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Silvia, battesimo da escort (Enrico) (2)


di crigio
12.11.2017    |    5.543    |    1 9.5
"Quello, infoiato com'è, non se lo fa ripetere e, con una spinta, viola Seby..."
"Jean, c'è una sorpresa per te. I padroni di casa vorrebbbero darti il benvenuto", annuncio al microfono. Lo stallone alza il capo e attende, ancora stravolto dall'orgasmo. Poi, un suono sordo riempie la camera. La parete si sta aprendo. Jean guarda in quella direzione, stupito. E' sudato e adesso il cazzo pende tra le sue gambe barzotto e sporco di bava, umori e sperma.
La parete è schiusa e sul letto dell'altra camera i due fratelli sono stesi a sessantanove uno sull'altro a leccarsi le roselline per prepararsi alla penetrazione da parte di quello spropositato attrezzo. Jean è stranito per quella visione e mi sembra che la sua verga sussulti. Avanza lentamente verso l'altra stanza, come se non credesse alla sua esistenza: forse pensa che si tratti di un gigantesco televisore che trasmette un'immagine. E infatti, arrivato al limite, allunga una mano, ma quella va dall'altra parte. Lui sobbalza per lo stupore, ma subito si riprende e sorride a mezza bocca. Guarda in alto, lanciando uno sguardo d'intesa con un immaginario interlocutore (forse me) ed entra nell'altra camera. Si avvicina al letto e si inginocchia davanti alle chiappe di Seby, tra le quali è immersa la testa di Enzo. Strattona il biondino allontanandolo dal solco e ci si tuffa lui stesso. La sua lingua color porpora si allunga verso il buco e lo penetra. Il corpicino bianco di Seby vibra e con le braccia si stringe più forte al fratello che lo sovrasta. Poi le labbra turgide dello stallone avvolgono la rosellina e immagino che la lingua vada più a fondo, vista la reazione immediata di Seby. Infatti, la troietta si lascia scappare un urletto soffocato tra le natiche del fratello maggiore.
Jean continua a lavorarsi la rosellina del biondino roteando la testa insieme con i suoi labbroni carnosi, mentre Enzo, da sopra, si gode lo spettacolo e struscia il culo sulla faccia di Seby. Con le dita si strizza e capezzoli procurandosi piacere e la lingua gli pende fuori dalla bocca carica di bava. Il fratellino tra le grinfie di quello stallone deve essere una visione veramente eccitante per lo stronzetto e - strano per lui - si tiene per un po' alla larga da quel culetto bianco latte. Ad un tratto, però, non resistendo più, afferra i riccioli neri di Jean e lo spinge via, tuffandosi a capofitto tra le chiappette di Seby. L'energumeno ne approfitta per alzarsi in piedi e mostrare alla troia la sua rinnovata erezione. Non appena se ne accorge, Enzo strabuzza gli occhi e abbandona il solco del fratellino: allunga il collo e inghiotte l'asta scura del francese.
Quando dico inghiotte intendo letteralmente: si conficca tutta la minchia tra le fauci e sgrana gli occhi quando le arriva in fondo alla gola. Jean è stupefatto dall'abilità del ragazzino e si chiude su se stesso per contrastare l'intenso piacere che la mossa di Enzo gli ha procurato. Si appoggia alla sua testa e lo tiene lì, inchiodato al proprio ventre, per qualche secondo, almeno finché la puttanella non dà un colpo di tosse. Allora, per pietà lo lascia andare ed Enzo indietreggia lentamente lasciando sulla verga una quantità impressionante di saliva, segno che il cazzo era di suo gusto. Quindi si lecca le labbra e si asciuga il muso col dorso della mano, per poi rituffarsi immediatamente su quell'arnese possente. E dire che non è nemmeno ancora completamente duro!
Stavolta Enzo rimane con la bocca incollata al pelo pubico di Jean di sua spontanea volontà e le membra dello stallone tremano di eccitazione, mentre il suo fiato si accorcia. La troietta sta pasteggiando il membro e lo sta massaggiando con i suoi muscoli orali e della gola. Avvertendo un cedimento dell'energumeno, gli afferra le chiappe con entrambe le mani e gli impone di rimanere fermo, mentre lui continua ad usare la sua esperienza per farlo godere.
Jean inizia a lamentarsi e vuole staccarsi da quella bocca affamata, per evitare di venire subito, ma il ragazzino non demorde. Solo quando capisce che davvero il francese è al limite, spalanca le labbra e si fa indietro con uno scatto, sospirando di gusto come poco fa.
Adesso l'asta è completamente eretta e anche Enzo è allucinato da tanta abbondanza. La sua bava stilla dalla punta del glande e cade esattamente nel solco di Seby. Allora, il fratellone si sputa su una mano e ne lubrifica la rosellina: quindi, impugna l'asta e la indirizza al buco del fratello minore. Jean si piega sulle ginocchia e appoggia le mani al bordo del letto, lasciandosi guidare da Enzo. Qualche spennellata alla mucosa e poi, con uno sguardo deciso, il biondino fa capire allo stallone che deve scopare la puttanella. Quello, infoiato com'è, non se lo fa ripetere e, con una spinta, viola Seby.
Un lamento soffocato dalle chiappe di Enzo risuona nelle casse della stanza dei monitor e sento un sospiro profondo provenire dalla mia destra. Mi volto e Michele è rapito dal video. Abbasso lo sguardo e noto un bozzo enorme gonfiargli i calzoni. "Vedo che gradisci!", lo provoco.
"Come non potrei?", risponde, e con una mano si aggiusta il cazzo attorcigliato nelle mutande.
"Se vuoi ci penso io", sussurra una voce femminile alle nostre spalle. Ci voltiamo di scatto e Silvia, nuda, con i capelli che le coprono velatamente i seni, è lì, voluttuosa, con un dito birichino sulle labbra.
"Amore... ma...", balbetta Michele. Presi com'eravamo dal monitor che proietta le immagini dalla stanza a fianco, non abbiamo notato che la ragazzina era andata via dal lettone. Si avvicina sorniona al suo boy e si aggrappa al suo collo, iniziando a strusciare le tette sul suo petto. E' esattamente tra me e Michele e, mentre bacia il suo moroso, protende indietro il culo come se lo offrisse a me. Imbarazzato per non sapere che fare, sollevo lo sguardo: il regista lo incrocia e i suoi occhi sembrano sorridere. Lo prendo come un permesso per agguantare quelle chiappe burrose. I miei palmi si appoggiano decisi sulla calda carne della troia e lei gira il capo.
"Che sfacciato!", dice, fingendosi indispettita, ma intanto continua a muovere il culo verso di me.
"MMMMMMMMMM!!!". Il gemito proviene dalle casse: giro il capo e vedo Seby interamente infilzato dalla nerchia di Jean, mentre Enzo ha il viso rapito dall'asta affondata nel corpo del suo fratellino. Gli tiene aperte le gambe e continua a farsi lavorare il buco da lui, strofinandosi sulla sua faccia.
"Sì, bel maschione! Faglielo sentire tutto, dai! Gli piace tanto! Davvero tanto, sai?", mormora esortando lo stallone a scopare la puttanella e quello comincia a muoversi avanti e indietro, uscendo quasi completamente dallo sfintere per poi precipitarci di nuovo dentro. Le dita di Seby affondano nelle chiappette del fratellone e le graffiano. "Sta godendo, sai? Sta godendo come una vacca! Lo sento che gode! E tu lo senti quant'è bagnato?", chiede.
"MMMMM!!! Sì... è fradicio, cazzo! E' come la fregna di quella troia che mi sono sbattuto di là!", risponde Jean, dominato dalla libidine.
"Sta parlando di te, amore", fa Michele a Silvia, che intanto ha sbottonato la patta del suo boy e si sta inginocchiando per iniziare a pompargli la mazza. Nel frattempo, con l'altra mano accarezza il mio bozzo e, con maestria, slaccia anche i miei jeans. Infila la mano negli slip e tira fuori la mia asta barzotta. La impugna e la mena di brutto. Poi, abbandona la minchia di Michele e si tuffa sulla mia, succhiando come un'ossessa.
"Oh, merda!", mi lascio sfuggire, ancora concentrato sul monitor, non accorgendomi della sua mossa repentina. "Amico!", dico al regista, "Sta troia è proprio affamata!". Lui sorride imbarazzato ed esorbita le pupille mentre si abbandona alla potente sega che le sta facendo la sua ragazza. La puttanella alterna le sue attenzioni tra il mio cazzo e quello di Michele, senza risparmiarsi, dimostrandosi abile sia nel pompino che nella masturbazione. Ci massaggia gli scroti e li tira indietro quando si ingozza con le nostre verghe.
