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Quella gran troia di Ahmed! (Giò) (1)


di crigio
17.02.2019    |    9.214    |    3 8.0
"Mentre lo stallone di turno ti deflora, tu sputati sulle dita e poi sfregati la mucosa, prima lentamente e poi sempre più velocemente..."
"Pronto!... Ehi, ciao Faruk! Come va?... Bene, bene. Mi fa piacere. Che mi racconti di bello?... Ah-ah... ah-ah... Ma non mi dire! E tu che gli hai risposto?... Io? In una settimana? Ma come cazz... Sì... sì... hai ragione, conosco una sacco di gente, ho molti contatti, però... Dai, fammici pensare e ti dico qualcosa. Ok, ok: ti richiamo stasera. Tranquillo: ho capito la situazione. Ciao... ciao...".
"Che succede?", chiedo ad Enrico dopo aver ascoltato la sua telefonata. "Se non ho capito male era il nostro amico turco, giusto?".
"Già...", risponde il mio boy.
"Ti vedo preoccupato. Che succede?".
"Pare che Ahmed sia passato all'altra sponda. O meglio, pare che desideri ardentemente passarci".
"Vuole diventare etero??!!", chiedo basito.
"Ma no, stupido!", shignazza Enrico. "Vuole prenderlo in culo".
"Ah, ecco. E che problema c'è?".
"Il problema è che non ne vuole prendere uno solo, ma... diciamo a decine...".
"A decine! Cioè?".
"Ha chiesto a suo fratello di chiamarmi perché il prossimo finesettimana sono in Italia e vorrebbe che gli organizzassi una gangbang con almeno - senti e trema - trenta stalloni cazzuti e arrapati!".
"Azz! Ma dici sul serio?".
"Così mi ha riferito Faruk. Come faccio a trovare trenta cazzoni in cinque giorni?".
"Bah, quello non sarà un problema per te. Il problema vero è che Ahmed vuole prenderseli tutti in una volta senza mai averne preso neanche uno in vita sua, se non ho capito male".
"Già...".
"Lo massacreranno!".
"Affari suoi! D'altra parte non me la sento di rifiutare: sarebbe molto eccitante vedere quel gran maschio di Ahmed prendere cazzi a tutta forza in tutti i suoi buchi, vederlo ingoiare sborra e farsi farcire lo sfintere da tanto nettare caldo". Enrico descrive questa situazione con gran gusto e, nel frattempo, si avvicina a me, mi abbraccia e si struscia, facendomi sentire la sua erezione.
"MMMMM! Vedo che hai già qualche reazione alla cosa", sottolineo.
"Eh sì! Devo mettermi al lavoro se voglio trovare ragazzi fidati e che non creino problemi. Tu, Pino, Seby ed Enzo dovrete darmi una mano. Se la cosa si farà, tu dovrai preparare Faruk e poi tutti quanti dovrete aiutarmi a tenere sotto controllo la situazione durante l'orgia. Non sia mai che qualcuno faccia lo stronzo e Faruk venga ferito in qualche modo. Non ti dimenticare che è un fotomodello e se subisce qualche lesione a pagare sarei io".
"Cazzo! Non ci avevo pensato. Sei sicuro di volerlo fare?".
"Ti ripeto: la cosa mi eccita molto, quindi, se la organizziamo bene, dovrebbe andare tutto liscio e potremmo divertirci tutti quanti un casino".
"Ok... se lo dici tu...".
Enrico esce dalla cucina per tornarci pochi secondi dopo armato di pc. Inizia a mettere annunci su tutte le community che conosce e a contattare col cellulare i suoi amici più manzi. Molti, purtroppo, sono impegnati nel finesettimana: sono i giorni in cui hanno più clienti, per cui rifiutano l'offerta. Non resta che affidarsi alla rete e sperare che quelli che rispondono agli annunci siano persone serie.
Già lunedì sono decine i messaggi arrivati al contatto di Enrico. In serata, dopo gli allenamenti e la palestra, è lì che fa una selezione. Sbuffa: non devono essere soggetti che lo soddisfano. Si innervosisce: la cosa è più complicata del previsto.
Martedì lo vedo più sereno. "Ho sparso la voce in palestra, tramite un amico fidato, e pare che lui conosca una compagnia che potrebbe fare al caso nostro. Fanno turismo sessuale in giro per il mondo e scopano spesso insieme. Sono solo cinque, ma ciascuno di loro, a sua volta, ha amici che fanno la stessa cosa, per cui alla fine potremmo arrivare al numero che ci serve".
"Bene. Speriamo. Tu stai tranquillo però. Non devi mica impazzire per sta cosa!", lo consolo.
"Sì, lo so. Ti va di darmi una mano? Il mio amico della palestra ha detto che mi manderà le foto di questi suoi compari".
"Ok". In serata arriva il materiale e, da un'occhiata veloce, devo ammettere che non sono male. Alcuni hanno il fisico un po' appesantito, per cui decidiamo di scartarli. Non possiamo proporre a un maschio di razza com'è Ahmed delle mezze pippe.
Alla fine ne restano una ventina. Un buon risultato, visto che tramite le community Enrico ne aveva già scelti sette. "Ne mancherebbero tre, ma il turco non si offenderà di certo se invece di trenta sono solo (si fa per dire) ventisette, no?", mi chiede il mio boy.
"Credo di no. E comunque abbiamo ancora tre giorni. Qualcun altro potrebbe ripondere ai tuoi annunci".
"Giusto".
"E, male che vada, ci sei tu. E poi potremmo chiamare qualcuno dei nostri amici, come Tony e Paolo. Non credo che gli dispiacerebbe".
"Sì! Tony e Paolo! Come ho fatto a non pensarci! Sei un genio!". Mi stampa un bacio sulle labbra e afferra il cellulare. Manda un messaggio ad entrambi e poco dopo quelli rispondono. "Ci saranno!", sbraita entusiasta il mio boy.
"Bene! Visto che non è stato poi così difficile?". Lui annuisce soddisfatto e si affretta a cancellare gli annunci che aveva postato sulle community. "Io li lascerei fino all'ultimo giorno: non sia mai che qualcuno disdica...".
"Ancora una volta hai ragione. Come farei senza di te?".
"Ah, non lo so", mi pavoneggio, alzandomi dalla sedia, e lui mi schiaffeggia il culo scherzosamente.
"Confessa: anche a te eccita la cosa".
"Certo! Chi non vorrebbe vedere uno stallone come Ahmed farsi sbattere da trenta cazzi duri e succosi? Anzi: non vedo l'ora di condividere questa notizia con Pino, Seby ed Enzo. Andranno in fregola non appena glielo dirò!".
"Che troie che siete!".
"Ah, noi?! Pensa a che gran troia è Ahmed!".
"Touché!".
Nei giorni a seguire nessuno dei ragazzi confermati disdice l'impegno, per cui ci dedichiamo agli altri aspetti dell'organizzazione. I due turchi arrivano venerdì mattina. Ovviamente li ospitiamo noi, e colgo l'occasione per dare qualche consiglio ad Ahmed. Cerco i pesetti che usavo quando all'inizio anch'io dovevo prepararmi a queste situazioni e mi metto a lavorare sul culo del turco per farlo dilatare ben bene.
"Andiamo in camera da letto: spogliati e sdraiati sulla schiena. Così bravo. Solleva le gambe e rilassati". Prendo prima i pesetti più piccoli e, via via, aumento il calibro. Devo ammettere che è più malleabile di quanto mi sarei aspettato da un verginello. Fa qualche smorfia giusto con quelli più grossi, ovviamente, ma non si lamenta più di tanto. Deve avere una gran voglia di sperimentare il suo lato passivo.
"Come mai questo desiderio?", gli chiedo mentre introduco il pesetto più grande.
"Mi sono un po' stancato di fare sempre la parte del macho. Voglio fare la troia per una volta e, se mi piace, non solo per una volta", sorride e mi fa l'occhiolino, mentre digrigna i denti per il fastidio che gli procura la spinta del dildo su per il culo.
"Ok. Ma perché non cominciare con un rapporto a due?".
"Perché non voglio una sveltina. Voglio proprio sentirmi troia e credo che solo in una situazione come quella mi riuscirebbe".
"Sì, direi che con trenta stalloni che ti mettono le mani e i cazzi dappertutto non puoi fare a meno di sentirti troia", scherzo. "Ne so qualcosa...".
"Lo so che tu ne sai qualcosa. Dai, dammi qualche consiglio!", mi chiede.
"Ok. Allora: tu credi che sia faticoso fare l'attivo, ma anche il passivo ha il suo bel daffare. Dovrai sempre tenere gli stalloni in tiro, farli eccitare. Visto che sei l'unica troia, devi dedicarti a ciascuno di loro in egual misura, senza lasciare da parte nessuno. Ognuno di loro vorrà farsi la tua bocca e il tuo culo, per cui, per non farli incazzare e farli sentire da meno degli altri, devi far rizzare il cazzo a tutti. E non solo toccandoli o masturbandoli o spompinandoli, ma magari anche solo con un'occhiata, una movenza. Il fatto che ti guardino mentre un altro ti sta scopando già può eccitarli, se tu, per esempio, li fissi mentre ti godi un bel cazzone su per il culo o tra le labbra. Capisci che intendo?".
"Credo di sì".
"E poi, se ti accarezzi un po' mentre uno stallone ti scopa, anche questo può risvegliare i bollenti spiriti degli altri".
"Mi accerezzo... dove...?", mi chiede incuriosito.
"Beh... il petto... le labbra... ma soprattutto la rosellina violata da un bell'uccello. Mentre lo stallone di turno ti deflora, tu sputati sulle dita e poi sfregati la mucosa, prima lentamente e poi sempre più velocemente. Prova, dai! Fa' finta che il pesetto sia un cazzo".
Allora il turco, senza alcun timore, si infila tre dita della mano destra in bocca, le tira fuori ben inumimdite e poi se le porta al perineo. Raggiunge la rosellina e comincia a sfiorarla. Poi, la strofina più forte e poi sempre più veloce, iniziando ad ansimare.
"Così, bravo!", lo incito. Lui accelera sempre più e si dimena sul letto. Queste carezze lo stanno eccitando sul serio ed emette qualche urletto. Con l'altra mano si massaggia il petto e si strizza un capezzolo tra pollice e indice. "Sì, dai! Continua! Vedi che piace anche a te?".
"Sì... merda! Mi piace proprio! Avrei proprio voglia di un cazzo vero adesso!", confessa, rallentando i movimenti.
"Sì, magari uno grosso come quello di tuo fratello!", gli dico e lui mi guarda torvo. Poi aggiungo: "Abbi pazienza! Domani ne avrai quanti ne vuoi".
"S... sì...", si arrende, poco convinto.
Finita la preparazione e la lezione, ceniamo e poi tutti a nanna.
Il giorno dopo ci rechiamo presso la location individuata da Enrico: una casa ultramoderna, costruita in campagna da non si sa quale nababbo, che però non ci vive e la dà in affitto. E' immersa nel verde e intorno non c'è anima viva. E' ad un piano solo e tutta esposta, nel senso che le pareti sono fatte tutte di vetro blindato: chiunque dovesse passare vedrebbe quello che succede dentro. Anche questo aspetto desta la nostra eccitazione.
La sera prima Enrico ha inviato la geolocalizzazione agli stalloni che dovranno raggiungerci. Mi confessa che questa casa gli è stata segnalata da Michele, il regista e ragazzo di Silvietta. Ci hanno girato diversi porno ed infatti adesso c'è ancora la scena dell'ultimo set: una sling appesa al soffitto proprio in mezzo alla sala che Enrico ha voluto che venisse lasciata lì in modo che anche noi potessimo sfruttarla. E' lì sopra - mi dice - che Ahmed verrà scopato come si deve.
"MMMMM! Mi piace!", mormora il turco quando il mio boy gli dice che cosa succederà.
Poi, rivolgendosi a me, Pino Enzo e Seby, Enrico ci dice che dovremo indossare solo un tanga striminzito ed intervenire esclusivamente nel caso in cui qualcuno degli ospiti crei dei problemi. Dovremo portarlo fuori dalla sala, in un'altra stanza, e soddisfarlo fino al punto che non ne può più, in modo che lasci la festa e non rompa più i coglioni! Lui e Faruk, invece, faranno da gorilla per le situazioni più complicate. Ovviamente anche loro due indosseranno un abbigliamento adatto, per confondersi con gli altri e non destare sospetti.
"Ricordatevi: il protagonista è solo e soltanto Ahmed. Noi non esistiamo se non nei casi che vi ho detto. Chiaro?". Annuiamo tutti quanti. "Bene. Faruk, chiaramente sarai tu ad accogliere gli stalloni. Li farai entrare in quella stanza, dove dovranno spogliarsi completamente. Ho detto loro che non potranno fare foto né riprese, così non avrai problemi di immagine, per il tuo lavoro intendo. Nel caso in cui qualcuno dovesse trasgredire", continua rivolgendosi a Faruk, "noi interverremo e lo butteremo fuori".
"Bene! Hai pensato proprio a tutto. Grazie, amico!", dice il turco, dando una pacca sulla spalla al mio boy.
"Dovere! Bene, ragazzi: andate a prepararvi!", ci ordina Enrico.
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