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Storie di "corna".


di cuckold211
17.12.2022    |    16.307    |    6 9.2
"Mentre si parlava, Rossella prende ad esempio il cameriere e dice che quello era proprio il suo tipo, infatti le aveva fatto bagnare le mutandine..."
L'amico siculo, quello di cui all'ultima sua storia titolo "Rivedere un amico dopo tempo", ha ripreso a raccontare fatti e vicende che riguardano la moglie "troia".
Sono certo che ne sentiremo delle belle. A me son sempre piaciute le sue storie e, devo dire, che per il passato, hanno fatto divertire molti lettori.
Leggete pure e dite cosa ne pensate.

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Mio figlio, questa estate, ha conosciuto una ragazza e, dopo qualche mese che erano insieme, in occasione del compleanno di lei, abbiamo conosciuto i genitori: la mamma, 42 anni, bella donna, un po' pienotta, sul 1,60 di altezza, un peperino, sempre abbigliata in maniera appariscente (calza anche scarpe dai tacchi alti), diciamo che non passa inosservata; anche la ragazza di mio figlio è abbastanza esibizionista: credo che, qualora dovesse sposarsela, avrà anche lui un futuro da "cornuto".
Da quando ci siamo conosciuti, mia moglie e la consuocera hanno stretto una vivace amicizia: escono spesso assieme, vanno al mare insieme e, ogni tanto, chiedevo a mia moglie che idea si fosse fatta su di lei: se, cioè, amava solo esibirsi o le fosse piaciuto far anche la "monella", e lei rispondeva che ancora non si era lasciata andare a confidenze intime, ma che, a volte, mentre erano assieme, le giungevano messaggi e telefonate alquanto sospette.
Poi, un giorno, mentre erano in spiaggia, la consuocera dice a mia moglie che sarebbe passato un amico a salutarla e mia moglie le rispose:
"Per me non ci son problemi, anzi, se desiderassi star sola con lui, io mi allontano", ma lei, sorridente, le risponde molto spontaneamente:
"No, puoi restare; qui, fra la gente, non potrà esser altro che un saluto".
Nel frattempo arriva il tipo, sui 50 anni, una persona qualunque, niente di che, con un po' di pancia e la consuocera fa le presentazioni. Lui, sfacciatamente, mentre si parlava di banalità, le mette un braccio dietro le spalle e la sbaciucchiava; lei, ridendo, gli dice di smetterla, che c'era mia moglie davanti. Quest'ultima, allora, si alza e annuncia:
"Vado a far un bagno" e si allontana; mentre era in acqua, li vede allacciati in un lungo bacio, con le bocche ben unite. Dopo un bel po', mia moglie ritorna, lui saluta e va via.
A quel punto, la consuocera dice a mia moglie:
"Hai di certo capito che non è un semplice amico: mi raccomando di tener per te questo segreto".
Mia moglie, ridendo, le risponde:
"Tranquilla, tutti abbiamo qualche scheletro nell'armadio".
Quel mutuo segreto, fa sì che fra le due donne si rafforzi la loro confidenza.
Mia moglie le confida qualcosa di sé, ma, ovviamente, non tutto: sul tipo che anche a lei è capitata qualche avventura e che le piace, ogni tanto e con il tipo giusto, prendersi qualche scappatella di nascosto. Non le racconta niente di me, della nostra vita complice, la mette al corrente solo su qualche fatterello, tanto per farsela ancor più complice.
Un giorno lei telefona a mia moglie e le chiede se le va di uscire in quattro: lei, il suo amante ed un amico. Voleva organizzare una serata e dire ai mariti che sarebbero state solo donne a mangiare una pizza. Ovviamente i mariti eravamo io ed il consuocero.
Mia moglie accetta l'invito e, ovviamente, io ero al corrente di tutto. Per far in modo che potessero godersi la serata in assoluta tranquillità e per tenere il consuocero sotto controllo, organizziamo che venissero da noi ed io e lui avremmo aspettato insieme che le mogli fossero rientrate.
Mia moglie non conosceva l'amico e non era dato per scontato che se lo sarebbe scopato. Quando son uscite di casa, mia moglie indossava un vestito a fiori, qualche dito sopra il ginocchio e dei sandali bianchi, tacco 12.
La consuocera, invece, aveva una gonna nera molto aderente, quasi una seconda pelle; si notava che non indossava mutandine e, sopra, una camicia bianca con reggiseno in pizzo, abbastanza sensuale, ma elegante.
A casa nostra c'era anche la figlia con mio figlio e, quando l'hanno salutata sull'uscio di casa, pronta per uscire, le dice:
"Mamma, sei uno schianto! Stasera farai conquiste".
E' questo che mi dà la certezza che anche la figlia, fidanzata di mio figlio, ha una mentalità piuttosto aperta: chissà che mio figlio non si troverà a seguire le orme del padre?
Dopo un po', i ragazzi vanno via e rimaniamo io ed il consuocero: si rivela un tipo un po' all'antica, non sapeva parlare d'altro che di lavoro e pallone.
Una noia totale: verso le 11:00, mi arriva un messaggio di mia moglie che dice:
"Ok, stasera si scopa", da tanto è chiaro che l'amico dell'uomo della consuocera, è un soggetto che intriga mia moglie.
Rientrano verso l'una. Si vedeva lontano un miglio che avevano fatto le "monelle". Quando arrivano, dopo aver salutato, la consuocera va in bagno e, quando ne esce, era visibile il segno delle mutande indossate. Dopo un po', salutano e vanno via. Mia moglie si butta sul divano e mi dice, ridendo:
"Ne ho conosciuto troie, ma questa prende il primo premio", poi si alza e dichiara: "Vado a far una doccia, poi ti racconto".

Una volta a letto, mia moglie mi racconta tutte le vicende della serata.
Prima di uscire di casa, il marito le fa tutte le raccomandazioni del caso, invitandola alla massima prudenza, cui lei risponde elargendogli un sorriso:
"Sta tranquillo, cornuto mio; ce la metterò tutta per farmi fottere per bene", facendo in modo da coinvolgere mia moglie sempre più nel proprio gioco di coppia. Raggiungono gli uomini in un pub; avevano riservato un tavolo in una zona un po' più defilata del locale e lei, appena giunte, si siede accanto al suo uomo e subito si dà da fare, con un bel bacio in bocca. Mia moglie ed il nuovo amico vengono presi da un certo disagio dinanzi all'audacia di lei.
L'altro è un tipo sui 55 anni, molto più a modo rispetto dell'amico della consuocera, che si rivela un volgare cafone, almeno così l'ha descritto mia moglie: un elemento cui non rivolgerebbe nemmeno il saluto, visto come tratta la sua donna.
A mia moglie piace l'uomo dominante. ma quello è proprio un porco.
Dopo aver consumato, si alzano tutti e quattro e prendono posto nella macchina del nuovo amico: la consuocera con il suo uomo sale dietro, mia moglie davanti. Sapeva che si sarebbero spostati da qualche parte, dove l'amico aveva una casa. Appena partiti e, dopo soli dieci minuti, mia moglie si accorge che sul divano posteriore dell'auto era caduto un silenzio di tomba, mentre lei scambiava ancora qualche parola con il conducente.
Si gira e vede la consuocera tutta presa a leccare una buona porzione di minchia; mia moglie incrocia lo sguardo del "porco" e lui le fa:
"Minchia, che pompino che mi sta facendo la tua amica"!
Poi, rivolto all'amico guidatore, gli suggerisce:
"Vedi dove puoi fermarti, così te lo fai succhiare anche tu", esternando quel pensiero in un dialetto estremamente volgare.
Mia moglie non parla: ovviamente si sente già presa dalla libidine e si accorge che il conducente ha imboccato una stradina sterrata, per infine fermarsi dietro un rudere.
Solo allora si avvicina a mia moglie e la bacia; quello di dietro proseguiva nel suo turpiloquio dialettale e diceva alla consuocera:
"Tutto in gola, fammi vedere cosa sai fare!" e, nel contempo, le premeva la testa. Nel mentre, anche mia moglie aveva estratto il cazzo dell'altro e si era abbassata sul suo inguine. Non era fornito delle stesse dimensioni dell'altro, ma, tutto sommato, non era male: certamente era pulito, profumato ed anche depilato.
Invece quello dietro, che si era spogliatoio nudo, appariva peloso come un orso; mia moglie, tutta intenta a fare il pompino, non si era accorta che dietro, anche la consuocera s'era spogliata nuda, era salita su di lui e, appena infilato il cazzo in figa, le prime parole che le sono sfuggite, sono state:
"Ahaaaaaa! Alla faccia di quel cornuto di mio marito: scassami tutta"!
Mia moglie lascia il cazzo e guarda dietro: vede lei nuda su quell'orso peloso che si dava da fare in un folle sali/scendi. Mia moglie guarda fuori e si rassicura nel vedere che il posto è tranquillo; allora propone al suo maschio di scendere dalla macchina: lei era ancora vestita, mentre luì era già privo di pantaloni e mutande. Non era più possibile restare in quella macchina, fra il caldo e l'afrore che emanava dall'altro soggetto.
Lui si infila le scarpe e scendono; appena fuori, lui aveva perso l'erezione, ma mia moglie si abbassa sui talloni e riprende il pompino, mentre, dall'interno dell'auto provenivano mugolii e parole da far vergognare anche la più incallita delle puttane.
Quando si rende conto che il fallo del suo uomo è sufficientemente duro, si appoggia al cofano della macchina, si alza il vestito, sposta il perizoma e gli dice:
"Scopami"! Lui strofina un po' la cappella sulle labbra della figa e poi, con un colpo di reni, le entra dentro e comincia a chiavarla, reggendola per i fianchi.
Stanno ancora scopando, quando la coppia che era dentro la macchina, scende. Sono entrambi nudi, lei si mette accanto a mia moglie nella sua stessa posizione e lui prende a scoparla nello stesso modo. Dopo un po' che erano lì a chiavare, gli uomini si scambiano di posto e, così, l'uomo della consuocera prende a scopare mia moglie, la quale prende atto che, effettivamente, l'altro era molto più grosso e lungo.

Mia moglie, in conseguenza della diversa consistenza di cazzo, emette qualche lamento, cui lui incalza, dicendo:
"Sta ferma, troia, che ti faccio divertire: ti rimando da quel cornuto di tuo marito con lo "sticchio" scassato", poi, rivolgendosi alla sua donna, aggiunge:
"Minchia, che stretta che è la tua amica: non ha mai preso minchia vera in vita sua?"
Tutte quelle parole sempre mentre scopava mia moglie, ancora vestita e tutti e tre nudi.
Dopo un po', le donne si girano e si rimettono in ginocchio a succhiare, ciascuna con il maschio dell'altra. A mia moglie fa un po' ribrezzo l'uomo peloso, ma si accorge che la consuocera, mentre succhiava l'amico, guardava dalla sua parte, quasi con invidia. Mia moglie allora comprende esattamente lo stato d'animo della consuocera e, quindi, le fa cenno di scambiarsi di posto. Solo dopo dieci minuti, entrambi sborrano nelle loro bocche; esse ingoiano tutto e ripuliscono il cazzo al relativo maschio.
Il padrone della macchina va nel bagagliaio, prende un bottiglia d'acqua, si danno una sciacquata superficiale. L'uomo della consuocera dice a mia moglie:
"Cazzo, ma anche tu sei una fantastica troia! Minchia, che brava sei stata a berla tutta"!
Mia moglie gli dice che ha un marito molto bravo a far da insegnante, ma lui, con chiaro spirito di sfottò, risponde:
"Seeh, un bravo cornutazzo". Si sistemano e ritornano a casa.
Adesso tra le donne c'è una maggiore confidenza, ma mia moglie non intende più accompagnarsi a lei, per cui cerca sempre un pretesto per rifiutare i suoi inviti.

Abbiamo fatto amicizia con una nuova coppia, conosciuta al club prive'; mentre le signore parlavano fra loro, io ed il marito abbiamo socializzato un po'. Gli ho raccontato che siamo una comitiva formata da coppie con gli stessi gusti, amiamo molto raccontare le nostre esperienze e le monellerie delle nostre mogli, siamo ormai consolidati nell'amicizia a livello quasi familiare.
Loro sembrano persone per bene sui 45 anni: lei, dal fisico minuto, del tipo modella, alta non più di 1.55, lui sul metro e settanta.
Siamo rimasti d'accordo che sabato sera ci saremmo visti per mangiare una pizza.
Nel prive' mia moglie e questa nuova amica hanno giocato con due singoli. Sebbene fosse stata reduce da una bruttissima influenza, credo che, anche in perfetta forma, la nuova amica si sarebbe rivelata una che dava filo da torcere.
Uno dei due singoli aveva una gran bella verga e sapeva il fatto suo: ha messo mia moglie a pecorina e le dava delle stoccate tali da farle arrivare il cazzo in gola.
L'altra s'è messa alla missionaria, con le gambe sopra le spalle del suo chiavatore e con le mani si allargava la figa, mentre quello la sbatteva.
Entrambe, una volta finito di scopare, si son fatte i complimenti. Poi, dopo esserci scambiati i contatti telefonici, ci siamo lasciati con la promessa di rivederci.
Li giudico idonei a far parte della nostra comitiva.
Ieri sera, con questi nuovi amici, abbiamo trascorso proprio una bella serata. Siamo andati a cena fuori, molto eleganti: mia moglie in pantaloni e camicia ed un giubbino di pelle, polacchine tacco 12; la nostra amica, di nome Rossella, indossava una mini nera aderente elasticizzata, calze con disegno e stivali, e sopra un copri spalle di pelliccia.
Entrambe le donne erano veramente belle e attraenti; noi uomini in pantaloni e giacconi. Dopo esser saliti in macchina, le donne dietro e noi uomini davanti, ci siamo recati al ristorante a circa venti km. da casa, dove avevo prenotato. Durante il percorso si parlava di tutto, tranne di gioco e di sesso. Quando siamo arrivati e ci siam seduti, è venuto un cameriere, un gran bel ragazzo che, dopo aver preso l'ordinazione e s'è allontanato, è stato oggetto di varie considerazioni da parte delle donne che, con fare civettuolo, mi chiedono se avevo prenotato anche il cameriere per il dopo cena.
L'ipotesi ha scatenato un piacevole momento gioioso che, ovviamente, è stato apprezzato da tutti. Rossella, in particolare, ogni volta che veniva il cameriere, non mancava di esternare tutta la leziosaggine di cui era capace.
Finito di cenare ci rimettiamo in macchina e, questa volta, il discorso cade direttamente sul sesso: il nostro è un discorso a quattro. Si parla di gusti, di cosa piace e scopriamo che alla nostra amica piace molto l'anale e che non disdegna qualche rapporto bisex, anche se il suo interesse è per i ragazzi fisicamente ben messi: in particolare le piace l'uomo molto alto che, quando ce l'ha addosso, la copre tutta e la fa sentire più minuta di com'è.
Mentre si parlava, Rossella prende ad esempio il cameriere e dice che quello era proprio il suo tipo, infatti le aveva fatto bagnare le mutandine. Suo marito, allora, la provoca, dicendole:
"Perché non ci hai provato? Magari facevi come successe con quel cameriere calabrese". Lei risponde che, se ad Angela (mia moglie) non dispiace, qualche sera sarebbero tornate da sole a cenare lì e, sicuramente, se lo sarebbe fatto.
Però, l'inguaribile curiosità di mia moglie le fa chiedere cosa sia successo con quel calabrese e loro ci raccontano di un fine settimana trascorso a Tropea.
Erano arrivati il venerdì sera, ed erano andati in una pizzeria: lei indossava un tubino color panna e dei sandali che mettevano in mostra i suoi bellissimi piedini nudi.
La pizzeria aveva dei tavoli sotto un pergolato rialzato, su cui i camerieri dovevano salire e scendere per circa sei gradini, per servire le pietanze; lei aveva adocchiato quel bel ragazzo sui 30 anni, molto scuro di carnagione al punto da sembrare addirittura un extracomunitario,. ma poi si era scoperto che era calabrese. Era molto alto ed aveva un fisico da sportivo e, a motivo della stagione, a parte il suo colore naturale, era anche molto abbronzato.
Rossella, sciorinando tutta la sua malizia, dice a Luciano suo marito, che se lo sarebbe fatto volentieri, perché la intrigava e non poco. Luciano, che, a sua volta, è un gran bel tipo, quando il cameriere arriva al tavolo per servire, sfacciatamente gli chiede a che ora avrebbe smesso di lavorare e se gli andava di concludere la serata con loro nel b&b.
Quello, forse già esperto, gli risponde che avrebbe finito verso l'una e necessitava di fare una doccia. Rossella gli propone di farla da loro, così, appena finito di cenare, vanno verso il b&b: lei si dà una rinfrescata e si mette un copricostume a casacca, senza niente sotto; il suo fisico, come dicevo, è minuto quasi da modella; una figa con una strisciolina di pelo sul pube, giusto quel tanto che rende la donna più interessante.
Era quasi la mezza, quando sentono suonare. Era lui che, con una scusa, aveva chiamato il collega e si era fatto dare il cambio anzitempo. Quando entra, si siedono in cucina attorno al tavolo.
Luciano gli chiede se avesse avuto esperienze con coppie come loro, luì annuisce riferendo che molte coppie si dilettano in giochi di sesso. Aveva avuto diverse esperienze, soprattutto con turisti di passaggio, in quanto sono proprio quelli che hanno più coraggio a cogliere quel tipo di avventura. A volte gli chiedono anche di portare qualche amico. Luciano lo esorta ad andare in doccia, visto che era arrivato direttamente dal lavoro. Lui accetta e riferisce di aver con sé uno zainetto con il relativo cambio. Rossella si alza e gli dice:
"Ti accompagno in bagno", Luciano rimane seduto in cucina.
Fra la cucina ed il bagno c'era solo un mini corridoio, di circa tre metri, che divideva la camera, da bagno e cucina.

Mentre era seduto e stava bevendo una birra, sente che Rossella esclamare:
"Accidenti, sei proprio ben messo!" poi, silenzio assoluto. Luciano si avvicina al bagno e vede Rossella in ginocchio, davanti a lui, con una gran bella minchia in bocca, che faceva su e giù con la testa.
"Vedo che non avete perso tempo", il ragazzo gli risponde che ha una moglie fantastica, che sa far miracoli con la bocca, ma dura poco e, dopo averla avvisata che stava per sborrare e visto che lei non aveva intenzione di mollare la presa, le scarica in bocca una gran bella dose di sborra. Una piccola parte le esce dalla bocca, imbrattandole il mento, ma tutto il resto lei la manda giù a mo' di aperitivo della nottata.
Lui, dopo averle fatto qualche complimento e accarezzato la testa come a sistemare i capelli, si infila sotto la doccia. Rossella si dà una breve sciacquata al viso, ripulendosi della sborra che le era sfuggita, poi ci rechiamo in cucina ed aspettiamo che il ragazzo esca. Lo fa con indosso solo un bermuda e un paio di infradito che aveva nello zaino: con ancora i capelli bagnati, era veramente un gran figo.
Ci prendiamo una birra fresca e, con i bicchieri in mano, facciamo quattro chiacchiere. Mentre parlavamo, Rossella mette un piede sopra la sedia dov'era seduta: la sua statura minuta glielo permette di assumere certe pose.
In quella posizione, però, le si vede la figa in primo piano e, visto che era depilata, era un gran bello spettacolo che non ha lasciato insensibile il ragazzo.
Egli si accarezzava il cazzo da sopra i bermuda ed era evidente una gran bella verga. Rossella, facendomi l'occhiolino, si alza, gli tende la mano e se lo porta in camera da letto. Lì, in un attimo, sono entrambi nudi e, dopo un abbraccio, lui si distende e lei gli sale sopra e lo cavalca.
Dopo un po' in quella posizione, lei si toglie e si posiziona a pecora con lui dietro. La afferra per i fianchi e prende a sbatterla e, dopo circa un quarto d'ora, accelerando il ritmo della pompata, se ne esce e le sborra sopra la schiena.
Anche lei aveva goduto alla grande; così, dopo essersi asciugati entrambi, lui si riveste e, dopo aver salutato, se n'è va.
Con Luciano ci siamo visti da soli il lunedì mattina per prendere un caffè assieme. Prima di andare a lavorare, mi ha detto che è contento dell' amicizia che condivide con noi. Si sente molto intrigato dalla possibilità di raccontare fatti della propria vita trasgressiva. Ci lasciamo con la promessa che, una di queste sere, avremmo organizzato una giocata a carte. L'ho invitato e gli ho riferito che, di solito, facciamo due tavoli, uno per gli uomini ed uno per le donne, ma, spesso, succede che le donne si organizzano per uscir da sole e noi restiamo a casa a giocare, in attesa del rientro delle nostre donne.
Lui si è detto felice di partecipare a situazioni di quel tipo.

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