Racconti Erotici > Gay & Bisex > Crociera (2° parte) - L'austriaco
Gay & Bisex

Crociera (2° parte) - L'austriaco


di crigio
08.08.2013    |    12.780    |    2 9.4
"“Davvero?”, rispondo sfacciato..."
Dopo la doppia ripassata da parte dei due turchi ci ho messo ben due giorni per riprendermi, cioè per permettere al mio culo di recuperare. Perciò, per tutto quel tempo mi sono dedicato ai servizi offerti dalla nave, continuando comunque a guardarmi intorno. In particolare, sono stato in piscina a prendere il sole e a fare il bagno.
Nel frattempo, ho osservato la gente intorno, cercando di individuare la mia prossima potenziale preda. Adesso sto su una sdraio ad abbronzarmi, mentre una ciurma di ragazzini fa baldoria in acqua. Cerco di non badarci e osservo le persone sedute sul ponte ai lati della piscina. Mi concentro soprattutto su un ragazzo biondo, molto bello, in canottiera, boxer, infradito e occhiali scuri, che, seduto ad un tavolino, legge il giornale (un giornale tedesco, credo) e fuma una sigaretta. Lo scruto insistentemente, sperando che distolga lo sguardo dal quotidiano, ma per almeno dieci minuti non si muove.
Ad un tratto, mentre volta pagina, osserva chi gli sta intorno. Io, che gli sono al più a cinque metri, mi faccio notare abbassando un po’ l’elastico del costume, con la scusa di volere un’abbronzatura più uniforme, fino all’inizio del solco delle natiche. Forse ho preso male le proporzioni, perché l’ho tirato giù troppo, e le mie chiappe ben tornite sono leggermente schizzate fuori. Col casino che c’era nessuno, credo, se ne è accorto, ma la mia preda ha apparentemente puntato la testa nella mia direzione. Non riuscivo a capire bene, visto che indossava gli occhiali da sole, però io non avevo dubbi di aver fatto colpo. Naturalmente, a quel punto, lascio il costume così abbassato per qualche secondo facendo il finto tonto, poi, sempre con aria da gnorri, lo ritiro un po’ su, continuando a fissarlo e sorridendo imbarazzato. Lui mette giù il giornale e si leva gli occhiali, rivelando i più begli occhi verdi che abbia mai visto. A sto ragazzo non manca davvero nulla per essere un fotomodello!
Per avere conferma di essere l’oggetto della sua attenzione, mi alzo e mi dirigo verso le docce. Mi infilo sotto e, con fare sensuale, mi accarezzo mentre l’acqua mi scorre addosso, reclino la testa aprendo la bocca, poi sputo l’acqua facendomela colare lungo il mento. Lo guardo di nuovo: mi sta osservando ancora. Quindi, mi giro offrendogli la vista delle mie terga: protendo un po’ il culo e lo massaggio, tornado a fissarlo con un sorrisetto biricchino.
Allora, il tipo si alza e viene verso le docce. E’ fatta! Si leva la canotta, mettendo in mostra la tartaruga e i pettorali più definiti che si possano immaginare. Lancia la maglia e gli occhiali su una sdraio lì vicino e si butta sotto l’acqua. Anche lui si accarezza voluttuosamente e la cosa mi eccita un casino. Poi, con voce profonda e cavernosa, mi fa: “Ciao”. “Ciao. Sei italiano?”.
“No, sono austriaco”.
“Parli bene italiano, però”.
“Viaggio molto per lavoro. Sono un indossatore”.
Ecco, lo sapevo. Non poteva essere diversamente. Dopo un breve pausa aggiunge: “Io sono etero!”.
“Davvero?”, rispondo sfacciato.
“Sì. Hai la cabina libera?”.
“Sì”. Quella mattina Fausto e i ragazzi erano andati in escursione e sarebbero tornati nel primo pomeriggio. Avremmo avuto tutto il tempo che volevamo.
“Bene”, rimbrotta, “fammi strada!”.
Io esco dalla doccia, afferro le mie cose e mi dirigo verso la cabina. Ogni tanto mi volto per verificare che mi stia seguendo: non vorrei aver avuto le traveggole! Un bellone così avrebbe potuto essere anche frutto del troppo sole…
Arrivato alla porta della mia stanza la apro e lui mi segue dentro a stretto passo, quasi avesse paura di essere visto da qualcuno. Appena entrati mi dà una pacca sul culo, strizzandomi una chiappa. “Ahi!”, e mi giro guardandolo con aria lussuriosa. Allora, infila la mano nel mio slip e allunga il dito medio nella mia fessura, cercando il mio buco. Poi, con l’altra mano, mi fa voltare verso di lui, mi stringe a sé e mi fa un lingua-in-bocca da paura. Io mi sciolgo, le mie gambe si aprono un po’ e lui finalmente trova la mia fessurina, che comincia a titillare.