All'improvviso si rialza in piedi e torna nella posizione iniziale. "Fottetemi, stronzi!", ci ordina. Noi due ci fissiamo basiti ma non ci lasciamo di certo intimorire. Michele si carica la troia prendendola da sotto le cosce e la infilza nella fica. Io mi accosto alle sue spalle e, dopo essermi lubrificato ben bene l'asta, armeggio per trovare il buco del culo. Lo trovo con un dito e poi ci premo contro il glande. Entro: mi muovo avanti e indietro. Avverto la pressione della minchia di Michele che riempie la fregna e immagino che lui senta la pressione dalla mia. Godiamo dei caldi umori di Silvia ma anche dello strofinio delle nostre verghe l'una contro l'altra, sebbene separate da quel velo di carne che divide lo sfintere dalla vagina.
La troietta si aggrappa al mio collo con una mano e si volta in cerca delle mie labbra. Ci baciamo attorcigliando le nostre lingue. Poi lei torna a limonare col suo uomo. Poi, fa cadere di scatto la testa di lato ed io e Michele ci ritroviamo a quattr'occhi. Ci scrutiamo per un momento, ma l'eccitazione è tale che finiamo anche noi labbra contro labbra.
"Scopatemi, cosi! Forte, dai! Che stalloni! MMMMMM!!!", mugola la puttana, mentre cavalca i nostri cazzi nerboruti.
"AAAAAHHHHH!!!". Un grido giunge improvviso dalle casse squarciandoci i timpani. Ci giriamo tutti e tre di scatto verso il monitor. La schiena si Seby forma un arco sul letto, nonostante sia ancora sormontato da suo fratello. La sua testa è fuori dalle chiappe di Enzo e sta ansimando a denti stretti. Le sue palpebre vibrano socchiuse e si scuote da capo a piedi, mentre Jean continua a sbatterlo.
"Sta godendo, lo senti?", chiede Enzo allo stallone.
"Sì, merda! Mi sta pompando la minchia col culo! ARGH!", sbraita quello.
"Fallo venire bene e poi sarà il mio turno, ok?", aggiunge il biondino accarezzando i riccioli neri del francese. Questo annuisce e si irrigidisce per resistere alle contrazioni dello sfintere di Seby. Quando finalmente la troietta si accascia sul materasso, l'energumeno fa scivolare fuori l'asta e si tira su, sospirando profondamente, come se si fosse tirato fuori da una trappola mortale. Enzo, però, non gli dà tregua e si posiziona immediatamente a pecorina, sbattendogli in faccia il suo bel culetto tondo. Appena si china in avanti le sue chiappette si schiudono e la rosellina, lavorata a dovere da Seby, si mostra fradicia e spalancata.
"Porca puttana! Che roba, ragazzi!", esclama lo stallone sbigottito. Quel buchino è davvero appetitoso e il negrone, che sperava di potersi riposare un po', ne viene attratto come una gazza da luccichio di un bijou. Monta sul letto e si accovaccia alle terga del troione. Lascia cadere della saliva nel solco, la spalma bene con la sua nerchia e poi spinge per penetrarlo.
Enzo mugola di piacere e si volta indietro sorridendo al suo aguzzino. Si lecca le labbra come una baldracca d'alto bordo e poi si mordicchia quello inferiore. Stacca una mano dal letto e la porta ad una chiappa dello stallone, premendola forte per accelerare l'affondo. Jean capisce che non c'è bisogno di andare cauti e dà un colpo secco, entrando così completamente del budello di Enzo. Questo, colto di sorpresa, emette un urlo che, di nuovo, ci lacera i timpani.
Aggrappato alle spalle del biondino, Jean inizia a cavalcarlo di brutto, mentre Enzo abbandona la natica dello stallone e si porta la mano alla rosellina dilaniata, strofinandola come se stesse titillando un clitoride. Si schiaffeggia il perineo e poi si allunga in cerca delle palle del negrone. Le soppesa e le massaggia, pregustandone l'abbondante contenuto.
Per quanto mi riguarda, più che sulla monta, sono concentrato sul culo perfetto del francese. Fin dal primo momento, a casa di Giò, ho provato un brivido nel vederlo. E' eccitante come pochi e vorrei tanto fotterlo proprio come lui sta fottendo il biondino.
Le vibrazioni del corpo di Silvia mi riportano alla realtà: la puttana sta godendo tra le nostre braccia e sento degli umori colare dalla sua fregna verso il buco del culo. Si avvinghia al suo boy e si scuote da capo a piedi come per un terremoto. Quindi, si abbandona a peso morto ed io scivolo fuori dal suo sfintere.
"Ragazzi, vi lascio alla vostra intimità", dico a Michele e Silvia.
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