Racconti Erotici > Gay & Bisex > Succosa vendetta (2)
Gay & Bisex

Succosa vendetta (2)


di crigio
03.06.2018    |    6.929    |    1 9.0
"Con uno strattone mi priva della nerchia e si tuffa sul mio solco..."
"Merda! Era il mio turno, però!", protesta in morone, ancora inginocchiato sul letto a menarsi. Il ragazzino appare timido e avanza verso di me a piccoli passi.
"Dai, non farti pregare! Ti voglio!", gli dico con voce suadente. Lui arrossisce e affretta un po' il passo.
"Che gran buttana!", esclama qualcuno, e tutti a ridere. L'imberbe, ormai acccostato alla sponda del letto, appoggia l'asta al mio solco e la fa scorrere un po' per lubrificarla con i miei umori e la sborra del rosso. Io mi sputo su una mano e vado a spalmare la saliva sulla parte superiore del nerchione. Poi, lo impugno e lo indirizzo al buco. Lui spinge delicatamente e, con sua enorme sopresa, mi precipita in corpo. Non credeva che sarebbe stato così facile, ma io ormai sono aperto all'inverosimile. Cade verso di me, ma si appoggia con le mani sul letto. Inizia a ondeggiare col bacino, piano piano. Chiude gli occhi e inspira profondamente.
Quando li riapre mi sussurra: "Sei così caldo".
Capisco che non è così esperto e allora decido di andargli incontro senza traumatizzarlo troppo. "Ti piace?", gli chiedo.
"Oh, sì!", ansima lui.
"Fammelo sentire tutto. Vai indietro fino a farlo quasi uscire e poi torna dentro. Avanti e indietro così, bravo. Ora accelera. Ancora... ancora... dai... più veloce, tesoro! Sei bravo! Sei... ah!... bravo... mmmmmmm!!!". Lo esorto e gemo, ma non fingo. Mi piace davvero quel cazzo non molto grosso ma lungo come pochi. Quando affonda raggiunge anfratti raramente esplorati da altre nerchie.
"Non ti faccio male?", mi chiede lui, carino.
"Oh, no! mi fai tanto bene, tesoro!", gli rispondo accarezzandogli i capelli. Poi, gli altri ragazzi, stanchi di questa scena melensa, saltano sul letto e, sbraitando, mi danno le loro minchie da succhiare e masturbare.
"Ora basta con 'sta storia! Ci siamo anche noi!", protestano, e mi ritrovo con due cazzi a destra e due a sinistra che vogliono essere lavorati a dovere con mani e bocca. Io di certo non mi risparmio, ma mi dispiace un po' per il ragazzino, al quale mi volevo dedicare totalmente facendogli da nave-scuola. Pazienza! Dovrò imporre anche a lui il ritmo degli altri.
Piego le ginocchia e arpiono le sue chiappette diafane con i miei talloni. Lo sperono e lo esorto ad accelerare, mentre ingoio una nerchia alla mia destra e la succhio come se non ci fosse un domani. A sinistra è la mia mano che lavora e mena un'asta niente male.
D'un tratto, qualcuno spinge via il ragazzino. "Levati, stronzetto!". E' il morone che, stanco di essere scavalcato dagli altri, si mette sopra di me e mi penetra con violenza. Mi perfora con la sua trivella come se cercasse il petrolio e mi monta senza alcun riguardo. Cerco Enrico, che potrebbe preoccuparsi per questa mossa dell'energumeno, e, dopo averlo individuato, lo tranquillizzo con lo sguardo.
"MMMMMM! Che maschio!". Mi complimento col moro e poi mi volto a sinistra per pompare la minchia grossa che stavo masturbando. E' davvero interessante! Sollevo lo sguardo e intercetto quello di un tipo dalla pelle olivastra che, con un ghigno disegnato sul volto, sembra proprio fiero della sua dotazione. Ho deciso che questo me lo prendo a smorzacandela: lo voglio sentire tutto intero!
"Oh... Ooooohhhhhhh!!!... OOOOOOOOOOHHHHHHHHHH!!!". Il morone rantola e mi scarica il suo seme dentro. Come al solito, gli spacconi sono tutto fumo e niente arrosto!
Per non farlo incazzare, però, mi complimento ancora: "MMMMMM! Sì, dammelo tutto! Svuotati dentro di me, amore!".
"Sì, troia! Ti riempio di sborra, cazzo!", ansima lui e, dopo pochi secondi, se ne esce e si mette di lato. Contento lui!
Allora prendo il toro per le corna e chiedo al tipo olivastro di sdraiarsi sul letto. Capisce poco l'italiano, ma Enrico mi aiuta. Lo scavalco e, dandogli le spalle, mi impalo sul suo obelisco. "E' grosso, cazzo! Com'è grosso!", mi sfugge di bocca. Accompagno la discesa tenendomi le labbra della rosellina dilatate con due dita e, grazie anche al seme (poco) del morone, l'arnese mi scivola in corpo agevolmente. Mi accovaccio comodo e inizio a rimbalzare sul ventre dello stallone. Poi invito altri ragazzi ad avvicinarsi, salendo in piedi sul letto in modo che possa spompinarli.
In lontananza vedo Enrico che mi fa dei segni: con la mano accenna a un "due" e con la testa mi indica il ragazzino pallido. Se non ho capito male vuole che faccia una doppia penetrazione prendendo, così come sto, anche il lungo cazzo dell'imberbe. Non è una cattiva idea.
Annuisco e lui si avvicina al ragazzino e gli parla all'orecchio. Quello, che nel frattempo ha preso coraggio, monta sul letto e mi solleva le gambe. Io mi sdraio sullo stallone che ho sotto e lui mi appoggia la cappella rosa sul buco e spinge.
"MMMMMMMMM!!!", miagolo con la bocca colma di un altro cazzo. "Oh, sì! Due cazzi! MMMMMM!!! Datemeli insieme, dai!", chiedo sospirando, dopo aver sputato la nerchia che stavo succhiando. Lo stallone di turno, però, non è contento della cosa e me lo risbatte in gola, mentre con le dita mi strappa letteralmente via un capezzolo. Dall'altra parte, un altro tipo mi sta schiaffeggiando l'altra areola con la sua mazza, anche questa niente male, e allo stesso tempo allunga una mano sulla mia rosellina doppiamente violata, accarezzandola e sfrregandola. Io con la coda dell'occhio lo guardo e gli sorrido: aggrotto la fronte quando arrivano scariche di piacere, e mugolo come una puttanella per esortarlo a continuare il massaggio.
Il ragazzino sopra di me comincia a tremare. Si blocca e si irrigidisce: vorrebbe trattenere l'orgasmo per scoparmi ancora, ma la sua poca esperienza lo fa esplodere. Mentre sborra piagnucola e diventa paonazzo, ma devo dire che il suo coito è abbastanza proporzionato alla lunghezza del suo affare. Non come il morone di prima che è stato una cocente delusione!
"Scusa...", mi fa prima di uscire e io gli sorrido tranquillizzandolo. Ci sarà tempo per ripetere l'esperienza.
Lui scende dal letto ed io alzo lo sguardo verso il tipo alla mia sinistra, facendogli capire che è arrivato il suo turno. Si sposta tra le mie cosce e lascia scivolare il suo attrezzo nel mio sfintere sopra quello olivastro che mi riempie già. Ora sì che si ragiona: mi sento veramente colmo di carne calda e pulsante e i due si muovono alternatamente. Quando uno esce l'altro entra e viceversa. L'eccitazione cresce e il mio petto si solleva. Sbuffo e mi lecco le labbra. Assumo le movenze di una bagascia di strada. Con le cosce spalancate e il culo che straborda di cazzi mi sento proprio bene. Quanlcuno mi strattona da sinistra e mi sbatte in bocca la sua minchia. Mi impone il ritmo della pompa ed io mi lascio comandare senza resistere. Due labbra chine sul mio capezzolo destro me lo stanno masticando e i denti me lo stanno strappando via.
"MMMMMM!!!", gemo per reazione, e, guardando in quella direzione, vedo un ragazzo che mi dà dei morsetti veloci e poi mi lecca con la punta della lingua. Vado in visibilio e il mio sfintere si rilassa di più. I due cazzoni mi precipitano dentro e anche i due stalloni si muovono meglio, cominciando ad ansimare e a godere.
"E' pazzesco! Ma dove l'hai trovata sta troia?". Un uomo di mezza età accanto a Enrico gli fa questa domanda. Ha un fisico ben tenuto e anche tra le gambe si difende bene.
"E' il mio ragazzo!", risponde il gigantone. L'uomo strabuzza gli occhi incredulo e, senza parole, torna a guardare la scena di cui sono protagonista.
