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Gay & Bisex

L'annuncio (2)


di crigio
29.08.2014    |    7.622    |    0 9.0
"“Ma che bocca c’hai?”, sbraita rivolto a Seby, che nel frattempo gli ha ingoiato l’asta e gliela sta succhiando come una sanguisuga..."
Quando Franco toglie il cazzo dal culo di Yussuf, dal buco cola un fiume di sborra che si infrange sul pavimento, mentre l’anellino del moretto rimane spalancato per qualche secondo. Il viso di Elia, invece, è tutto impiastricciato di sperma, così come quello del suo boy, che, però, se lo pulisce raccogliendo tutto il seme di Giulio e portandoselo alla bocca.
“Oh! Che sborrata!”, esclama Giulio scavalcando lo schienale del divano e scrollandosi un po’.
“Sì, fratello! Proprio una bella spremuta di coglioni!”, concorda Franco. Nonostante quello che dicono, i loro cazzoni sono però ancora belli tosti e pronti a ripartire. Quello che dicevano nell’annuncio era proprio vero!
“Dai, amico!”, dico a Seby, scuotendolo dalla sua trance. “Tocca a noi!”.
“Ok!”, mi risponde e mi trascina verso l’altro divano. Mi spinge sopra, facendomi capire che io devo stare sotto, mentre lui vi sale in ginocchio, arpionando le mie gambe con le sue e offre ai due stalloni la sua migliore pecorina.
“Ehi, fratello! Guarda là!”, dice Giulio a Franco indicando noi due.
“MMMMMMM!!! Quello che hanno visto gli è proprio piaciuto!”, risponde quell’altro, e i loro palmi si scontrano di nuovo. Poi, si incamminano verso di noi: Franco sale sul divano e, in men che non si dica, mi ritrovo il suo cazzone che mi penzola sulla faccia; Giulio si accovaccia dietro Seby e comincia a lavorargli il buco con la lingua. Il mio amichetto si contorce tutto e mugola come una gatta in calore, ma dopo pochi secondi lo stallone passa a ravanare la mia rosellina, mentre Franco si piega sulla schiena di Seby, gli apre le chiappe e incolla le labbra al suo culo, succhiandone voracemente la mucosa.
“Fratello! Ma l’hai visto questo buco di culo!”, sbotta d’un tratto Giulio, segnalando a Franco la mia rosellina sbragata.
“Che ha che non va…? Slurp!”, chiede l’altro.
“Niente! Slurp!... E’ bellissimo!”, commenta Giulio e si rituffa nel mio solco, grufolando come un porco.
“Oh, merda!”, esclama poi Franco. “Ma che bocca c’hai?”, sbraita rivolto a Seby, che nel frattempo gli ha ingoiato l’asta e gliela sta succhiando come una sanguisuga.
Sento anche il mio respiro farsi sempre più pesante: Giulio sta picchiettando con la lingua il mio punto più sensibile e sembra averlo capito, visto che non lo abbandona. Mi contorco, per quanto possibile, imbragato tra le gambe di Seby, e Giulio continua a titillarmi la parte superiore della rosellina. D’un tratto, mi si svuota il ventre: un flusso di umori fuoriesce dal mio buco.
“Oh, cazzo!”, fa Giulio. “Ma sta sbrodolando!”.
“Davvero?”, gli chiede il fratello. “Fa’ vedere!”, e si tira su, sporgendosi in avanti oltre il culo di Seby. “Wow! Fammi assaggiare!”, e Giulio raccoglie un po’ delle mie secrezioni e mette le dita in bocca a Franco, il cui cazzo ha un immediato sussulto. Franco torna a sedersi sullo schienale del divano e offre la sua nerchia ormai dura come il marmo al mio amichetto, che la inghiotte e la ciuccia con intensità, mentre io mi dedico alle sue palle, gonfie nonostante abbia appena sborrato abbondantemente. Contemporaneamente, allunga un braccio sul culo di Seby e gli pianta due dita in corpo, pistonando di gran lena. Allora, il pompino del mio amico diventa ancora più potente e Franco si ripiega su se stesso per resistere alla suzione.
“Porca vacca! Sei un’idrovora!”, lo insulta, ma non intende privare la troietta del suo biberon.
