il patrigno,parte quarta

La notte seguente alla chiavata avevo il culo dolorante,ma nonostante questo ero felice,avevo perduto la mia verginità ,presa da un ragazzo che mi piaceva da matti,non vedevo l'ora di rifarlo,ero sicura che sarebbe stato ancora più bello,mi dispiaceva solo di non poter essere veramente femmina,mi mancava il seno,magari piccolo.
Sandro mi fece un altro regalo,una collanina d'argento con un cuore appeso
- grazie amore mio,sei davvero un tesoro - dissi
- per te farei tutto,credo di provare qualcosa -
- oh che sogno! io ti amo,non ho dubbi -
- e come facciamo con Anna? -
- non so,ma penso che dovremo dirglielo,non riesco più a fingere - lo abbracciai,lui mi mise la collanina al collo,quel cuore era il nostro,batteva d'amore.
- ti va di vestirti da femmina e farti trovare così da tua madre? -
- come pensi la prenderebbe? -
- me ne ha parlato spesso,sa che sei gay,non è cieca,mettiamola di fronte alla realtà - così decidemmo ,mi aiutò a cercare gli abiti adatti,un top aderente nero molto scollato,una minigonna a scacchi,calze a rete e scarpe con il tacco,poi mi truccai con molta attenzione,non volevo sembrare una zoccola,una volta finito ,mi mostrai a Sandro che fu entusiasta
- mi manca tanto il seno sai - dissi
- sei bellissima ugualmente,ma possiamo informarci da uno specialista se vuoi -
-davvero lo posso fare? -
- si,se è d'accordo tua madre - gli saltai al collo e lo baciai.
Lei tornò a casa nel tardo pomeriggio,Sandro la salutò e l'abbracciò,si baciarono,io ero in camera mia
- dov'è Claudio? -
- è in camera sua,adesso lo chiamo - bussò alla porta e mi disse di uscire,titubante avanzai nell'ingresso e mi trovai di fronte a mia madre,rimase basita vedendomi così abbigliata
- posso spiegarti mamma -
- non hai niente da spiegare tesoro,lo sapevo che ti provavi le mie cose - io arrossii
- non sei arrabbiata con me? - si avvicinò e mi abbracciò
- amore mio,voglio solo che tu sia felice - Sandro ci stava osservando
- non sai tutto Anna - fece,le si voltò verso di lui chiedendo cosa stesse dicendo
- io e Claudia,perché vuole essere chiamata così ,abbiamo fatto l'amore - si bloccò
- vuoi dire che voi due avete fatto sesso ? -
- si mamma,la colpa è mia,l'ho istigato io -
- tesoro ,tu lo avrai istigato ,ma lui non si è tirato indietro-
- te lo ripeto è tutta colpa mia,non rifartela con lui -lei guardò Sandro con occhi irritati
- non dovevi Sandro,è ancora minorenne,sei impazzito? -
- scusami Anna,non ho resistito,lo so che ho fatto un errore ,ma è così attraente -
- posso sapere fino a che punto siete arrivati? -
- abbiamo fatto tutto mamma,finalmente non sono più vergine - lei sbiancò
- e quella collanina? -
- è un regalo di Sandro - calò il silenzio tra noi,poi mia madre si riprese
- sentite ,ormai indietro non si torna,dobbiamo convivere con questa cosa,come possiamo fare? - guardai Sandro e presi la parola
- Sandro ti ama ,ma sente qualcosa anche per me,io non posso perdervi - lei ci pensò un po quindi esordì
- è così difficile,ma per il tuo bene devo cedere,se ti fa stare bene può rimanere a casa,ma io non posso più ospitarlo nel mio letto,non ce la faccio - l'abbracciai
- grazie mamma,vedrai che con il tempo lo perdonerai,lui ti desidera -
- E' vero Anna,io vi amo entrambe - fece Sandro,che si avvicinò a noi due,la mamma allargò un braccio e accolse anche lui
- rimaniamo uniti e tu non fare del male a mio figlio,te lo ordino -piangevamo tutti e tre,avevamo raggiunto un compromesso,ma sapevo che mia madre era ferita,mi faceva soffrire.