Il tipo sotto di me comincia ad agitarsi e, capendo la situazione, anche quello sopra si lascia andare. Diversi schizzi sincronizzati mi colpiscono dentro e, dopo essersi svuotato, lo stallone che mi sormonta mi fa un lingua-in-bocca da urlo. Esce e si allontana. io smonto dall'altro e subito si avvicina l'uomo che parlava con Enrico. Si sdraia di fianco sul letto e mi fa girare di spalle. Mi solleva la gamba destra e aremggia nel mio solco. Mi penetra e poi mi afferra la caviglia per tenermi la gamba alzata.
Che vigore, ragazzi! Mezza età un cazzo! Nonostante sia ormai larghissimo lo sento tutto perfettamente. Mi volto indietro e limoniamo e devo ammettere che bacia anche da Dio! Sto tipo è proprio sexy!
"Succhia un cazzo! Mi eccita guardarti mentre spompini una grossa minchia!", mi sussurra all'orecchio. Ha una voce suadente che mi accende ancora di più. Io mi giro davanti e lì c'è subito pronto un arnese di tutto rispetto che non aspetta altro che essere succhiato a dovere. "Oh, che bravo che sei con la bocca! Guarda come gode questo maschione!", mi fa ancora l'uomo, e devo dire che mi piace sentirlo commentare quello che faccio e allo stesso tempo sentirlo muoversi dentro di me. Un brivido mi percorre dal ventre in su, fino al cervello. D'improvviso mi sento stordito e mi sgravo. "MMMM! Che puttanella che sei!", aggiunge ancora e mi infila una mano tra le cosce per prendere i miei umori. Li raccoglie e viene a spalmarmeli in faccia. Poi torna a prenderne altri e stavolta se li porta alla sua bocca, si lecca le dita e mugola di piacere. "Sai proprio di buono! Voglio mangiarti!", e mi priva all'improvviso del suo cazzo e si mette a sessantanove sopra di me, sbattendomi in gola l'arnese e tuffandosi tra le mie chiappe. Mi lecca grufolando come un maiale e insieme mi fotte le fauci. "Mi vuoi bere, tesoro?", mi chiede tra una lappata e l'altra. Io annuisco e lui aggiunge: "Allora bevimi!", e qualche istante dopo si scarica i lombi direttamente nel mio stomaco. Sì, perché bevo tutto senza lasciare uscire nemmeno una goccia.
Il suo sperma è caldo al punto giusto, non acido come altri. E' buono, sia di sapore che di odore. Mi piace tanto, mi fa stare bene. Mentre trema per l'orgasmo, l'uomo succhia i miei umori e ci si ubriaca. Quindi si ribalta sopra di me e si avvinghia baciandomi con passione e ringraziandomi. Anch'io avrei voluto ringraziarlo, ma è scappato via troppo in fretta.
Qualcuno mi afferra, poi, per i fianchi e mi costringe a mettermi a pecorina e mi penetra. In realtà, il suo cazzo è ancora molle. Mi chiedo come sia possibile con tutta l'eccitazione che riempie la stanza, ma, dopo pochi secondi di andirivieni, sento l'asta crescere, sia in lunghezza che in spessore. Dopo un minuto preme contro le pareti del mio sfintere e l'attrito stimola i miei nervi interni aumentando il mio piacere. Mi volto indietro e vedo un ragazzo castano, con una frangetta che gli cade sugli occhi, ansimante per lo sforzo della scopata, che mi stringe le anche con troppa forza. Con uno strattone mi priva della nerchia e si tuffa sul mio solco. Dà qualche lappata e poi mi sfonda di nuovo.
"MMMMMMMMM!", gemo leccandomi le labbra. Le sue mani si spostano dai fianchi alle mie spalle e, così arpionato, puoi assestarmi meglio dei colpi profondi e pesanti. Il mio capo si solleva e si ritorce indietro, ma qualcuno mi afferra per i capelli e mi spinge in gola la sua mazza.
Sono sbattuto davanti e di dietro, infilzato come un maialino sullo spiedo. Soprendentemente i due stalloni esplodono in sincrono e ingoio sborra sia dalla bocca che dall'intestino. Quando hanno finito si danno il cinque e smontano dal letto.
In un attimo di pausa mi sembra di sentire dei rumori provenire da fuori, gli stessi che ho percepito quando sono arrivati tutti questi maschioni. Poi, Enrico dice: "Bene, ragazzi! Il vostro tempo è scaduto. Passate dalla cassa e andatevene!".
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.0
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Succosa vendetta (2):

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni