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Cuckold si nasce, non si diventa 2


di cuckold211
20.12.2021    |    11.567    |    8 9.5
"Prendo dei tovaglioli e cerco di pulire la schiena di mia moglie, per non farla imbrattare tutta, poi ci sediamo e facciamo colazione, così, nudi come vermi..."
Chi non avesse letto la prima parte, è importante che lo faccia, altrimenti non potrà comprendere questa seconda, che è il naturale seguito dell'altra.

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Da quella volta, avevano continuato a vedersi in palestra: lui cercava di farla andare sempre nell'ultima ora, cosicché, rimasti soli, poteva scapparci qualche pompino o qualche sveltina; intanto lei, ogni volta che lo incontrava, cercava di indagare se lui fosse, o meno, di mentalità aperta ai giochi di coppia.
Quando lo convinceva a ritornare dietro il rudere, per lei era ancora più eccitante, perché aveva piacere a sapere che tanti guardoni fossero lì a spiarla.
Un giorno mi manda un messaggio e mi dice che lui, volendo conoscermi, ci aveva invitato per un'apericena. La cosa mi puzzava parecchio, ma, conoscendo mia moglie, che non faceva niente senza che io fossi d'accordo, mi tranquillizzai e gli ho risposto: 'ok'.
Questo appuntamento era per il venerdì pomeriggio, in un locale in centro. Quando, poi, lei è venuta a casa, mi ha raccontato come era nato l'invito. Mi ha detto che lui le chiedeva spesso di me, che tipo ero, se si correva qualche rischio se fossi venuto a sapere che si scopava mia moglie.
Lei, sorridendo, gli aveva risposto che io ero un soggetto di mentalità aperta e che per me non esistevano questi timori, ma, anzi, amavo che lei potesse trasgredire. Infatti si trova a chiarirgli che desidero che lei vesta in maniera sexy, perché mi eccita l'idea di sapere che altri la guardano con sentimento di cupidigia. Oltre non va; poi aggiunge:
"Qualche sera te lo presento; così potrai vedere tu stesso che tipo è"; lui afferra l'occasione e fa l'invito.
Questo è quanto mi racconta mia moglie dei discorsi fatti con lui.
Mentre ci stiamo preparando per andare all'appuntamento, vedo che lei si stava depilando la figa, poi indossa un vestito a fiori, lungo sopra il ginocchio, che era tutto un programma, ma che le stava da infarto; dei sandali, tacco 12 bianchi ed una borsetta bianca abbinata, un trucco leggero, vista la temperatura alta. Quando siamo arrivati, lui ha sgranato gli occhi, però era chiaro che la mia presenza lo metteva a disagio e lo faceva trattenere dal fare apprezzamenti; quando ci siamo seduti, c'erano dei tavoli con panchine lunghe e mia moglie fa in modo di sederglisi accanto, mentre io resto dall'altra parte del tavolo.
Cerco di rompere il ghiaccio, domandando un po' del suo lavoro, come procede in palestra e se mia moglie sta ottenendo i risultati da lei sperati.
Lui mi dice che è molto decisa e che è possibile vederne i risultati, data la sua attuale forma fisica e la tonicità muscolare.
Poi parliamo un po' in generale, finché mia moglie porta il discorso sul sesso e sulla trasgressione.
Li il discorso si fa interessante, perché viene affrontato il tema Cuckold e lo scambio di coppia; lui, su questi argomenti, era molto esperto e ammette che, se la sua ex moglie fosse stata d'accordo, lui non avrebbe avuto problemi a far parte di quel mondo.
Io cercavo in tutti i modi di non andare oltre; volevo arrivare a coinvolgerlo, ma non subito; desideravo che divenissimo più amici. Ed ho cercato di cambiare discorso.
Gli chiedo se vive solo e lui mi dice di sì e che fa tutto lui, vista la situazione sia familiare che economica; certe sere mangia qualcosa appena finisce in palestra e, a casa, non prepara per niente.
Finiamo la serata come vecchi amici; non ho voluto che si andasse oltre, preferivo che si scopasse mia moglie ancora di nascosto e, semmai, dietro il muro.
