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Gay & Bisex

con un uomo per la prima volta,terza parte


di feltrone
01.04.2021    |    789    |    1 9.3
"Rimasi a lungo sul letto accanto ad Alfredo, con le dita giocavo col suo pelo sul petto arricciandolo, poi scendevo sulla pancia prominente per raggiungere il..."
Rimasi a lungo sul letto accanto ad Alfredo,con le dita giocavo col suo pelo sul petto arricciandolo,poi scendevo sulla pancia prominente per raggiungere il pube ,una folta peluria che sfociava in un cazzo che anche a riposo era notevole,lui mi carezzava e mi faceva le coccole,stavo bene,sapeva come far emergere la mia femminilità che avevo scoperto da poco.
A casa ripensavo a quello che avevo fatto,era stato bello donarmi al maschio,misi una mano nelle mutande e il dito arrivò al culo,era ancora aperto,mi faceva un po male ,ma ne era valsa la pena,mi feci la doccia,sapevo ancora di lui,non avevo il coraggio di guardare mia moglie e mia figlia ,mi sentivo in colpa,se avessero anche solo immaginato cosa era successo quella sera non so cosa avrebbero fatto .
Il giorno seguente Alfredo mi mandò un messaggio
- ciao bello,come stai? -
- benissimo anche se un po dolorante - risposi
- ti andrebbe di ripetere la cosa? -
- certo,non vedo l'ora -
- avevo pensato che potevi venire per un weekend,ti trattieni qui anche per la notte -
- devo inventarmi qualcosa -
- ok ,pensaci e poi fammi sapere ,un bacio - avevo il cuore in gola ,passare la notte con lui sarebbe stato spettacolare,magari mi inventavo una battuta di pesca notturna al mare con un amico ,a volte era successo.
Passarono i giorni ,a fine mese avevo deciso,era il weekend giusto,a casa dissi la frottola della pesca,non ebbero nulla da eccepire,ero libero di andare dal mio uomo,subito gli mandai un messaggio,rispose entusiasta,mi avrebbe preparato una cenetta romantica,mi strussi a quelle parole,mi faceva sentire desiderato.
Arrivò il giorno,salutai i miei e mi diressi a casa di Alfredo,suonai il campanello e venne ad aprirmi,era in giacca,molto elegante,entrai in casa,avevo portato un dolce,lo prese e mi baciò
- non sai quanto mi hai fatto felice a venire oggi - disse
- grazie a te dell'ospitalità - lo abbracciai e ci baciammo a lungo,poi mi portò in sala,aveva apparecchiato per due,due lunghe candele rosse fiammeggiavano al centro,una rosa bianca era vicino ad un piatto,quasi mi venne da piangere ,aveva fatto tutto per me
- è bellissimo Alfredo -mi strinsi a lui
- non voglio perderti,con te sto bene - fece
- sei davvero caro,anche tu mi fai stare bene -
tra poco ceniamo,che ne dici se ci mettiamo nudi a tavola? - l'idea mi eccitò,lasciai cadere a terra i miei vestiti e spogliai io lui,eravamo nudi ,uno di fronte all'altro abbracciati a baciarci come due adolescenti
- ho preparato un sugo con i funghi,ti va di fare la pasta? - chiese
- certo,ci penso io - mi porse un grembiule,lo indossai e lui me lo legò dietro,il mio culo nudo era sotto i suoi occhi e le sue mani,mi misi ai fornelli mentre lui si appoggiò dietro di me,sentivo la sua fava dura premere fra le mie chiappe,mise la mani sulle mie spalle,sapevo cosa aveva intenzione di fare,si chinò e mi aprì le natiche ,con la lingua si insinuò nel mio buco,ondate di piacere mi investirono, stavo mettendo gli spaghetti nella pentola,mi faceva sentire come fossi la sua compagna,mi insalivò l'ano a lungo,poi risalì ,mi baciò sul collo e spinse il cazzo tra le mie chiappe,il buco si aprì ed entrò in me,questa volta il dolore fu lieve,inarcai la schiena per accoglierlo tutto,sentivo la peluria del suo pube premere,era tutto dentro,mi sentivo pieno della sua virilità,iniziò a muoversi,la vista mi si appannava,essere preso così era incredibile,rimise le mani sulle mie spalle per darsi maggiore spinta
- ti piace troietta? - fece
- continua,non fermarti finocchio -
- senti chi parla! sei il più frocio che conosca -
- e non ti piaccio? -
- mi fai impazzire ! - mi chiavava con forza,le gambe mi tremavano, a malapena riuscivo a sostenermi in piedi,mi piaceva essere in quella posizione ,offrirmi a lui,il mio membro gocciolò a terra del liquido filamentoso,lui spingeva come un toro
- vengo Giacomo ,vengo !!!!!!!!!!!! -
- vienimi in bocca ti prego ! -lo implorai,uscì da me tenendosi la fava,mi accoccolai ai suoi piedi ed aprii la bocca,il primo schizzo mi colpì in mezzo agli occhi,poi aggiustò la mira e centrò fra i denti,facendomi gustare il seme caldo,frutto del suo piacere,anch'io venni sul pavimento
- sei venuto anche tu eh - fece - mi hai sporcato il pavimento -e rise,fece l'atto di tirarmi su,ma io mi stesi leccando tutta la mia sborra da terra,ero veramente disposto a tutto,aprii la bocca verso di lui,il liquido denso e lattuginoso galleggiava,deglutii mescolando la sua con la mia
- sei proprio un frocio vizioso - esclamò
- non ti scappa da pisciare? -
- si,perché ? -
- allora falla,usami come cesso - mi guardò con desiderio e un rivolo giallo mi colpì sul viso,mai avrei creduto di arrivare a questo,ma ero troppo eccitato,volevo lui,il suo cazzo,la sua sborra e perfino il suo piscio,mi lordò anche il petto,quindi mi tirai su,mi baciò sulla bocca ancora intrisa dei suoi umori
- vai a farti una doccia veloce che poi ci mettiamo a tavola - disse,io sculettando andai in bagno ,mi guardai allo specchio,ero irriconoscibile,ma felice.
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