“MMMMMMMMMM!!!”, sento all’improvviso oltre il corpo di Seby. Sposto lo sguardo e vedo Enzo inginocchiato davanti al culo di Yussuf, con due dita infilate nel suo budello, che lecca la sborra che Franco gli ha scaricato dentro. Dietro il divano, invece, Pino ed Elia limonano in piedi: il mio amico sta assaporando lo sperma di Giulio direttamente dalle fauci del rosso, mentre si struscia contro il suo corpicino. Mi aspetto che da un momento all’altro lo faccia stendere a terra per lesbicare come due puttanelle.
Il mio sfintere scarica un nuovo flusso di umori. “Slurp! Glough! Glough! MMMMMMMMM!!!”, mugola Giulio, bevendo tutto. “Così bagnato come sei, dovrei riuscire ad entrare facilmente!”, dice, e si alza in piedi. Piega un po’ le ginocchia e appoggia la cappella al mio buco. “Oh, che meraviglia! Sei caldo! E morbido!”, bofonchia mentre la sua asta scivola nel mio sfintere. “Fratello, questa fregna me lo sta pompando! Wow!”, esclama rivolgendosi a Franco. Lui è praticamente fermo: sono i muscoli stimolati del mio culo che lo stanno risucchiando dentro, e in pochi secondi sento i peli del suo pube solleticarmi le chiappe. “Cazzo, fratello! Questo lo devi proprio provare! Mi sta aspirando la minchia! Non ti ricordavo così troia!”, esclama alla fine verso di me, abbandonando ogni residuo di buona educazione. Si appoggia con le mani sulla seduta e comincia a fottermi come un ossesso. Il glande mi percuote la prostata e sento delle pulsazioni invadermi le viscere.
“Oh, quanto pompa! Quanto pompa!”, continua a rantolare il mio stallone.
“E non hai provato la bocca di quest’altra puttanella, fratello! È una fornace!”, soggiunge Franco che, reggendosi dallo schienale, si muove avanti e indietro nelle fauci di Seby. Le guance del mio amico si gonfiano ogni volta che la verga gli sprofonda dentro: ha gli occhi chiusi e il suo corpicino vibra tutto. Potrebbe avere un orgasmo orale da un momento all’altro, e se poi Franco gli esplodesse in bocca, chissà che cosa scatenerebbe nel piccoletto.
Neanche a dirlo, Seby inizia a tremare come una foglia sferzata dal vento. Un lamento simile a quello di un maiale sgozzato esce dalla sua gola. La sua pelle si accappona e il suo culo si protende in fuori. Con una mano si aggrappa al cazzo di Franco, prende un respiro profondo e poi se lo pianta fino in gola con un colpo secco.
Allora l’orgasmo si scatena: il suo culo si stringe e Franco fatica ad estrarre le due dita che gli teneva ancora dentro. Vedo il suo collo contrarsi ripetutamente: sta con tutta evidenza stimolando il glande dello stallone, il quale smette di fottergli la bocca e diventa bianco come un cencio.
“Porca puttana!”, impreca. “Sta troia mi fa sborrareeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!”, e le guance di Seby si gonfiano d’improvviso e lui sputa per la pressione. Ha un rigurgito, schiude le labbra e dello sperma mi cola sulla faccia. Le serra di nuovo attorno al palo e una nuova esplosione orgasmica di Franco lo scuote tutto. Ingoia un po’ di sborra, ma un altro po’ me lo sbava addosso.
All’improvviso, Giulio mi sottrae il suo cazzone dal culo e prova a forzare la rosellina di Seby. “Questa è stretta, merda!”, si lamenta, ma spingendo più forte riesce a profanarla. Allora il mio amico si rilassa e lascia che la verga lo trapassi, mentre, abituatosi alla gran quantità di seme che Franco sta fiottando, la inghiotte senza perderne più neanche una goccia. “Fratello, questa è una vera troia!”, borbotta Giulio ad occhi chiusi e fottendo il biondino.
“Anche quella sotto non è niente male! Mi sta succhiando le palle da Dio! Sento che mi si stanno riempiendo di nuovo!”, e, con uno strattone, priva Seby della sua asta. Scende dal divano e gli gira intorno. Poi, mi fa: “Vieni qua, tu!”. Solleva una gamba del mio amico e mi fa scivolare di lato. Mi apre le cosce e mi si sdraia sopra. Con una mano si stringe la minchia e armeggia tra le mie chiappe: trova il buco e mi precipita dentro. “Oh mio Dio! Che roba!”, esclama.
“Che ti dicevo?”, gli fa il fratello.
“Avevi ragione! È strepitoso!”, e mi sbatte come un forsennato. Il divano cigola, sia per i colpi di Franco contro il mio culo, che per quelli di Giulio contro le terga di Seby. Mi sembra che si sposti, tanto sono potenti i loro affondi.
Voltandomi verso il mio amico mi accorgo che il suo corpicino ha ripreso a tremare: il tamburellamento della prostata lo sta portando velocemente verso l’orgasmo anale. E per me non è certo diverso: sento il grosso glande di Franco spingere senza sosta in fondo ai miei intestini. Qualcosa dentro di me è colto da spasmi. Sento colare un liquido vischioso giù dal mio buco per un breve tratto, e poi staccarsi, forse per infrangersi sul divano o sul pavimento.
“Sei fradicio, cazzo! E bollente!”, mi sussurra Franco all’orecchio, ormai del tutto chino su di me. Si muove avanti e indietro nel mio sfintere e contemporaneamente si struscia sul mio corpo. I suoi capezzoli si induriscono e sta sudando come un porco. Poi, solleva il capo, mi fissa per qualche secondo, quindi si tuffa sulla mia faccia e mi limona profondamente. La sua lingua mi perquisisce ogni antro delle mie fauci, così come sta facendo il suo cazzone col mio budello. Una sua mano lascia l’appoggio sulla seduta e con pollice e indice mi strizza un capezzolo.
“NOOOOOOOOOOOO!!!”, urlo.
“Stai godendo, eh? Stai godendo?”, mi chiede, ansimando.
“Sì… sì… sìììììììììììì!!!”, strillo ancora.
“Sì, stai godendo! Lo sento! Sei tutto bagnato! Che troione!”, mi insulta, e il suo ventre mi sculaccia le chiappe con forza.
“AAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!”, sbraita, d’un tratto, Seby accanto a me.
“Cazzo, merda!”, esclama Giulio. “Non stringere così!”, gli grida contro. “Fratello, sto per sborrareeeeeeeeeee!!!”, fa poi a Franco.
“Anche io… anche io…!”, risponde il mio stallone con un filo di voce. Il viso di Seby si illumina improvvisamente: i suoi occhi si sgranano e la sua bocca si allarga quasi innaturalmente. Rapido si porta una mano alla rosellina ricolma di cazzo e la strofina forte. Abbassa la testa come se lì sotto stesse succedendo qualcosa di strano. Poi guarda me, stranito, quasi spaventato.
“GOOOOOOOOOOOOOOOODOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!”, urla come non ha mai fatto prima d’ora durante un orgasmo anale.
Provo ad interpretare quello che sta accadendo: i lunghi e potenti schizzi di sborra di Giulio colpiscono incessantemente la sua prostata, stimolandola all’inverosimile e scatenandogli forse il più devastante orgasmo che abbia mai provato.
Un’esplosione nei miei intestini mi distrae da queste riflessioni. “Che minchia succede…?”, chiedo sconvolto a Franco.
“Sto… venendo…! Sto… venendo…!”, singhiozza lui, mentre la sua nerchia si gonfia ad intervalli regolari e mi spruzza dentro litri di sperma. La pressione degli schizzi mi sollecita la prostata, una volta, due volte, cinque volte. Quando il mio orgasmo parte, smetto di contare e mi abbandono al piacere: le mie chiappe si contraggono e si rilassano, stringono la verga e la rilasciano. La pompano voracemente fino ad estrarle tutto il latte.
Franco si accascia stremato su di me e lascia che sia il mio culo a fare il resto del lavoro. “Sì, succhia tutto, dai! Tutto, tutto!”, mormora, mentre i miei muscoli interni lo mungono. Poi, rivolto a Giulio aggiunge: “Fratello: dopo questo avrò bisogno di un po’ di riposo!”.
“Sì, anch’iooooooooo…!”, ribatte il gemello, schizzando ancora seme nello sfintere di Seby.
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