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incesto

con mio padre a pesca


di feltrone
27.10.2020    |    3.459    |    1 9.1
"Una domenica d'estate sono andato a pesca con mio padre era un caldo insopportabile - che ne dici se ci spogliamo? tanto siamo soli - fece mio padre - siamo..."
Avevo 16 anni ed ero tormentato dal pensiero di essere gay,le ragazze non mi facevano nessun effetto,i maschi invece me lo facevano diventare duro,io poi sembravo una ragazzina,moro,capelli molto lunghi,fianchi e culo da far invidia alle mie compagne di scuola.
Avevo una gran voglia di provare,ma i miei coetanei mi interessavano poco,si,c'erano un paio nella mia scuola che mi piacevano,però erano i maturi il mio sogno,mi immaginavo nelle mani di un porcone che mi usava,sottomesso alle sue voglie.
Una domenica d'estate sono andato a pesca con mio padre era un caldo insopportabile
- che ne dici se ci spogliamo? tanto siamo soli - fece mio padre
- siamo sicuri che non ci vede nessuno? - risposi
- tranquillo Giacomo ,questo posto lo conosco solo io - così iniziammo a spogliarci dei pochi abiti che avevamo,per la prima volta vedevo mio padre nudo,un bell'uomo di 40 anni,muscoloso,visto la palestra che faceva,il petto peloso e in mezzo alle gambe un cazzo enorme seppur a riposo,avevo la bava alla bocca,mi piaceva,eppure mai avevo fatto un pensiero su di lui,adesso invece sentivo un gran trasporto verso di lui scordandomi chi era.
Mi guardò e il suo sguardo fu eloquente,era tanto tempo che non mi vedeva nudo
- sei davvero carino sai,chissà quante ragazze avrai intorno ! - disse
- no babbo,non mi guardano neppure -
- neppure i ragazzi ti guardano ? - mi sentii gelare nonostante l'afa,arrossii e chinai lo sguardo
- ti sei incupito,cosa c'è Giacomo? -presi coraggio,ora o mai più pensai
- sono frocio,non l'hai capito ? - grosse lacrime mi scivolarono sulle guance,mio padre abbandonò la canna e mi raggiunse,mi abbracciò
- Giacomo,lo avevamo capito sia io che la mamma,per noi non cambia niente - scoppiai in un pianto dirotto,le sue braccia mi stringevano,mi sentivo protetto
- grazie,siete splendidi,avevo paura che non capiste,sapessi quanti insulti mi prendo -
- sono degli stupidi,non devi sentirti in colpa,lo so che il coraggio non ti manca -avevo appoggiato il viso sulla sua spalla,bagnandola con le mie lacrime
- scusa babbo,ti ho bagnato tutto -
- non preoccuparti,sfogati pure,lasciati andare - mentre diceva quelle parole avvertii qualcosa di duro che premeva su di me,singhiozzavo ma guardai in basso,era il cazzo di mio padre che si frapponeva tra noi,aveva un erezione incredibile,alzai gli occhi nei suoi
- babbo sei eccitato,è colpa mia? -
- no tesoro ,non hai nessuna colpa - fu un attimo,ci avvicinammo entrambi con il viso fino a che le nostre labbra si unirono in un bacio proibito,era la prima volta che baciavo in bocca qualcuno,istintivamente allungai la lingua ,trovai la sua,la saliva ci unì,fu emozionante,le sue mani mi carezzavano il culo,volevo che non finisse più,l'emozione era fortissima,avevo le mani sul suo petto,i grossi capezzoli che sbucavano dalla peluria erano duri,mi staccai e scesi per leccarli e mordicchiarli
- oh Giacomo fermiamoci,siamo ancora in tempo ! - fissai i miei occhi suoi suoi
- davvero vuoi che mi fermi? io non voglio,mi piaci troppo -
- anche a me piaci tesoro,ma sei mio figlio,non possiamo -
- allora trasgrediamo,lo lo voglio,non vuoi esaudire il mio desiderio? - gli presi in mano il cazzo ,sembrava di marmo,lui non si muoveva
- voglio che tu sia il mio primo uomo,fammi tuo,ti obbedirò in tutto- mi baciò di nuovo,era combattuto,ma non riuscì a trattenersi,mi spinse la testa in basso,capii cosa voleva,mi inginocchiai e mi trovai di fronte ad un cazzo in tiro,mi eccitava sapere che era con quello che mi aveva generato,palpavo la sua consistenza,poi mi avvicinai e con la lingua leccai quell'asta con gran gusto,quindi lo presi in bocca,lui gemette,mi teneva la mano sulla testa e mi dava il ritmo della pompa
- dai Giacomo,sei bravissimo,meglio di tua madre - a quelle parole sentii un tuffo al cuore,era il mio sogno assomigliare a lei,volevo sentirmi femmina
- davvero mi desideri più della mamma? -
- si,sei più femminile di lei - mi dedicai a pomparlo con più foga,la saliva avvolgeva quella fava gigantesca,mi sembrava di sognare
- adesso tirati su altrimenti vengo -
- si ,ma adesso mi scopi babbo - rimase attonito
- davvero lo vuoi? -
- si voglio essere tuo,inculami ti prego - mi fece appoggiare le mani ad un grande sasso ,mi fece alzare il culo,si chinò e mise il suo viso tra le mie chiappe,me le allargò e con la lingua cercò il mio buco,mi insalivò a lungo procurandomi un piacere incredibile
- babbo ,mi piace troppo,sei bravissimo,lo fai anche a mamma? -
- si,ma tu hai un culo troppo arrapante-
- e allora sfondamelo ,non resisto più -si alzò,mi voltai,aveva il cazzo durissimo in erezione,poggiò le mani sui miei fianchi e lo appoggiò sul solco
- sicuro che lo vuoi? farà male ti avverto -chiese
- non immagini quanto lo voglio,non avere pietà anche se griderò -era eccitato anche lui ,puntò il mio ano e lentamente la cappella violò il mio culo,mi diceva di spingere ,sarebbe stato più facile,nonostante questo sentii dolore,non dissi niente,avevo paura smettesse,andò avanti con la penetrazione,lo sentivo che si faceva largo nei miei visceri,stringevo i denti,ansimavo,poi dette un colpo secco,urlai con tutto il fiato che avevo
- mi spiace Giacomo,lo tolgo? - avevo le lacrime che scendevano
- no no ,continua ,lo voglio tutto -
- ma ce l'hai tutto dentro caro - misi la mano dietro e sentii il pelo del suo pube che aderiva al mio culo,un sorriso mi illuminò il volto
- finalmente,non sono più vergine! -
- dimmi quando posso muovermi -
- muoviti subito,fotti tuo figlio,fammi sentire quanto sei maschio ! - assecondò la mia voglia ,iniziò a montarmi,mi mise le mani sulle spalle,il dolore scemava e un gran calore saliva dal mio culo,con la bocca aperta mi girai,eravamo sudati,tirai fuori la lingua,lui mi mise due dita in bocca ,io le succhiai avidamente mentre il ritmo aumentava,adesso stavo godendo,il mio piccolo cazzo si era indurito,me lo presi in mano e lo menai ,velocemente sborrai,sgocciolai tutto sul terreno,raccolsi qualche goccia con le dita e me le misi in bocca,mio padre grugniva,si abbassò mi baciò il collo,poi cercò la mia bocca e mi baciò ,avevo ancora sulle labbra la mia sborra,andava su e giù ,sempre più veloce
- Giacomo non resisto più -
- e allora vieni babbo,ingravidami,non uscire ! - lanciò un urlo e tremando scaricò il suo seme ,schizzò tante volte,lo sentivo viscido e caldo,era la cosa che amavo di più,pensai che era la stessa sborra che aveva messo incinta mia madre di me ,poi crollò sulla mia schiena,mi baciava dappertutto,il suo cazzo perse consistenza ed uscì,si sedette in terra,io in ginocchio glielo ripresi in bocca ripulendolo per bene,avevo delle gocce sulle labbra,lui volle baciarmi,sentivo che dal culo stava uscendo la sua sborra
- è stato bellissimo babbo-
- è vero,forse ho sbagliato,ma la voglia di te ha vinto - lo abbracciai e lo baciai a lungo.


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