Quando ci siamo lasciati, era evidente che lei era rimasta alquanto delusa; forse voleva concludere la serata in maniera più divertente. Le spiego il mio piano e la esorto a non bruciare le tappe; la persona era giusta per quelle che erano le nostre aspettative: era libero, intelligente, pulito e, soprattutto, aveva un cazzo da fare invidia.
Per addolcirla e tenerla buona, le dico:
"In fin dei conti, te lo puoi scopare come e quando vuoi, mentre, per inserirlo nella coppia, sarà opportuno procedere per gradi."
Lei capisce e, sorridendo, mi risponde: "E chi glielo dice alla mia figa che stasera non lo potrà accogliere dentro?" Erano le 21.30.
Mi fermo in un posteggio dove non c'era anima viva e le dico:
"Chiamalo e metti il viva voce; digli che sei a casa, sola, perché son dovuto andare dai miei che mi hanno chiamato d'urgenza".
Lei lo chiama e, appena lui risponde, lei gli dice che io non c'ero e che voleva sapere quale impressione gli avessi fatto; lui, molto pacato, risponde che crede che io sia di mentalità abbastanza aperta e che non sono il tipo di fare scenate se li scoprissi a scopare; lei gli racconta che, a volte, mentre scopiamo, le dico che mi piacerebbe vederla godere con un cazzo più grosso del mio.
Lui è pronto a ribattere: "Molto interessante questa cosa: praticamente è predisposto ad esser cornuto". Poi aggiunge: "Invitami a cena, qualche sera a casa tua; vediamo se riusciamo a capire le sue reazioni; io mi mostrerò più audace con te, magari facciamo qualcosa tipo abbracciarci o darci qualche bacio, così potremo verificare la sua reazione e se sarà possibile andare oltre". Lei risponde che per va bene così ed aggiunge:
"D'accordo! Facciamo la prossima settimana?" sono io a suggerirle a gesti, cosa dire.
Poi lui riprende: "Stasera eri da "mozzafiato": ho avuto il cazzo duro tutta la sera; se ti avessi scopato, ti avrei fatto male, da quanto ero eccitato", cui lei risponde:
"Prometti che, appena possibile, mi fai vedere come mi fai male: quel tipo di male, lo vorrei sentire sempre".
Dopo qualche settimana, mia moglie mi chiede quando pensavo di poterlo invitare, e così organizziamo per il prossimo sabato, dato che l'indomani saremmo stati liberi dal lavoro.
Mia moglie gli manda un messaggio e gli dice:
"Sabato prossimo, non prendere impegni: sei a cena da noi."
Prima che lui arrivasse, lei si fa una doccia e indossa un pantalone elasticizzato, che la fasciava tipo guanto chirurgico: praticamente le plasmava il culo meravigliosamente e, davanti, le delineava le labbra della figa. Nella parte superiore del corpo, aveva una fascia che le copriva il seno e, ai piedi, nudi, portava degli infradito. Così abbigliata e con un grembiule di quelli allacciati dietro, si mette ai fornelli.
Quando lui arriva, porta come presente una bottiglia ed una rosa e, dopo aver salutato me, si baciano: veder lei che scambia con lui quel bacio, che più che saluto, esterna vera passione, serve a mettere in moto le farfalle dentro il mio stomaco.
Eravamo ancora in cucina e, mentre lei si dà da fare ai fornelli, noi la guardavamo, mentre si conversava del più e del meno.
Ovvio che l'attenzione dei nostri occhi era focalizzata su quel culo oscenamente provocante; a me scappa una risatina e, contemporaneamente, gli faccio l'occhiolino ed un gesto con la testa a significare: 'visto quanto è bona?' Lui mi guarda e ricambia il gesto, quasi a voler sottolineare: 'che culo!'
Mentre ci scambiamo questi sguardi divertiti, lei si gira e ci dice:
"Che avete da ridervela sotto i baffi e confabulare tutti e due?"
Io non mi trattengo e le dico:
"Amore, ci eravamo persi con lo sguardo sul tuo sedere: vedo che la palestra sta facendo un ottimo lavoro", cui lei aggiunge: "Sì, ma grazie al mio personal trainer: mi sottopone a degli esercizi davvero energici, anche se estenuanti."
Al che, per rendere ancor più stuzzicante il dialogo, aggiungo:
"Ma, amore, vai con questi pantaloni in palestra?" e lei, sfacciatamente: "Sì, a volte".
Guardo lui e, sempre in modo goliardico, gli dico:
"Vorrei proprio vedere che tipo di esercizi fai fare a mia moglie?!" e lui, senza scomporsi esclama: "Se vuoi, posso farteli vedere anche subito!"
Intanto la cena era pronta e ci sediamo a tavola.
Dopo aver cenato, decidiamo di andare a bere qualcosa fuori: lui conosceva un locale dove si ballava e ci si poteva rilassare a bere qualcosa seduti su dei divanetti; mia moglie si va a cambiare e, dopo una mezz'ora, spunta con un tubino nero che non lasciava granché all'immaginazione; due dita sotto le chiappe, scarpe con tacco alto, trucco perfetto, senza esser volgare. Appena varca la soglia della porta, entrambi ci guardiamo ed io non posso far a meno di dire:
"Stasera è proprio decisa a farci prendere un attacco di cuore".
Lui non poteva far niente per nascondere l'enorme bozzo che gli era cresciuto davanti.
Una volta scesi giù e saliti in macchina, con me alla guida, mia moglie ha voluto sedersi dietro e lasciare libero a lui il posto davanti. Mentre si era in viaggio per il locale, lei si posiziona al centro del sedile per conversare con noi, ma, a causa del rialzo che c'è in mezzo, ha dovuto allargare le gambe; lo spettacolo era da infarto: io ho dato un'occhiata mentre guidavo ed ho visto la sua figa coperta solo da una strisciolina, certamente qualche micro perizoma.
Di sottecchi, ho notato che lui non distoglieva gli occhi da quella visione; lei si era posizionata in quel modo proprio per fare impazzire entrambi.
Appena arrivati, sembrava che la coppia erano loro ed io reggevo il moccolo.
Appena entrati c'erano dei divanetti liberi davanti al bancone bar, così abbiamo preso da bere e ci siamo seduti. Mia moglie, ovviamente, si è seduta accanto a lui, facendomi provare la sensazione di esser il "cornuto" della serata perché, dato il volume alto della musica, per parlare gli si avvicinava all'orecchio e, di conseguenza, guardava me e mi sorrideva con malizia. Poi, senza avvertirmi, si alzano e vanno in pista a ballare; avrei voluto fare una scenata, perché mi sentivo molto umiliato, ma, intanto il mio cazzo non sentiva ragione: era diventato duro a vedere come si stringevano; praticamente il ballo era diventato la simulazione di una scopata.
Ogni tanto li perdevo di vista e notavo anche che si baciavano con passione.
Quando sono ritornati, mia moglie era raggiante e le brillavano gli occhi.
Hanno bevuto i drink lasciati sul tavolo e mia moglie mi dice che vuole uscire; che questa sera ha voglia di divertirsi e desiderava andare in una spiaggia a guardare il mare di notte.
La spiaggia era un posto frequentato da coppie che vi si potevano distendere per amoreggiare e, in più, era a ridosso di un boschetto, dove era possibile nascondersi alla vista di indesiderati.
Ci andremo con l'auto e, lungo il tratto per recuperarla dal parcheggio, lei mi dice che, mentre ballavano, lei lo aveva messo al corrente sulle nostre fantasie sessuali.
Io gli rivolgo uno sguardo interrogativo e lui mi dice: "Tranquillo, sarà un nostro segreto. Siete gli unici amici veri che ho e, qualsiasi cosa ci diciamo o facciamo, dovrà restare fra noi".
Gli spiego che le nostre sono solo fantasie e che ancora non sono certo fino a che punto saremo disposti a realizzarle; lui mi tranquillizza ed aggiunge che sarà necessario non far cose che possano irritare la sensibilità di ciascuno.
