Racconti Erotici > Gay & Bisex > Doppia gangbang (3)
Gay & Bisex

Doppia gangbang (3)


di crigio
10.10.2013    |    9.678    |    0 9.4
"Non avevo ancora pensato a questo ulteriore sviluppo, e l’immagine di Knut con in culo il cazzo del mio amante mi manda in visibilio: un altro spasmo mi..."
Mentre io e Pino siamo lì che intrecciamo le nostre lingue, due mani mi afferrano le cosce e mi costringono a mettermi a pecorina. Un secondo dopo le mie viscere sono piene della massa spropositata del cazzo di uno dei neri e la mia bocca si spalanca in un urlo straziante, che viene subito soffocato dal palo dell’altro energumeno.
“Oh, amore, come sei bello così impalato!”, mi sussurra Pino, che poi inizia a leccare le palle gonfie dello stallone. Anche lì dentro deve esserci tanto succo che non vedo l’ora di bere! Allora allungo una mano tra le mie cosce e tasto lo scroto del nero che mi sta sfondando: pende così tanto ed è così gonfio che potrebbe saziarmi per giorni.
Quindi, mi libero la bocca e dico a Pino: “Adesso è il tuo turno!”. Con una mano afferro la mazza che ho piantata in corpo, la estraggo e lo sposto in basso verso il suo buco. Un colpo secco e il busto di Pino è sbalzato per aria, la sua testa si reclina, la sua bocca si apre e il nero sopra di lui lo affoga col suo cazzo.
“Tesoro, anche tu sei bellissimo quando fai la vacca!”, lo stuzzico. Il nero che mi sta dietro mi infila due dita nel culo per tenermelo aperto e le rigira. Nel godere sollevo il capo e il mio sguardo cade in fondo alla saletta dove Enrico e Knut, sempre in piedi, si stanno accarezzando le patte. Era ora che si eccitassero anche quei due! Oltretutto, gli altri ragazzi sono quasi tutti in bagno a rinfrescarsi, e comunque non sembra esserci alcun problema di sicurezza. Potrebbero anche unirsi a noi…!
Non ho il tempo di terminare questo pensiero che mi trovo di nuovo infilzato come un maialino allo spiedo: un palo nel culo e l’altro in bocca. I miei occhi si sgranano e di nuovo puntano al fondo del privée, dove adesso i nostri due amanti stanno pomiciando: le loro lingue si aggrovigliano, si accarezzano i pettorali e strusciano i loro bacini uno contro l’altro.
La visione di quei due ammassi di muscoli uniti in un abbraccio così lascivo mi manda in estasi. Il mio corpo è tutto percorso di brividi sempre più forti. Pino se ne accorge: “Oh, amore! Ch’è bello! Te ne sta arrivando un altro!”, e tutti i miei sensi si amplificano: l’odore della pelle del nero mi entra nelle narici e mi sconvolge il cervello; i nervi del mio sfintere stimolati da quell’enorme palo mi fanno agitare il bacino in tutte le direzioni; il sapore del cazzo in bocca mi fa sbavare per quanto è buono. Infine, la vista di Knut, adesso in ginocchio a succhiare la verga possente del mio Enrico, mi regala un orgasmo lento e devastante. Non mi reggo più sulle braccia e stramazzo su Pino, che mi abbraccia e mi sussurra all’orecchio: “Allora ti piace lo spettacolino a sorpresa?”.
Cazzo! Era tutto previsto! Lo aveva programmato lui! Sapeva che i corpi muscolosi mi fanno andare fuori di testa e che quella fantasia che diventa realtà avrebbe avuto su di me un effetto dirompente.
“Che porci che siete!”, sibilo con un filo di voce, visto che tutte le mie membra sono impegnate in un sonoro scuotimento.
“E non è finita!”, aggiunge e scivola dal tavolino sotto di me. Poi sale sull’altro a pecorina e il nero che mi stava scopando la bocca lo va ad inculare. Ora anche lui può assistere alla performance dei nostri due amanti. Intanto, l’energumeno che ho nello sfintere non accenna a desistere: continua la sua monta incurante dei miei spasmi.
Knut si rialza in piedi ed Enrico lo spoglia: sotto il tedesco indossa un tanga che gli finisce in mezzo alle chiappe. Si gira di spalle ed Enrico inizia a palparlo pesantemente. Poi si inginocchia spingendo in fuori il culo e inarcando la schiena nella nostra direzione: le sue natiche si spalancano e il filo del tanga gli copre a malapena il buco del culo. Enrico gli va sopra e si china su di lui. Scosta il filo e comincia e leccarlo.
Uno spasmo mi ubriaca il cervello. Pino mi guarda ridendo e sbavando. Non credevo che Knut potesse mai prestarsi a questo e vederlo così mi eccita da morire. Tra l’altro sta rantolando come una troia per il piacere che la lingua di Enrico gli sta regalando. Il mio amore solleva un momento lo sguardo e mi osserva sorridendo. Io ricambio l’espressione ed entrambi godiamo per gli spettacoli che ci stiamo reciprocamente offrendo.
“Knut… oh… oh… oh… è davvero un gran porco… ooohhhh… sai?”, mi sussurra Pino, mentre il nero lo sbatte. “E’ stato lui suggerirmi questa cosa… mmmm… Non vede l’ora di farsi riempire da Enrico!”.
Non avevo ancora pensato a questo ulteriore sviluppo, e l’immagine di Knut con in culo il cazzo del mio amante mi manda in visibilio: un altro spasmo mi sconvolge in coincidenza di un affondo dell’energumeno.
Cazzo! Questi due neri sono instancabili!
Enrico si alza in piedi, si leva la maglia e sfoggia il suo torso nerboruto. Poi si slaccia i jeans e se li sfila insieme ai boxer. Dandoci le spalle, si accovaccia dietro Knut e, tenendo scostato il filo del tanga, inizia a strusciargli il cazzo nel solco. Il tedesco si contorce per quella carezza eccitante e anche i due neri sembrano andare su di giri per quella visione: i loro affondi si fanno più pesanti ed il cazzo che mi sta scopando sta diventando ancora più duro e grosso.
“Ma quando cazzo sborrano questi due!”, sbotta Pino, che comincia a tremare. “MMMMM, eccolo che parte!”, fa.
Enrico punta il cazzo al buco di Knut e spinge. La cappella entra e il tedesco inarca la schiena: “Sìììììì!!!”, si sente dal fondo della saletta. “Adesso sfondami!”, aggiunge poi, ed Enrico non si lascia pregare e comincia a sbragargli il culo. I rantoli e le urla maschie di Knut sono eccitantissimi e, quando arrivano alle nostre orecchie, ci mandano in estasi. Poi i nostri due amanti si girano lentamente dandoci il fianco.
D’un tratto Pino mi dice: “Guarda!”, e indica la porta della saletta, dalla quale sta entrando Igor, il buttafuori, che si dirige deciso verso Enrico e Knut. Si ferma davanti al tedesco, che, leccandosi le labbra con la lingua, gli fa capire che vuole succhiarlo. Igor, allora, si sbottona la patta e il suo cazzo balza fuori. Il volto di Knut si accende di lussuria e con un allungo rapido ingoia il membro che gli dondola davanti al naso.
“Questo è troppo!”, esclamo.
“Sì, hai ragione!”, mugola Pino.
L’immagine del tedesco sbattuto in bocca e nel culo da due bei cazzoni pieni ci scatena un profondo calore nel ventre. L’aumento della temperatura viene avvertito dai due neri che aumentano la frequenza della scopata e rantolano più forte. I tavolini dondolano pericolosamente per i tremori dei nostri corpi e per i colpi potenti dei due energumeni. Un lamento esce dalle nostre bocche e aumenta di volume via via che gli spasmi si trasformano in convulsioni. Con la prima il mio culo spinge in fuori e il mio sfintere di spalanca.
“AAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!! GOOOOOOOOODOOOOOOOOOO!!!!!”, urlo, e anche i tre in fondo alla saletta si voltano a guardarmi, per poi riprendere la cavalcata. Enrico affonda completamente nelle viscere di Knut che intanto sta ingoiando tutta la mazza di Igor, diventata ormai enorme.
“CAZZO CAZZO CAZZOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!”, grida Pino accanto a me, e anche le sue terga si inarcano in fuori. Poi un’altra convulsione, i tavolini si inclinano e le verghe dei due neri vengono strizzate. Loro bofonchiano qualcosa e i nostri retti vengono allagati. Contemporaneamente, anche Igor si libera nella bocca di Knut, che, da gran porcone qual è, assapora tutto il nettare lambendo la cappella del buttafuori con la sua lingua. Poi, ancora sbattuto dal cazzo di Enrico, si china a leccare la sborra colata a terra, raccogliendola anche con le mani e ciucciandosi le dita.
Con uno strattone i neri estraggono i loro cazzi dai nostri culi e, tirandoci per i capelli ci spingono a terra. I loro pali svettano ancora duri e pulsanti, lucidi per gli umori e lo sperma. Poi, insieme, caricano verso le nostre bocche e ci soffocano con i loro corni d’ebano. Qualche colpo e ricominciano a svuotarsi i coglioni, proprio mentre dal fondo della saletta il mio Enrico esplode nelle viscere del tedesco con un rantolo cavernoso.
Due schizzi ci finiscono dritti in gola, poi i cazzi escono fuori e spruzzano sborra per tutti i nostri visi facendola colare lungo il collo e sul petto.
“Ancora, ancora!”, ansimo io, chiedendo altro sperma. Allora Pino mi fa sdraiare e mi sbatte il suo culo in faccia. Io mi attacco alla sua rosellina, come un neonato ad una tetta, e quella, aprendosi, mi sputa in gola il latte che tutti gli stalloni gli hanno riversato dentro durante la serata. Io succhio e ingoio voracemente, mentre lui raccoglie la sborra dal mio sfintere con due dita, che poi si lecca fino all’ultima goccia.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.4
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Doppia gangbang (3):

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni