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Silvia, battesimo da escort (Enrico) (4)


di crigio
26.11.2017    |    4.139    |    2 9.6
"Il suo corpicino freme soltanto di piacere..."
Seby si inginocchia sul letto e, senza proferir parola, prende Jean per un braccio e lo fa stendere. Solo adesso mi rendo conto di quello che diceva Enzo: il suo cazzo è davvero diventato più grosso mentre lo penetravo. Ha assunto dimensioni inaudite e capisco perché gli abbia scatenato quell'orgasmo così potente.
Seby però non sembra spaventato da tanta abbondanza e, con la sua solita flemma, scavalca lo stallone e si impala senza difficoltà sulla sua verga. Si lascia scappare solo un sospiro, di piacere e non di dolore. Poi si massaggia il petto e si dà dei pizzicotti ai capezzoli. Quindi, si infila due dita in bocca e li tira fuori pieni di vischiosa saliva. Si china in avanti e si infila le due falangi umide in culo, così, senza battere ciglio.
Sono esterrefatto: sto ragazzino è pieno di sorprese! Mentre sta lì a sditalinarsi e ha cavalcare il negrone solleva lo sguardo, languido, e mi trapassa l'anima, provocandomi un brivido gelido. Estrae le dita dallo sfintere e con le stesse si schiaffeggia la parte superiore della rosellina, mentre ha ancora quell'obelisco d'ebano in corpo e lo assapora muovendosi su e giù a ritmo cadenzato. Ipnotizzato, avanzo verso di lui, salgo sul letto e mi infilo tra le gambe di Jean. Mi sputo su una mano e mi lubrifico il cazzo. Sto per infilarlo su per il culo della troia, quando lei me lo impugna e lo masturba lentamente, continuando a fissarmi col collo torto e le labbra socchiuse. Se le lecca e poi guarda in giù. Di colpo risolleva lo sguardo e si morde il labbro inferiore, sorridendo tra i baffi. Tira la mia asta verso il suo solco e il suo budello se la inghiotte.
Non mi accorgo nemmeno di avere la bocca spalancata per lo sbigottimento: le mie mani si appoggiano ai suoi fianchi e comincio a muovermi dentro di lui. Nonostante sia stracolmo di carne, non è stretto e la minchia di Jean e la mia gli scorrono dentro agevolmente. Mi cinge il collo con un braccio e mi costringe ad abbassarmi verso il negrone. Ci lasciamo avvolgere in un profondo bacio a tre, nel quale le nostre lingue si avvinghiano e si attorcigliano le une alle altre e le nostre labbra vengono succhiate ora da uno ora da un altro.
Raramente mi sono trovato coinvolto in un amplesso così eccitante: non mi pongo neanche il problema di rischiare di sborrare all'improvviso, tanto sono preso da questo ragazzino. La sue esperienza sessuale è cresciuta vertiginosamente dall'ultima volta ed è ancora giovanissimo. Chissà che troia sarà tra qualche anno!
D'un tratto, la sua schiena mi spinge gentilmente verso l'alto e riprendiamo la posizione inziale. Una corrente fresca mi solletica la schiena: mi volto. La porta della stanza è aperta e sull'uscio ci sono Silvia e Michele, entrambi nudi dalla testa ai piedi. Il regista ha il cazzo in tiro e brama per unirsi a noi. Riporto lo sguardo su Seby e lo vedo sorridere proprio come a me poco fa. Sta invitando i due nuovi arrivati a raggiungerci. Michele avanza e sale in piedi sul letto, mettendosi davanti al viso di Seby. Il biondino impugna l'asta del regista, la scruta un po' e poi la ingoia in un sol boccone scuotendo la testa con le labbra incollate al suo pube.
"Oh... porca troia!", esclama Michele, colto di sorpresa, e scivola in avanti e si appoggia alle mie spalle. "Scusa, amico", mi fa, "ma questa puttanella mi sta divorando la minchia!". Poi Seby si fa lentamente indietro col capo, mugolando di gusto e libera la nerchia dalla morsa delle sue fauci. Impugnandola alla base se la sbatte sul palmo dell'altra mano, testandone il peso e la durezza. Ondeggiando col capo ne valuta il calibro e sembra apprezzare. Quindi, si infila si nuovo due dita in bocca e le lubrifica. Poi se le porta dietro e si penetra, facendole scivolare proprio sopra la mia asta.
Alzo gli occhi verso Michele: siamo entrambi basiti. Se abbiamo capito bene, il biondino intende essere scopato da tre cazzi contemporaneamente. E che cazzi!
Se la mossa che ha appena ripetuto ha lo stesso significato che aveva poco fa, è indubitabile che voglia che anche Michele lo inculi. A toglierci ogni perplessità è il fatto che, esattamente come prima, estrae le dita dallo sfintere e si schiaffeggia con le stesse la rosellina già più che dilatata.
La troietta guarda sorniona prima me e poi il regista. Annuisce e allora Michele non si lascia pregare: scavalca Seby, si gira dandomi le spalle e si accovaccia proprio davanti a me. Io mi faccio un po' indietro per dargli più spazio e, dopo aver sputato abbondantemente nel solco del biondino, ci lascia scivolare in mezzo anche la sua asta. Aggiungendo altro stupore al nostro stupore, Seby riesce a prendere senza difficoltà anche il cazzone del regista: lo sento scorrere sopra il mio mentre il buco si dilata a causa del terzo tubo di carne.
"Ragazzino, sei una vera vacca!", lo apostrofa Jean. "Se ce ne fosse un altro prenderesti anche quello su per il culo!".
"MMMMMMM!!!", mugola Seby, un po' per i tre cazzi che lo stantuffano dentro, un po' all'idea di essere veramente riempito da un quarto. Col culone di Michele in faccia non riesco a vedere, ma percepisco che la dilatazione dell'anello del biondino abbia raggiunto dimensioni impressionanti. Eppure lui non lascia trasparire alcun segno di dolore o anche solo di fastidio. Il suo corpicino freme soltanto di piacere. I lievi cedimenti che avverto sono dovuti al godimento che inesorabilmente si fa strada tra le sue membra e che tra non molto lo faranno esplodere in uno dei piaceri più intensi che abbia mai provato, proprio come suo fratello poco fa.
D'un tratto, la troietta si sporge oltre il braccio destro di Michele e si gira indietro. Cerca qualcuno e dice: "Fratello, guardami! guarda come sono bravo! Non sono una vera puttana?".
Mi volto anch'io ed Enzo è ancora seduto a terra contro la parete, stremato. Apre gli occhi e sorride: "Sì, piccolo! Sei una grandissima troia!".
Seby sghignazza soddisfatto e poi ci esorta: "Dai, stalloni miei! Avete sentito mio fratello? Ha detto che sono una grandissima troia! E allora scopate la vostra grandissima troia! Non vorrete lasciarla insoddisfatta, vero?".
Michele mi guarda e dice: "Questi due non sono mica normali! Però se è questo che vogliono, allora io glielo do! E voi?", chiede, da ultimo a me e a Jean.
"Beh... perché no!", risponde il francese.
"Ok!", aggiungo io, e subito tutti e tre cominciamo a muoverci nel budello dilaniato di Seby.
In tutto questo, Silvia ha trovato posto su una sedia e si sta godendo lo spettacolo, ripassandosi la figa con tre dita che le vanno su e giù, mentre con l'altra mano si impasta un seno, facendo quasi schizzare fuori il capezzolo. Anche lei deve essere particolarmente eccitata dalla situazione.
"Ehi, amore! Ti piace lo spettacolo?", le chiede Michele che, appoggiato alla schiena del biondino, è quello che meglio di tutti e tre riesce a scoparlo come si deve.
"Oh sì, tesoro! Dai, sbattila bene quella puttanella, mmmmmmmm!!!", risponde lei, strofinandosi forte il clitoride. Allora il regista, inorgoglito dalle parole della sua ragazza, ci si mette d'impegno nel lavorare il culo alla nostra troietta. Anche Jean, da sotto, fa quello che può e, puntando i talloni, si muove dal basso verso l'alto. I miei movimenti, invece, sono piuttosto limitati, ma a quanto pare comunque efficaci. Seby geme e si dimena. Sculaccia di tanto in tanto Michele esortandolo a metterci sempre più foga. Si china sul francese e lo limona, alimentando così la sua libido. Quanto a me, può solo voltarsi indietro e lanciarmi quelle sue occhiate languide che mi accendono dentro.
Dopo qualche minuto, cominciamo a sentire come un rimestio di liquidi nello sfintere del biondino. Sta iniziando a secernere umori e i nostri cazzi che pistonano generano uno sciabordio eccitante. La boria di Seby viene meno e il godimento lo sta dominando.
L'orgasmo sta per prendere il sopravvento su di lui, quando veniamo distratti da un nuovo ingresso.
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