Appena arrivati in spiaggia, mia moglie prende dei teli dal cofano della macchina e li distende per terra; ci sediamo con lei in mezzo, io alla destra e lui alla sinistra; ovvio che la posizione da seduta della mia lei, ha fatto risalire il vestito riducendolo, ormai, a quasi una fascia, mentre, per il resto, era tutta in bella vista. Quella visione non poteva che provocare libidine in entrambi. Lei, allora, mi abbraccia e bacia, dando la schiena a lui, che può ammirare il suo culo tutto scoperto, tranne quel filo che le passava tra le chiappe.
Dopo avermi baciato, lei si rivolge a lui e fa lo stesso, con la non trascurabile differenza che con me, si era trattato di un bacio di qualche secondo, mentre con lui, si allaccia in un bacio dove la passione costituisce la parte di protagonista.
Dopo qualche minuto si distendono, lei sopra lui sotto; lei gli sale a cavallo e, sempre intenta a baciarlo, gli strofinava la figa sul cazzo e lui le palpeggiava le chiappe, allargandogliele, finché mi accorgo che le infila un dito in figa; a quel punto lei perde ogni ritegno. Gli scivola fino all'altezza del cazzo, gli sbottona i jeans e, fattogli alzare il culo, glieli abbassa fino alle ginocchia; non ho visto mutande, evidentemente non le aveva; al chiaro di luna e alla luce proveniente da un lampione stradale distante una ventina di metri, vedo un obelisco impressionante. Lei lo afferra con entrambe le mani e prende a baciarlo e leccarlo dalle palle fino alla cappella, per circa dieci minuti; poi lo imbocca e, sinceramente, proprio non so come abbia potuto fare: vedevo le sue guance deformate, ma lei si sforzava di farselo entrare il più possibile; era in ginocchio sulla sabbia, mentre pompava; io le vado dietro e, con un strattone, le tiro via il perizoma; mi abbasso e prendo a leccarle la figa, ridotta ad un lago; ero sul punto di abbassarmi i pantaloni per scoparla, mentre continuava a fare il pompino, quando lei, con un movimento improvviso, gli sale su, gli prende il cazzo e, senza pensarci un secondo, se lo ficca in figa, cominciando un su e giù da cavallo al galoppo.
La scena era da film porno ed io rimango col cazzo in mano a segarmi.
Nella penombra vedevo quel maestoso piolo entrare ed uscire dalla figa di mia moglie; lui le allargava le chiappe, mentre la scopava e, dopo un po', la gira e, sempre col cazzo dentro, le si mette sopra; poggia le gambe di lei sulle sue spalle e con l'agilità di un'atleta, la sbatte in un modo bestiale: lei gridava, come una porcella al macello.
Io mi avvicino al suo viso, nel tentativo di metterle il cazzo in bocca, ma lei, in malo modo, mi scaccia via, affermando che vuole gustarsi per bene la scopata.
Tutto dura circa una mezz'ora e, quando lui avverte che sta per godere, lei con uno scatto immediato si gira, glielo prende in bocca e si abbraccia al culo di lui; pompa con foga per un po', poi si vedono le contrazioni che fa il cazzo, mentre sborra tutto dentro la sua bocca; lei non lo molla e risulta evidente il movimento della sua gola che ingoia, finché se lo pasteggia con la lingua, fino ad estrarne l'ultima goccia.
Io, a vedere questa scena, comincio a sborrare sulla sabbia, per poi crollare tutti e tre sopra i teli; lei mi bacia sulla guancia e mi chiede scusa per lo scaccione di poc'anzi; lui fa una battuta scherzosa, che ci mette ilarità e stempera il leggero screzio. Dopo un po' notiamo che lei si era assopita, e lui mi dice che avrebbe voluto vivere una situazione simile con la moglie, ma lei non sarebbe mai stata capace di abbandonare il suo contegno da puritana.
Stava per spuntare l'alba, così la svegliamo e decidiamo di prendere dei cornetti ed andare a casa a far colazione; non ci sembrava il caso di presentarci in un bar con lei abbigliata in maniera così indecente e con quel vestito che, adesso, presentava pure delle macchie.
Una volta a casa, a turno, si va sotto la doccia e la prima a goderne è proprio mia moglie, che poi ne esce con un accappatoio slacciato per metà; poi vi entra lui e ne esce con il cazzo che gli fa capolino tra le balze dell'accappatoio. Io vi entro per ultimo.
Mentre mi sto asciugando, sentivo dei mugolii provenire della cucina; mi avvicino nudo, a piedi scalzi, per origliare e sento lui dirle:
"Sei fantastica, leccami pure il buco del culo" mi affaccio e vedo lui appoggiato sullo spigolo del tavolo e lei abbassata sui talloni che gli stava facendo un pompino. Com'era messa, da sotto si vedeva la figa tutta aperta.
Lui, con la mano dietro la sua testa, accompagnava il pompino.
Quando mi scorgono, mia moglie mi fa l'occhiolino e continua imperturbata; lui si blocca un po', ma visto che l'atmosfera restava serena, riprende a scoparla in bocca, poi, dopo un po', lei si alza e lo invita a scoparla; si mette piegata sul tavolo e lui, da dietro, prende a scoparla; quando giunge al limite, le esce da dentro e le sborra sulla schiena; questa volta ho modo di vedere chiaramente la sua abbondante sborrata. Il primo schizzo le giunge quasi sulla spalla, poi gli altri sulla schiena; la sborra era densa e bianca: io non ne emetto nemmeno la metà di quella sua ed è anche piuttosto liquida. Son convinto che la dose ingoiata la notte precedente in spiaggia, doveva esser ancor più copiosa e densa, vista la forte eccitazione che ci aveva travolti.
Prendo dei tovaglioli e cerco di pulire la schiena di mia moglie, per non farla imbrattare tutta, poi ci sediamo e facciamo colazione, così, nudi come vermi.
Poi luì si riveste e, salutatici va via; noi andiamo a letto e caschiamo in un sonno ristoratore. Ci svegliamo verso le 13:00, era domenica e dovevamo andare a pranzo da mia suocera.
Mentre eravamo da mia suocera ed ero seduto con mio suocero e mio cognato aspettando che ci chiamassero a tavola, mi perviene un messaggio da mia moglie, che era in cucina: mi aveva girato un messaggio che le aveva inviato lui.
Ti auguro un buon pranzo e volevo dirti che è stata la più bella serata della mia vita; sei unica ed hai un marito che è una persona squisita; se vuoi, o volete, sarò sempre disponibile a trascorrere del tempo con voi.
Quando leggo il messaggio mando un paio di punti interrogativi a mia moglie, che mi risponde con faccine sorridenti ed aggiunge: "Magari stasera lo invitiamo per un caffè".
Le rispondo: "Cazzo, ma ancora non sei sazia? Hai la figa che è tutta un fuoco e vuoi altra minchia?"
Lei mi risponde con altre faccine che ridono.
Quando abbiamo finito di pranzare, ritorniamo a casa e andiamo a riposarci un po'. Mentre eravamo sul letto, lei comincia a chattare ed io non potevo far a meno di guardarla; lei se ne è accorta e mi dice:
"Se, per caso, ne hai fastidio e vuoi che smetta, puoi dirmelo".
Io le rispondo: "No, tranquilla". Allora lei mi guarda e dice che questa storia la sta coinvolgendo un po' troppo, per cui, qualora ne fossi infastidito, lei avrebbe smesso subito e, semmai, non sarebbe andata nemmeno più in palestra.
Io la rassicuro dicendole che non è come pensa, anzi... è una storia che mi sta facendo capire veramente cosa vogliamo e cosa ci eccita veramente; mi sento molto intrigato dal suo feeling con il trainer.
A queste mie parole, lei riprende a chattare.
Vedevo che rideva e non stava ferma con le gambe, anzi, ogni tanto mi guardava come a non volersi far scorgere per le emozioni che provava. Io comprendo che ha bisogno di stare un po' da sola; non capivo il perché, ma mi sono alzato dal letto con la scusa di andare in bagno e, mentre sto per alzarmi, noto che aveva le mutandine bagnate nel punto dove esse erano a contatto con la figa.
Mi è chiaro che gli argomenti della chat dovevano esser piccanti per farla eccitare a quel modo.
Vado in bagno e cerco di perdere un po' di tempo in più; quando rientro in camera la trovo con in una mano il telefono e l'altra dentro le mutande, che si toccava la figa; questa cosa mi fa eccitare e, dopo averla spiata per un po', entro e senza dir niente mi metto con la faccia in mezzo alle sue cosce; le sfilo le mutande e prendo a leccarle la figa. Intanto la esorto a continuare a chattare, perché avrei fatto io in modo da farla godere.
Inutile dire che era ridotta ad un lago, per quanto era bagnata.
Lei mi fa una foto, mentre sono con il viso in mezzo alle sue cosce e gliela invia.
Dopo un minuto mi dice: "Amore, vuole venire ora, che gli dico?"
Nel mentre alzo la faccia per rispondere, le giunge una foto di lui col cazzo in mano, in piena erezione.
Vedo lei che si passa la lingua sulle labbra e le rispondo: "Fallo venire" per poi ridere in contemporanea. Lei è pronta a dirmi:
"Certo, amore, lo faccio venire subito".
Dopo che lei ha mandato il messaggio per conferma, ci alziamo e lei si va a fare una doccia veloce; si infila un vestito a tubino di colore rosso, senza intimo: voleva che lui la trovasse pronta.
Quando lui arriva, aveva indosso dei pantaloni bermuda ed una polo. Appena entrato, subito si abbracciano come due fidanzatini; lui rivolge a me solo un semplice ciao.
Mentre sono lì a baciarsi, vedo mia moglie che gli accarezza il cazzo da sopra i pantaloni: eravamo in cucina.
Poi si abbassa sui talloni, gli scioglie il laccio dei bermuda e li abbassa; il cazzo le sbatte sul mento, lei ride e, rivolta al cazzo, dice:
"Ma come? Io ti libero per darti bacini e tu mi schiaffeggi, monello."
Poi lo imbocca subito e comincia un pompino da attrice porno.
Lui dopo un bel po' la fa mettere distesa sul tavolo e, poggiandosi le gambe sulle spalle, glielo infila in figa e, tenendola per i fianchi, le dava certe stoccate da farle arrivare la minchia in bocca.
Era una posizione scomoda, ma tutto sommato il cazzo le entra tutto fino in fondo; la voglia che aveva era troppa e lui l'avverte che stava per sborrare, al che lei gli dice: "Sborrami in faccia".
Scivola dal tavolo e, mentre si avvicina al cazzo, parte il primo schizzo che la colpisce in piena faccia.
Gli schizzi successivi le arrivano un po' ovunque; lui aveva la sborra bianca e molto densa, così, quando si è rialzata, sembrava che avesse fatto una seduta dall'estetista per il trucco. Una volta entrambi in piedi, sono andati in bagno e li sentivo ridere e parlare sottovoce.
Quando son tornati, ci siamo trasferiti in salotto: lei ha preparato il caffè e ci siamo seduti, loro vicini sul divano più grande, ed io nella poltrona.
Mentre parlavamo, lei gli si appoggia sul petto e lui la coccolava: quel gesto mi faceva uno strano effetto; capivo che erano molto coinvolti e complici; anche quando erano andati in bagno assieme, mi ero sentito veramente cornuto: ci son cose intime che, forse, non fanno parte del gioco.
Questa storia è durata per più di un anno e mezzo, finché lui non decide di andare a lavorare a Genova: era stato il fratello a convincerlo.
Lei, per i primi tempi, era entrata in po' in depressione; si sentivano quasi tutti i giorni, poi lui, pian piano, ha diradato i contatti, fino a farle sapere che aveva trovato una ragazza e con lei si stava costruendo una nuova vita.

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