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Ma che bel giocattolino! (Enrico) (2)


di crigio
07.05.2018    |    6.461    |    2 8.6
""Inginocchiati!", chiede il moro al suo compare..."
Due mani si appoggiano sui fianchi di Giò e in una frazione di secondo il ventre di uno sconosciuto si attacca al suo culo. Le membra del mio boy tremano come percorse da una scarica elettrica: prova a voltarsi ma lo stallone glielo impedisce tenendogli il mento stretto in una mano e continuando a limonarlo.
La troia spalanca gli occhi e li rivolge indietro per cercare di capire che cosa stia succedendo, ma d'improvviso viene presa da un vortice di sensazioni. Le gambe non la reggono più e le ginocchia si piegano. Si appende al collo dello stallone intrecciando le dita delle mani. Reclina il capo indietro ed esorbita le pupille. Il gozzo si gonfia come quando sta per esplodergli dentro un orgasmo.Il petto si solleva e i capezzoli appaiono turgidi ancora più di prima. L'altra mano dello stallone gli stringe forte una tetta e con pollice e indice gli strizza l'areola così tanto che sembra che stia per schizzare fuori.
"Ma mi sta cagando il cazzo!", sbraita una voce fuori campo, quella del nuovo arrivato.
"Quella non è merda, idiota!", rimbrotta l'energumeno.
Il secondo stallone non sembra fidarsi e tira un po' fuori il suo uccello. "Hai ragione, porca vacca! Si sta bagnando come una baldracca!"
"Che ti avevo detto! Dai, fottila! Non vedi quanto gli piace?", lo esorta il primo.
In pratica mi stanno stuprando il ragazzo ed io non faccio niente. Anzi, mi sto eccitando ancora di più! Se non sapessi con certezza che la cosa piace pure a Giò, correrei da lui anche a piedi. E infatti, non appena la troia riprende coscienza e le sue pupille ricompaiono, spinge il culo maggiormente verso il nuovo ospite facendogli capire che è disponibile a farsi sbattere. Quello, dopo un primo attimo di stupore, gli agguanta meglio i fianchi e comincia a scoparlo come se non ci fosse un domani.
"Il... tuo... è... enorme... ma... il... suo... non finisce... mai...!", singhiozza Giò al ritmo dei colpi che riceve e alzando lo sguardo verso il primo stallone.
"Lo so! Solleva una gamba: vedrai che poi lo senti proprio tutto!", gli consiglia quello. Il mio boy obbedisce e lo stupratore gliela regge da dietro, continuando a pistonargli lo sfintere e martellargli la prostata. La puttanella inizia ad emettere degli urletti a dimostrazione che quello che gli ha detto lo stallone è vero. "Lo senti fino alla bocca dello stomaco, non è vero? Sembra che ti voglia arrivare in gola!".
"Cazzo, sì! E' fantasticooooooo!!!".
"Merda! Si sta bagnando ancora, sta troia!", esclama il secondo tipo.
"Quando gode è un continuo! Non smette mai!", aggiunge il primo. Chissà come fa a saperlo! Deve essere un cliente abituale.
"Scorre meglio che in una fregna!".
"Non ti andrebbe di assaggiarlo?".
"MMMMM!!! Non è una cattiva idea!", e l'uccello viene estratto dal corpo di Giò, che per qualche secondo trema per la violenza dello strappo. Quindi, nell'inquadratura compare un pezzo del volto del secondo stallone, anche questo però nascosto da una maschera. Con la lingua raggiunge la rosellina della puttana e raccoglie i suoi umori. Il tipo mugola e grufola, mostrando di gradire il sapore e il profumo di quegli effluvi. "Quanto mi tira il cazzo!", mormora staccandosi per un istante dal solco per poi rituffarsi in mezzo.
"Che minchia fai?", sbotta all'improvviso, guardando in basso.
"Te lo succhio un po'! Non mi pare che ti sia mai dispiaciuto!", dice la voce fuori campo del primo stallone, che nel frattempo deve essersi inginocchiato tra le gambe del mio boy.
"No... certo che no...", risponde l'altro e poi continua a gustarsi le intimità di Giò. La puttanella si volta verso la telecamera e fa un sorriso forzato al suo pubblico, mandando anche un bacio con una mano e facendo l'occhiolino. Poi, lo stallone che gli sta limonando la rosellina si rialza e lo penetra di nuovo senza alcuno riguardo. Con un colpo gli affonda dentro e mozza il fiato della vacca. Quindi si aggrappa alle sue spalle e ricomincia a stantuffare di gran lena.
"Ti piace?", chiede lo stallone al mio boy, come se fosse sinceramente interessato al suo piacere. Non è una domanda retorica, ma realmente preoccupata che il suo partner stia godendo, tanto che Giò si volta e, sorridendogli, annuisce. Si avverte quasi una certa complicità tra i due: non lo stanno facendo solo per fare godere il pubblico degli users, ma per donarsi piacere l'un l'altro. "Bene", chiosa lo stallone, senza smettere di scopare.
Intanto, in secondo piano si vede il primo energumeno stendersi supino sul letto e con una mano spingersi la verga per tenerla eretta. Il secondo arrivato si china sulla schiena di Giò e si allunga fino al suo orecchio. Gli sussurra qualcosa e il mio boy annuisce ancora. Finalmente riesco a vedere anche i colori del secondo tipo: è più chiaro del primo, castano direi, non biondo, e ha un naso che si potrebbe definire importante, tanto è lungo. La carnagione del viso è chiara, più che nel resto del corpo, ma forse è una questione di luci. Sembra anche più alto di quell'altro e, nonostante sia ugualmente ben messo fisicamente, è meno grosso.
All'improvviso smette di scopare Giò e scivola lentamente fuori dal suo sfintere. Si asciuga il sudore sulla fronte con un braccio e con il mento incita il mio boy a salire sul letto. La troia obbedisce e scavalca il primo stallone. Si accovaccia sul suo ventre e armeggia col suo cazzo finché non ci si impala sopra. Quindi, si inginocchia e si piega in avanti. Il secondo arrivato monta su anche lui e si mette alle spalle di Giò. Per qualche secondo non si vede nulla di quello che sta succedendo, ma lo si può immaginare. Solo quando il tipo castano si solleva sui piedi e rimane accovacciato alle terga della puttanella, riesco ad ammirare la doppia penetrazione che i due stalloni gli stanno praticando. I grossi coglioni del primo scendono pesanti tra le proprie cosce, mentre quelli ugualmente grossi dell'altro pendono giù tra le natiche del mio boy e ci sbattono contro mentre l'energumeno inizia a fotterlo. La troietta alza un po' le chiappe per consentire anche al moro di muoversi un po' e poterlo scopare, godendo così dello stantuffo dei due cazzi contemporaneamente. Allora, si volta indietro oltre la spalla dello stallone che gli sta dietro e sorride alla cam leccandosi le labbra di gran gusto.
"Oh sì! Due bei minchioni grossi su per il culo! Che c'è di più eccitante?", gongola. La sua voce si sente un po' lontana a causa della distanza dalla cam. Poi qualcuno suggerisce di ruotare un po' in modo che gli users possano vedere bene Giò. Ci riescono con difficoltà e la monta riprende.
Il tipo sotto massaggia le tette del mio boy e solleva il capo per titillare e succhiare i capezzoli. La puttanella intanto si è voltata indietro e sta limonando con l'altro stallone, pur avendo lo sguardo rivolto alla cam per provocare il pubblico. Le chiappe dell'energumeno castano sono proprio belle mentre si contraggono nell'atto di fottere la troia: appoggia il proprio peso sulla schiena di Giò e gli scorre dentro con una certa intensità così da fargli sentire tutta la sua asta contro le pareti dello sfintere.
"E' proprio bello... ah... il tuo cazzo, sai! Mi fa... mmmmmm... mi fa godere tanto! Oh! Oh! OH! OH! OH! OOOOOOOOOOHHHHHHHHHHHHHH!!!", sussurra il mio boy, dapprima singhiozzando sotto i colpi infertigli dallo stallone e poi lanciando un lungo gemito accompagnato da un tremore evidente a tutte le membra.
"Minchia quanto sei fradicio!", sbotta quello.
"E' colpa tua, stronzo!", ribatte Giò, e tutti e due sghignazzano. Quello sotto, che non vuole essere messo in disparte, allora piega le ginocchia e, spingendo sui talloni, comincia un più intenso movimento sussultorio nelle viscere della puttanella. Giò si lascia scappare un urletto ed il suo corpo inizia a rimbalzare sul letto. Il suo gozzo si gonfia, segno che sta godendo di nuovo.
"No, non fare così, altrimenti mi fai sborrare!", protesta il tipo castano. Credo che il piacere che Giò sta provando gli stia facendo contrarre i muscoli del culo che quindi stanno praticando una sorta di masturbazione all'uccello dello stallone. Chissà perché, invece, il tipo sotto non protesta allo stesso modo. Forse è più resistente.
Sta di fatto che il secondo energumeno deve tirare fuori il cazzo dallo sfintere della troia. Rimane lì dietro per qualche secondo e poi decide di farselo succhiare un po'. Finalmente si riescono a vedere le dimensione di questo secondo cazzo e tutta la community esplode in commenti di giubilo. Quello che diceva Giò poco fa non era tanto per dire. Mentre la minchia del tipo moro è leggermente curva e abbastanza grossa, quella di quest'altro è dritta, lunga più della prima e più grossa alla base che in punta, tanto che quando lo stallone si posiziona in piedi davanti alla faccia della puttana, la prende per i capelli e gli viola le fauci, la povera troia ha un conato di vomito che a stento riesce a trattenere. Infatti, lo stronzo gli entra dentro come ha fatto inizialmente nel culo: con un unico colpo profondo che gli fa dilatare la bocca in modo innaturale, tanto è il diametro della base della verga.
"Inginocchiati!", chiede il moro al suo compare. Infatti, cercava di raggiungere lo scroto di quello, ma inutilmente, per potergli succhiare i coglioni, mentre la troia si dedica all'asta. Intanto, continua a pistonare negli intestini di Giò tenendogli le chiappe divaricate con le mani per permettere al pubblico di vedere bene la scopata.
L'energumeno castano è praticamente in visibilio: con due bocche che si occupano una del suo cazzone e l'altra dei pesanti testicoli e forse anche del perineo e del buco del culo, è in preda ad una crescente libidine. Si massaggia il corpo facendo scorrere le mani sul petto e giù fino al ventre, per poi risalire e strofinarsi collo e viso per smorzare un po' l'eccitazione.
"Io devo venire, cazzo!", esclama d'un tratto. "Non ce la faccio più!". Fa un respiro profondo e poi aggiunge: "Però prima voglio vedere te scoppiare in uno dei tuoi stupendi orgasmi anali".
Appena pronuncia queste parole, gli utenti che hanno sentito cominciano a chiede che cosa sia questo "orgasmo anale", ma nessuno pare avere la risposta. Intanto, lo stallone castano ha sottratto Giò ad un infastidito energumeno moro che, quando la troia smonta dal suo cazzo, sbuffa aggrottando la fronte. La puttanella viene fatta sdraiare sulla schiena e il castano chiede al moro di tenergli le gambe ben aperte mentre gli sta seduto sulla faccia. Stavolta, il tipo si sputa sull'asta per lubrificarla e quindi si posizione tra le cosce del mio boy precipitandogli dentro completamente e strappandogli un sospiro. Una volta assestatosi bene, comincia a fotterlo come un ossesso, tanto che per la prima volta Giò protesta e porta una mano alla pancia dello stallone come se volesse spingerlo via.
Ben presto, però, il dolore si trasforma in piacere e la mano si sposta sul fianco dell'energumeno per accompagnare il movimento di bacino. La troia solleva il capo e fissa il suo stupratore: annuisce e si guarda tra le natiche. Il suo viso si tende e respira con la bocca aperta. Poi, mette l'altra mano sulla propria pancia e comincia a strofinare; risale verso il petto e strofina anche lì. Poi arriva al collo e se lo massaggia.
"Non... respiro... Non... respiro...!", singhiozza e ansima. Con uno scatto la sua schiena si solleva e si inarca, mentre il capo si abbandona indietro. Lo stallone non smette di fotterlo e il suo corpo viene sbattuto come una foglia dal vento. Dalla gola esce il suono di un rigurgito e il gozzo si gonfia come se avesse dentro un corpo estraneo. Schiuma dalla bocca ed esorbita le pupille. Le braccia scattano verso le spalle dello stallone e le unghie si piantano nella sua pelle.
Va in apnea. Quando riprende a respirare, un fischio accompagna i fiati. "Oh sì! Pompami il cazzo! Succhiami il cazzo col culo, brutta troia!", sbraita il tipo, che emette alcuni rantoli e dà diversi affondi cadenzati e potenti in fondo agli intestini di Giò. Si sta scaricando i coglioni e la masturbazione praticatagli dai muscoli interni della troia lo stanno letteralmente mungendo. Il mio boy si riabbandona sul letto e lo stallone moro ne approfitta per infilargli in gola la sua verga. Gliela scopa e ne abusa fino a raggiungere anche lui l'orgasmo. Si svuota tra le sue fauci e con tale abbondanza che lo sperma cola fuori dalle labbra della puttanella.
Il castano si china a raccoglierlo con la lingua e poi si alza fino a raggiungere il suo compare e limonare scambiandosi il seme di quest'ultimo.
I due stalloni si abbbandonano sul corpo esanime del mio boy e tutti e tre riposano le membra dalle fatiche dell'amplesso.
Prima che la cam venga spenta, il mio boy sussurra ad entrambi: "Grazie Boris! Grazie Knut!".
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