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Gay & Bisex

l'amico di mio figlio,seconda parte


di feltrone
16.09.2021    |    590    |    0 7.8
"Dette gli ultimi colpi di reni e si svuotò andando a riempire di nuovo gli intestini dell'amico, poi si scostò e con il cazzo gocciolante lo guardò - forse..."
Lo tirai verso di me e gli calai i pantaloni,lo feci voltare
- fammi vedere se hai un bel culo - dissi perentorio,gli calai gli slip e ammirai due bei glutei pieni e rotondi
- ci credo che a mio figlio piaci,hai un culo da urlo - e insinuai il mio viso tra le chiappe divaricandole e mettendo in mostra la rosellina - è bello largo,quanto cazzo hai già preso? -
- solo da Andrea,a parte un mio zio che mi ha violentato che avevo 15 anni -
- mi spiace,deve essere stato terribile -
- eh si,ma alla fine mi ha fatto capire che ero gay -
- io non voglio violentarti,lo facciamo solo se vuoi -
- voglio che mi scopi,così impara quel frocio di tuo figlio -lo feci distendere ,misi le sue gambe sulle mie spalle e puntai il cazzo verso il suo ano,che si aprì immediatamente,fui dentro di lui che nemmeno me ne accorsi,scivolò nel suo intestino come fosse burro,mai mi era capitato, provai un brivido nell'inculare un ragazzo così giovane e carino ,sapendo poi di violare un buco dove anche mio figlio aveva goduto.
Mi stringeva i capezzoli ed io affondai il mio uccello fino alla base
- dai scopami ,fammi vedere quanto sei maschio ! - urlò,io ero eccitato come raramente mi capitava,mi chinai per baciarlo,ma lui non volle
- niente baci,devi solo fottermi come la tua vacca - questo suo linguaggio sconcio mi elettrizzava e ci misi tutta la mia forza per chiavarlo come voleva.
Lui con la lingua di fuori ansimava ad ogni mio colpo,gli occhi socchiusi ,si vedeva che godeva,mi incitava ad accelerare il ritmo,dai colpi che gli davo quasi cadde dal divano,ma continuai a montarlo,ero fuori di me,tanto che non mi accorsi che qualcuno era entrato in casa,stavo violando l'amico finocchio di mio figlio,la grande eccitazione fece si che eiaculassi in quel momento,svuotai le palle dentro di lui e mi accasciai sudato su quel ragazzo.
Dopo un momento mi ripresi,avvertii una presenza dietro di noi,Gianluca già si era accorto,era mio figlio che era rientrato,ci trovò così,con me ancora dentro il suo culo e lui a gambe larghe sotto di me
- vedo che ve la spassate - fece sarcastico
- come te la spassi tu - rispose Gianluca piccato,io ero imbarazzatissimo,mi voltai uscendo dal ragazzo,il cazzo ancora gocciolante
- mi spiace Andrea,ma la colpa è tua,lo hai praticamente gettato tra le mie braccia -
- hai fatto bene babbo,è solo una vacca da monta,vuole solo il cazzo -
- forse se ci tenevi di più a lui non sarebbe arrivato a farlo,non credi? -
- si si,ma alla prima occasione non ha esitato a farsi scopare,da mio padre poi -io mi alzai e andai di fronte a lui
- scusami di nuovo,ma non ce l'ho fatta a resistere - vidi che si stava calando i pantaloni
- cosa fai Andrea? -
- approfitto di questa troia,che c'è di male - si mise al posto mio e prontamente si infilò nel culo dell'amico
- non è questo che vuoi? -fece,mentre vidi che Gianluca piangeva
- non così - rispose singhiozzando,io rimasi impietrito a guardarli,mio figlio stava inculando il ragazzo esattamente come avevo fatto io poco prima,lo aveva bloccato per i bracci e lo sfondava letteralmente
- sei ancora pieno della sua sborra,così scivola che è un piacere - fece Andrea,l'altro cercò di divincolarsi ,ma le forti braccia di mio figlio lo tenevano inchiodato in quella posizione.
Nonostante tutto dal viso di Gianluca traspariva il piacere,stava godendo come prima con me,gli doveva piacere essere sottomesso dal maschio.
Dette gli ultimi colpi di reni e si svuotò andando a riempire di nuovo gli intestini dell'amico,poi si scostò e con il cazzo gocciolante lo guardò
- forse adesso sei sazio - Gianluca aveva la faccia rigata dalle lacrime
- lo sai che ti amo - fece,mentre dal culo gli usciva un rivolo bianco
- allora non rompermi i coglioni,se vuoi stare con me devi accontentarti di non essere l'unico con cui chiavo - io feci per intervenire
- non dire niente babbo,spero gli sia servito di lezione - andò verso il bagno e ci lasciò soli,mi avvicinai a lui carezzandolo
- mi dispiace,è uno stronzo,ma penso ti voglia bene anche lui - sorrise e fece cenno di si.


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