Qualcosa nei suoi boxer inizia a muoversi, ci infilo una mano e lo masturbo. Niente di esagerato, ma bello tosto.
Il mio massaggio lo ingrifa e inizia a rantolare, stringendomi ancora più forte. Di colpo mi spinge giù, si cala il pantaloncino e mi affonda il cazzo in gola: “Succhia, puttana!”. Avendo capito il tipo, il tipo che vuole sentirsi maschio anche con un uomo, emetto mugugni da troia navigata, che sono allo stesso tempo di godimento e di apprezzamento per la sua mazza. Mentre percorro il suo cazzo avanti e indietro, sollevo lo sguardo e lo fisso, ammiccando: le mie labbra si protendono e le mie guance si incavano, dimostrandogli che me lo sto proprio gustando.
“Oooohhhhh! Ti piace proprio il cazzo, eh? L’ho capito subito che sei una cagna in calore!”.
“Sìììììì, sempre!”, confermo, staccandomi un momento dal suo membro. Ma lui non accetta repliche e mi spinge nuovamente il cazzo in gola. “Zitta, cagna! Le cagne non parlano! Tutt’al più abbaiano! Tira fuori la lingua come una cagna, dai!”. Io spalanco le mie fauci e lascio la lingua appesa in giù, mentre l’austriaco ci fa scorrere sopra il cazzo. “Sì, brava la mia cagnetta. Prendi l’osso. Ciuccialo tutto!”, e riprendo a spompinarlo con passione sfrenata. Lui gode rumorosamente e le sue ginocchia si piegano ritmicamente, quasi non riuscisse a reggersi in piedi per l’eccitazione.
Quando arriva al culmine, tira fuori il cazzo dalla mia bocca, mi solleva e mi scaraventa sul letto. Rapidamente si posiziona tra le mie gambe, me le tira su e affonda la sua faccia tra le mie chiappe, grufolando sul mio buco. Poi, mi alza ancora di più il culo e, con la bocca a ventosa, si attacca al mio anellino cominciando e riversare saliva nel mio sfintere. Ogni tanto mi titilla con la punta della lingua per fare allargare l’ano e poi ricomincia ad innaffiarmi gli intestini. Continua così per circa dieci minuti, finché di scatto mi scosta e si mette al lato della mia testa infilandomi di nuovo il cazzo in gola. Contemporaneamente allunga una mano nel mio solco cercando il buco, nel quale infila il dito medio che vi affonda come nella melassa. Mentre mi fotte la bocca, mi sditalina anche il culo sempre più violentemente e velocemente, tanto che ad un tratto la saliva che mi ha sputato dentro poco fa comincia a schizzare fuori come se stessi “squirtando”.
“Guardati, cagna: stai sbrodolando! Uff!”. Io lancio degli urletti e agito il bacino, accompagnando i suoi colpi. Il suo cazzo svetta più tosto che mai. Allora mi scansa, si sdraia, tira su la mazza e mi ordina si sedermici sopra. Io mi alzo, allargo le gambe e mi impalo su quell’asta a smorzacandela, dandogli le spalle.
Faccio per muovermi su e giù, ma l’austriaco mi attira a sé e mi solleva le cosce. Lui punta i piedi piegando le ginocchia e comincia a sferzarmi dentro con colpi lancinanti e rapidissimi. Il mio culo riprende a schizzare saliva dappertutto e mi sembra davvero di avere una fica sbrodolante. Le mie gambe vengono sballottate per aria, scomposte. Poi, d’un tratto, allunga una mano sul mio anellino dilatato e comincia a massaggiarlo come fosse davvero una passera. Quello, allora, sempre dilaniato dai colpi frenetici dello stallone, oltre a continuare a schizzare liquido, comincia anche a farlo colare tutt’intorno all’asta e giù tra le mie chiappe.
“Mmmmm, come sei bagnata, cagnetta mia! Fammi vedere come godono le cagne! Dai, godi, godi, TROIA!”.
Le stimolazioni provenienti dal suo cazzo, dalla sua mano e dalle sue parole porche non impiegano molto a farmi crescere un calore dentro che si propaga lento per tutto il corpo, che dopo poco inizia a vibrare.
“Oh, sì, brava! Regalami un tuo orgasmo!”, e le vibrazioni si fanno spasmi. Lui continua a percuotermi lo sfintere e le mie convulsioni si impadroniscono della sua mazza, avvolgendola e masturbandola: “Oh cagna! Ma cosa mi stai facendo??!!”, e sborra dentro di me, continuando a scoparmi allo stesso ritmo, e stavolta, insieme con la saliva, schizza fuori anche il suo sperma.
Alla fine si rilassa sul letto ed io mi accascio sul suo corpo. Poi si sfila da me e va in bagno a ripulirsi. Quando esce, si riveste e va via sbattendo la porta.
Io scendo dal letto, trascinandomi verso il bagno con le gambe molli.
Sul coperchio del water trovo 100 €…
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.4
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Crociera (2° parte) - L'austriaco:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni