il principino ,decima parte

Nudo mi scaraventarono su un pagliericcio lercio in una cella oscura e fredda ,piangevo rannicchiato nel fetore .
La notte passò tra il sonno e la veglia quando sentii aprire la spessa porta ,entrò un uomo ,aveva un secchio tra le mani
- bagno per il pederasta - e me lo rovesciò addosso ,era acqua gelata ,lo udii ridere e poi nella penombra tirarsi fuori il cazzo ,si avvicinò e mi prese per un braccio - tirati su che mi devo svuotare le palle ,mi trovai con la faccia sul suo membro e lo presi in bocca ,mi teneva la testa e mi usava come una fica andando avanti e indietro ,schizzò e mi dette una spinta ributtandomi a terra .
Avevo freddo e fame ma non veniva nessuno ,facevo i miei bisogni in un angolo aumentando il fetore che già c'era ,erano almeno tre giorni che ero rinchiuso ,ero disperato .
Bevvi la mia urina per dissetarmi e poi fui tentato di mangiare gli escrementi ,tentennai ,mi disgustava e finalmente entrò un guardiano con una ciotola che mi buttò a terra .
Mi gettai sopra affamato ,non so cos'era ma nonostante il sapore schifoso divorai tutto ,avevo brividi che mi percorrevano la schiena e chiamai aiuto ,arrivò allo spioncino un uomo
- cosa vuoi ? -
- ti soddisfo se mi dai da bere - dissi
- la cagna offre il suo culo - urlò ,non doveva essere solo ,aprì la porta ed entrarono in due con le brache giù ,uno mi fece cenno di appoggiarmi con le mani al muro e mi venne dietro infilzandomi ,l'altro rideva
- quando hai finito tocca a me la signorina - a me tremavano le ginocchia sotto l'assalto dell'uomo ,mi fotteva con violenza e sborrò lanciando un grido ,uscì dal mio ano e l'altro prese il suo posto ,doveva averlo più grosso perché sentii dolore ,si piantò tutto nel mio culo e ansimava
- ti piace essere montata puttana ! - io speravo solo che facesse velocemente e infatti venne presto ,caddi a sedere a terra e se ne andarono
- mi avevate promesso l'acqua ,ho sete - urlai ,il guardiano rientrò e mi porse una coppa che tracannai ,aveva un sapore tremendo ma perlomeno mi tolse l'arsura
- berrai ogni volta che ci farai un servizio - fece e se ne andò .
Ogni giorno uguale ,mi inculavano e come ricompensa del liquido putrido ,arrivai a mangiare un topo tra i tanti che scorrazzavano nella cella.
Passarono molti giorni così ,ero allo stremo delle forze quando arrivò un uomo che ebbe pietà di me
- sei libero ,ma dovrai espiare - disse
- tutto quello che volete signore -
- ti esporremo alla pubblica gogna come esempio - rabbrividii sapendo cosa mi aspettava .
Il giorno seguente vennero a prelevarmi due uomini e mi portarono nella pubblica piazza ,mi incaprettarono con un cartello al collo
" così finiscono i pederasti "
Rimasi tre giorni e tre notti al pubblico ludibrio ,passava la gente ,chi mi derideva ,chi mi lanciava palle di fango in faccia ,chi mi metteva oggetti in culo ,qualcuno caritatevole mi dissetava ,passò anche mia madre facendo finta di niente .
Mi liberarono e affamato tornai a casa ,non c'era più posto per me ,fui cacciato a pedate da mio padre ,non mi rimaneva altro che vendere il mio corpo ,nonostante la pederastia fosse perseguita era in uso a molti maschi ,ogni sera il mio culo era abusato tante volte e ne ricavavo appena per sopravvivere .