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Gay & Bisex

svezzato dal conte,seconda parte


di feltrone
20.03.2020    |    1.144    |    0 7.5
"Mi ripromisi di non tornare in quella villa, ma il giorno seguente mio padre mi disse che il conte voleva che andassi da lui - non ci vado, scordatelo -..."
La visita al conte era stata un umiliazione che non volevo ripetere,la notte dormii poco e male,quell'orco apparì nei miei sogni,mi obbligava a tutta una serie di porcherie.
Mi ripromisi di non tornare in quella villa,ma il giorno seguente mio padre mi disse che il conte voleva che andassi da lui
- non ci vado,scordatelo - dissi,un ceffone micidiale mi colpì in pieno volto
- non si discutono i miei ordini ,capito? se il conte ti vuole tu ci vai e anche di corsa ,mica ti mangia! -
avesse saputo cosa mi aveva obbligato a fare certamente me lo avrebbe proibito e magari avrebbe preso a pugni quell'uomo,ma non potevo dirglielo,rassegnato mi avviai alla villa.
Il maggiordomo mi fece passare,mi guardava schifato,mi fece strada e invece del salone mi fece entrare in una stanza al piano superiore,era la camera da letto,lui era seduto di fronte a me,aveva una vestaglia rosso scuro,mi fece cenno di entrare e chiudere la porta
- Giacomino cosa ti è successo? hai la guancia rossa fuoco -
- ho sbattuto in un mobile -risposi
il conte sorrise - il mobile aveva una forma strana,hai cinque dita stampate -
abbassai gli occhi,aveva capito tutto
- tuo padre ti ha menato ,vero? -
- si conte -
- si vede che te lo sei meritato piccolo frocetto ,devi imparare ad obbedire -
si slacciò la vestaglia ,rimase nudo,in mezzo alle gambe spuntava il cazzo duro
- dai spogliati ,io sono pronto,come vedi - balbettando risposi
- la prego signor conte,abbia pietà di me - mi venne vicino ,caricò il braccio e lo scaricò sul mio viso,un manrovescio fortissimo,mi presi il viso tra le mani
- non devi discutere i miei ordini puttanella,spogliati ti ho detto -
lentamente mi tolsi i vestiti,rimasi nudo ,in piedi,le mani sul pube,tremavo,chissà cosa mi aspettava.
Il conte salì sul letto,si distese e con la mano mi fece cenno di mettermi vicino a lui,mi misi al suo fianco,mi prese il mento e avvicinò le labbra alle mie,i suoi baffi mi bucavano,con la lingua cercò la mia,lo assecondai,si era addolcito,dopo tutto mi piaceva, sentivo un gran rimescolio alla pancia,mi ritrovai con un erezione potente,se ne accorse e mi afferrò il cazzo
- ti sei eccitato ,lo hai capito che sei un invertito o no? -
- si conte sono finocchio ,lo so -
- e allora prendimelo in bocca,come la ragazza dell'illustrazione di ieri -
mi chinai ,era enorme ,non sapevo cosa fare ,lui se ne accorse
- inizia a leccarlo ,poi con la bocca succhialo -
con la lingua mi dedicai alla cappella,fu una sensazione strana,stavo leccando il cazzo di un uomo,nei miei sogni più segreti lo desideravo,ma speravo avvenisse in maniera più dolce,mi spinse la testa e inghiottii la verga,mi arrivò in gola,mi venne da vomitare,poi me lo sfilò e rientrò
- hai capito come devi fare?sei un buco marcio - feci cenno di si con il capo ,avevo la bocca impegnata, all'inizio ero incerto,poi ci presi gusto,mi aiutavo con la mano,lo sentivo respirare affannosamente,gli piaceva,mi insultava
- troia di merda,sei una vera pompinara,sei nato per questo,lo sai? - io assentivo ,assaporavo il suo membro,con una mano afferrai il mio,ero eccitato,se ne accorse
- fatti una sega finocchio,ma non schizzarmi addosso -
durai pochissimo,mi staccai dal suo uccello e sborrai sulla mia pancia,quindi tornai a dedicarmi a lui
- bravo,adesso fai venire me -
durò a lungo,mi faceva male la mascella,ad un certo punto capii che stava per venire,si mosse a scatti,e riversò nella mia bocca tutto il suo seme,non smetteva più,bestemmiava e mi riempì
- non perderne neppure una goccia,altrimenti ne buschi- fece
una volta finita l'eiaculazione me lo sfilò
- apri la bocca,fammi vedere quanta sbroda hai -
obbedii,a malapena la trattenevo,era calda e vischiosa,lui rise e mi ordinò di deglutirla
- bevi il mio seme,e dimmi com'è -
bevvi tutto,avevo ancora qualche stilla sulle labbra,con la lingua recuperai anche quella
- buonissima signor conte- dissi leccandomi i baffi che non avevo
- è meglio del mio vino,dì la verità -
- si,io la preferisco -
- adesso ripuliscimi il cazzo,deve brillare -
mi chinai e lo ripresi in bocca,leccai la cappella e l'asta,diventò pulitissimo
- bravo,ci sai fare,adesso ho voglia di pisciare,vieni con me in bagno -
lo seguii ,entrò , andò verso il water ,mi fece cenno di raggiungerlo
- mettiti a sedere sul coperchio e apri la bocca -
temetti quello che aveva in mente,ma lo feci lo stesso,si prese tra le mani l'uccello ed uscì l'urina,dritta nella mia bocca
- non chiudere la bocca coglione,bevila tutta -
ne aveva tantissima,un po mi colò sul mento,ma il grosso lo bevvi tutto,era calda più della sborra ,aveva un sapor acido,se lo scrollò,aveva finito
- sei un cesso,ne sei cosciente? -
- si conte,lo so ,mi vergogno tanto -
- adesso vai,rivestiti e torna domani -
in fretta recuperai i miei vestiti uscii dalla sua camera e il maggiordomo mi accompagnò al portone,mi squadrò e sibilò
- che schifo,puzzi come una vacca -
tornai a casa con le lacrime agli occhi,mi aspettava un altra notte di incubi.
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