Gay & Bisex
memorie di un frocio

16.12.2024 |
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"Rimasi in ginocchio confuso da quello che avevo fatto , Alberto mi porse una mano e mi tirai su
- sei stato bravissimo - fece asciugandomi il viso con un..."
Nella mia vita sessuale ho avuto più di una tappa ,a 18 anni una compagna di classe del liceo durante una gitascolastica mi fa un pompino ,io ero un verginello mentre lei potremmo definirla una veterana ,non fu una bella
esperienza ,facevo fatica a farmelo venire duro e più avanti avrei capito il perché .
Poi più niente ,mi imbarazzavano le ragazze ma non ero neppure cosciente della mia vera sessualità fino a che
all'università feci amicizia con un ragazzo ,cominciammo a frequentarci per studiare assieme ,andavo spesso a
casa sua perché era grande con un grande giardino e nei giorni caldi ci mettevamo lì comodi .
Un pomeriggio Alberto allungò una mano sotto al tavolo appoggiandola sulla mia coscia ,credo che diventai
paonazzo ,in quel mentre arrivò sua madre con un vassoio a portarci delle bibite ,non poteva vedere la mano
del figlio ,ci sorrise e ci lasciò soli ,guardai Alberto interrogativo e lui strinse la mia coscia ,mi venne un brivido
nonostante il caldo
- cosa stai facendo ? - chiesi
- non dirmi che non ti piace ,non ci credo -
- cosa c'entra ,poteva vederti tua madre -
- non si è accorta di niente - mi fece l'occhiolino - dopo andiamo in camera mia - entrai nel panico anche se il
cazzo mi era diventato duro .
Dopo un oretta chiudemmo i libri e ci trasferimmo in camera sua ,la madre ci sorrise
- dateci sotto ,manca poco all'esame - disse ,le sue parole potevano sembrare contraddittorie ma non credo
lo disse in quel senso ,appena entrati nella stanza mi appoggiò al muro e mi baciò palpandomi il culo ebbi un
fremito ma rimasi impassibile ,il ragazzo si fermò
- davvero non vuoi ? - chiese ,io iniziai a balbettare qualcosa ,lui mi scosse per le spalle - fammi capire -
- si ,lo voglio ma non l'ho mai fatto -
- vuoi dire con un ragazzo - feci cenno di si - non vuoi provare ? - di nuovo feci cenno di si ,lui si tirò giù i
pantaloncini sfoderando un uccello ritto e teso - assaggialo ,ti piacerà - mi abbassò la testa con la mano e
mi trovai all'altezza del suo sesso ,come un automa mi avvicini e tirai fuori la lingua per leccargli la cappella
- puoi prenderlo in mano ,non brucia - aggiunse carezzandomi i capelli ,lo afferrai ,era il primo cazzo che
toccavo oltre il mio e mi piaceva sentirlo duro nella mia mano ,spalancai la bocca ed entrò fino in gola
procurandomi un conato di vomito che non mi fermò ,anche il mio uccello era duro e me lo menavo ,andavo
avanti e indietro sull'asta dura procurandomi un gran piacere
- l'ho capito subito che eri frocio - fece chinandosi al mio orecchio con aria complice ,lo aveva capito prima lui
di me pensai ,ansimava e mi incitava - succhia che sto per venire - non fece in tempo a finire la frase che
se lo prese in mano uscendo dalla mia bocca e in due menate mi schizzò in faccia coprendomi di sperma ,in
quell'attimo venni anch'io colando il mio seme sul pavimento .
Rimasi in ginocchio confuso da quello che avevo fatto ,Alberto mi porse una mano e mi tirai su
- sei stato bravissimo - fece asciugandomi il viso con un fazzolettino di carta
- tu sei stato bravo ,mi hai fatto capire come sono - mi baciò con passione e questa volta le lingue si
incrociarono ,ci abbracciavamo come se il tempo si fosse fermato
-ma a te piacciono i ragazzi ? - chiesi
- anche -
- quindi sia ragazze che ragazzi -
- eh si ,perché non si può ? -
- non lo so ,davvero - mi prese il viso tra le mani e mi sorrise
- ti va di scopare con me ? - ci pensai un momento poi feci cenno di si .
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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