molto carino, alto sul metro e ottanta, lei una ragazza snella, fisico da modella: frequentava una palestra, faceva nuoto ed altri sport. Anche lui era molto incline allo sport: andava in bici per almeno un paio d'ore al giorno.
Fu quell'occasione a convincere mia moglie a fare dello sport, così il giorno dopo si iscrive ad una palestra. Quella sera non si parlò ancora di sesso, eravamo entrambi molto timidi per passare subito a certe confidenze. Mentre eravamo seduti in salotto, mia moglie ed Antonella vanno in cucina per fare il caffè e lì Antonella si complimenta con mia moglie dicendole:
"Bel ragazzo, tuo marito!" cui mia moglie, ricambia il complimento.
Comunque quella sera non successe nulla di eccitante. L'indomani mattina, come ogni mattina, mia moglie si incontra con Antonella a scuola, per poi andare a casa sua.
Appena entrata, il solito rituale: si spoglia nuda, per indossare quel grembiule; mia moglie chiede dove sia il bagno e lei glielo indica; entra con lei e le chiede:
"Hai problemi a farla davanti a me?".
Mentre lei si toglie il trucco, davanti allo specchio, mia moglie fa la pipì, poi si siede sul bidè. A quel punto l'altra dice:
"Scappa pure a me" e lo dice mentre si sistema a sua volta sulla tazza. Dalla sua figa viene fuori uno scroscio abbondante di piscio. Intanto il getto d'acqua sbatteva sulla figa di mia moglie e questa complicità, così intima, che si stava creando giorno per giorno tra loro, faceva sì che mia moglie, già troia di suo, si aprisse sempre di più con l'amica.
Dopo un paio di mesi, erano amiche per la pelle: mia moglie mi raccontava tutto e godeva dell'effetto che mi facevano i suoi racconti, per altro avvalorati da qualche consiglio fornitole da Antonella, che un giorno le aveva detto:
"Se vuoi creare una coppia forte in tutto, a tuo marito non devi mai nasconder nulla".
Ovviamente mia moglie le aveva raccontato che, anni prima, avevamo provato a far lo scambio di coppia, ma l'esperienza non aveva avuto successo.
Allora Antonella le consiglia di riprovare, perché di sicuro, trovando le persone giuste, il rapporto con suo marito sarebbe cambiato in meglio.
Un giorno, Antonella le presenta un'amica ed organizzano un incontro a casa sua. Questa è una bella donna sui 45 anni, molto bella ed attraente. Antonella la informa che è un'amica dedita al gioco, che con il marito è da anni che sono nel giro, giocano spesso assieme ed organizzavano festini; che il marito è un gran bel ragazzo, anche ben dotato e che lo sa usare.

Si incontrano un paio di volte ed è proprio Antonella a proporre a mia moglie che, se intendesse far parte del gioco, questa era la coppia giusta.
"Sono più navigati di noi e mettono a proprio agio una coppia di primo pelo", aggiungendo: "Meglio loro che noi. Ormai fra noi è nata un'amicizia tale che potrebbe creare maggior disagio a far certe cose".
Mia moglie mi riferisce e, dopo esserci consultati, decidiamo di provare questa esperienza. Il primo incontro lo organizzano lei e questa amica; un incontro conoscitivo anche fra me e il marito, ci invitano a casa loro per un dopo cena e, quando arriviamo, visto che le mogli già si conoscono, viene tutto più semplice: lui è un 50enne, capelli sale e pepe, alto circa m. 1,80, un bell'uomo, molto curato ed un fisico sportivo, lei una bella donna, con qualche
chilo in più, ma ben distribuito: un bel seno e un bel fondo schiena, ci mettono subito a nostro agio. Lei aveva preparato un vassoio con qualche cioccolatino, diverse bottiglie, noi avevamo portato una bottiglia di prosecco e, dopo qualche ora, l'affabilità che si era stabilita era tale da sembrare ci conoscessimo da sempre.
La prima a fare il primo passo è la padrona di casa: era seduta accanto al marito e, mentre si scherzava un po' sul motivo di questa conoscenza, si alza e, tendendo la mano a mia moglie, le dice:
"Vieni, ti faccio vedere una cosa".
Sicuramente sapevano come rompere il ghiaccio con una coppia alla prima esperienza. Mentre lei si porta via mia moglie, lui mi dice:
"Siete veramente convinti di voler provare quest'esperienza?"
Io abbasso la testa, annuendo e lui aggiunge:
"Vuoi che lo si faccia tutti insieme qui o preferiresti in stanze diverse?"
Proprio non sapevo cosa rispondere: eravamo seduti di fronte, su due divani distinti. Lui mi dice:
"Tranquillo, mia moglie sta preparando la tua, per vedere se è pronta".
Io, dentro di me, temevo che l'emozione mi potesse far dei brutti scherzi e rimediare solo qualche brutta figura, ma, quando rientrano, scruto il viso mia moglie, trovandola molto rilassata e con una macchia di rossetto sul lobo di un orecchio.
Non ho capito più nulla: in quel momento realizzo che quella donna era pure bisex e, quando mia moglie va a sedersi accanto a lui e la moglie vicino a me, io ero come un pezzo di legno. Non sapevo che fare, avevo timore ad abbracciare lei e, a maggior ragione, accentro la mia attenzione su mia moglie che, appena seduta accanto lui, gli passa un braccio dietro le spalle, lo tira a sé e si baciano con abbastanza foga, mentre, contemporaneamente, mi sento abbracciare anch'io e mi ritrovo a baciare la moglie dell'altro. Mentre son perso nel bacio, lei mi sale sopra ancora vestita: aveva una gonna in pelle sopra il ginocchio e, nel rialzarla, noto le sue calze autoreggenti.
Per una decina di minuti, perdo di vista mia moglie e, quando l'altra mi scavalca, la vedo distesa sul divano, mezza nuda e con un gran bel cazzo in bocca. Lui, con i pantaloni abbassati e, in meno di un minuto, mi ritrovo anch'io coi pantaloni abbassati.
La signora si dava da fare a succhiare il mio cazzo che, a confronto dell'altro, era molto più piccolo. Mentre le nostre donne erano entrambe impegnate a far pompini, ci spogliamo tutti e 4 e ci ritroviamo con le donne sopra che, dopo averci fatto indossare il preservativo, si sono impalate: il mio più grande piacere era guardar mia moglie.

Mentre la mia partner mi cavalca e cerca la mia collaborazione, io mi ero perso nel guardare mia moglie, come si faceva scopare e come partecipava all'amplesso. Tutto è durato un'oretta, poi, tolto il preservativo, lui sborra in faccia a mia moglie che gli prende il cazzo in bocca e glielo ripulisce del tutto.
Io avevo già sborrato nel preservativo, un paio di minuti prima. Quando siamo andati a ripulirci e risistemati, con un sorrisino sulle labbra, la moglie dell'altro dice alla mia:
"E brava! Sicché lo scambio è stato a tuo completo favore: ti ho offerto un cazzone e, in cambio, mi hai rifilato un cazzetto!"
Naturalmente quelle parole hanno sollevato l'ilarità generale, non senza ferirmi. Dopo di che ho parlato molto con mia moglie, stabilendo che, per il futuro, sarebbe stato meglio provare un approccio con un singolo e, a questo proposito, entra di nuovo in ballo l'amica
Antonella, cui mia moglie racconta tutto.
Quella la mette in guardia dicendole che, a giocare con i singoli, vanno tenute presenti alcune cose: bisogna far attenzione a chi lo si premette. Non sempre è facile trovar singoli che siano validi in tutto e, soprattutto, abbiano il senso della discrezione, affinché non vadano in giro a sputtanare la coppia. Di solito, per porsi al riparo da questo tipo di inconvenienti, è preferibile giocare con singoli già conosciuti da coppie amiche o che, quanto meno, fossero presentati da amici dediti al gioco.

Antonella confida a mia moglie che loro, nel giro, ne conoscono qualcuno veramente doc e che, se vuole, potrebbe farcelo conoscere. Ovviamente vuol sapere se io sono veramente convinto della bontà di questo gioco, perché a veder la moglie giocar con un singolo è un'esperienza talmente forte che deve trovare il marito pronto ad affrontarla.
La sera mia moglie me ne parla e, dopo aver parlato per un po', decidiamo di accettare, anzi decidiamo che sia lei a farselo presentare, lei da sola con Antonella, in un bar, soprattutto per valutare se fosse stato il suo tipo, così da poter poi organizzare per incontrarlo assieme.
Antonella accetta di far da tramite a questa conoscenza, avvertendoci di non far mai venire singoli a casa nostra e questo sempre a salvaguardia della famiglia; inoltre tiene a precisare che farà tutto questo per l'amicizia che si è venuta a creare con mia moglie.
La informa che lui è un impiegato del comune e che è libero di pomeriggio, dopo pranzo. Davanti a mia moglie, gli manda un messaggio, cui lui, prontamente, risponde e propone di vedersi, non in un posto pubblico, bensì andare a casa sua.
Egli abitava da solo in un bellissimo appartamento di un condominio, al settimo piano. Non era grande, ma molto elegante ed arredato con gusto. Lui, un ragazzo sui 40 anni, altezza sul m. 1,75, un tipo che aveva una certa somiglianza con l'onorevole Salvini.
Barbetta e qualche chilo in più, ma tutto sommato un bel tipo. Quando arrivano da lui, quest'ultimo bacia Antonella in bocca e la abbraccia, per poi chiederle:
"Ma che fine avete fatto? Non vi siete più fatti sentire..."
Ovviamente, dopo le presentazioni, si siedono sul divano, mentre mia moglie lo fa su una poltrona singola. Essi sono accanto sul divano più grande e Antonella lo mette al corrente sulla nostra situazione: gli dice che siamo una coppia alle prime armi e che lei lo aveva ritenuto idoneo a farci saltare il fosso. Poi, con tono alquanto giulivo, gli dice:
"Sai, è un'amica cui tengo molto e volevo il meglio per lei".
Mentre dice queste parole, gli accarezza la minchia da sopra i pantaloni; lui risponde che, se vuole, può benissimo approfittare del momento e mostrare all'amica quanto ci sappia fare. Antonella non si fa scrupoli e, slacciata la cintura dei suoi pantaloni, in men che non si dica, gli tira fuori il cazzo. Mia moglie è seduta di fronte e vede l'amica che glielo impugna e fa su/giù un paio di volte; oltre ad una bella misura in lunghezza, si trattava di un cazzo molto grosso.
Antonella aveva indosso un paio di jeans elasticizzati, che la coprivano a pelle, per quanto erano stretti. Dopo averlo segato un po', si abbassa e glielo prende in bocca; per un paio di minuti gli elargisce un sontuoso pompino, poi lui si rivolge a mia moglie:
"Dai, Anna, avvicinati anche tu". Mia moglie si avvicina ed Antonella lascia la presa. Lui mette la mano sulla nuca di mia moglie e la fa abbassare, finché non le mette il cazzo in bocca.
Nel mentre, Antonella si alza, si sfila il golfino e rimane in reggiseno, si sbottona i jeans e li abbassa, dicendogli:
"Scopami che ho voglia!" e si mette in ginocchio sul divano. Lui si alza e, indossato un preservativo, prende a scoparla. Mia moglie li guarda ammirata ed Antonella le suggerisce:
"Dai, mettiti accanto a me che ci scopa tutte e due".
Mia moglie che aveva messo una gonna in pelle, collant e perizoma, le si mette accanto, si alza la gonna ed abbassa calze e mutande. Lui, mentre scopa Antonella, inizia a toccarla ed infilarle un paio di dita in figa e, quando la sente bella calda e pronta, tira fuori il cazzo dalla figa di Antonella e lo infila a mia moglie, sditalinando Antonella.
Mia moglie, quando lui le penetra dentro, sente la figa dilatarsi: un cazzo così grosso non lo aveva mai preso. Dopo un bel po', quello fa di nuovo cambio: si è alternato tra entrambe per un bel po', poi le fa sistemare accanto, in ginocchio, e alternando fra una bocca e l'altra, ricopre i loro visi di sborra. Alla fine le donne gli puliscono il cazzo con le loro lingue.

Quando la sera mi racconta tutto questo, il mio cazzetto è diventato di marmo e volevo scoparmela, ma lei me lo prende in mano e mi dice:
"Amò... questo cazzetto, oggi, nemmeno lo sentirei in figa".
Quelle parole mi hanno, sì umiliato, ma anche eccitato: ho pensato che ero nato per esser "cornuto" e, dopo una settimana, siamo stati assieme da quel single.
Lui, dopo aver parlato un po' con noi ed esserci chiariti, si tira addosso mia moglie e, senza alcuna remora, davanti a me, la bacia in bocca e se la scopa.
Lei mi guardava e mi ricordava:
"Mi sta chiavando e rompendo tutta: ha un cazzo fatto apposta per sventrar fighe".

Da quel giorno, ci siamo adattati a giocare solo con singoli.
Oggi, o in compagnia o lei da sola, li incontra, se li gode e mi racconta tutto.
Sono molto soddisfatto di tutto questo e mi sento davvero fortunato ad avere una moglie così libidinosa, da appagare tutti i maschi che le fanno la corte per potersela chiavare.

FINE
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