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tanta vergogna


di feltrone
30.01.2020    |    1.810    |    0 8.7
"Confesso che i maschi non mi interessano, mi piacciono le ragazze, sono stata un po di tempo con una compagna di classe dell'alberghiero, poi lei si è messa..."
Quando uscii dalla camera mi sentivo sporca,lei mi aveva usata,il problema è stato che mi era pure piaciuto,andai subito in bagno a sciacquarmi da tanta lordura,mentre mi lavavo le mani,iniziai a piangere,che vergogna ,se lo avessero saputo le altre o peggio mia madre per me era la fine,sola in bagno ,mi chiusi dentro e sul water mi disperai,ripensai a quello che era successo,erano passate poche ore,quella mattina fu l'inizio.
Ho 20 anni,mi chiamo Katia,lavoro da qualche mese in un grande albergo di Firenze,roba di lusso,faccio servizio in camera, mi piace,conosco tante persone,tutti ricchi,alcuni simpatici e alla mano ,altri spocchiosi e insopportabili,siamo quattro ragazze più o meno coetanee,sempre in movimento,non ci fermiamo mai.
Confesso che i maschi non mi interessano,mi piacciono le ragazze,sono stata un po di tempo con una compagna di classe dell'alberghiero,poi lei si è messa con un ragazzo,così va il mondo.
Sono insospettabile,mora,capelli lunghi sotto le spalle,un viso carino,un corpo ben formato ,frutto delle mie frequenti corse,un bel seno non grande,1.65 di altezza,ma soprattutto un culo che fa strabuzzare gli occhi di tutti i maschi,tutti pensano che sia etero,io li lascio fare.
In questi mesi,in albergo ne ho viste tante,uomini con uomini,donne con donne,ad una certa ora anche trans che vanno a trovare i loro clienti danarosi,quando vado a rifare le camere capisco subito dall'odore che si è consumato del sesso,mi eccita ,penso subito ai possessori della stanza,li vedo con il pensiero mentre scopano come ricci; una di queste camera era di due modelli maschi,erano venuti per la sfilata di Pitti,bellissimi ,quando andai a rifare la camera l'odore era fortissimo e le lenzuola avevano larghe macchie di sborra,ci avevano dato di brutto,cercavo di immaginare chi era il passivo dei due,forse quello biondo,me lo vedevo a pecora con il moro dietro che lo sfondava,un brivido mi attraversò il corpo.
Stamani dovevo rifare anche una camera al quarto piano,bussai, non rispose nessuno,pensando fosse vuota girai la maniglia ed entrai,appena fui dentro,i miei occhi videro una donna sul letto,avrà avuto 30 anni,appoggiata ai guanciali,stava leggendo
- scusi signora,credevo non ci fosse nessuno,ripasso più tardi,mi perdoni -dissi
lei,con un completo di lingerie da urlo con calma rispose
- entra pure cara,non preoccuparti di me,fai pure quello che devi -
ero davvero imbarazzata,dovevo essere arrossita come una scema
- davvero ,mi scusi di nuovo,non volevo disturbarla ,vado -
- no no resta,chiudi la porta e vieni qui vicino a me -fece con fare suadente,era bellissima,bionda ,una donna abituata a comandare.
Tremante mi avvicinai,con il mio vestito da inserviente ,la cresta sulla testa e il grembiule,quando fui davanti a lei con in mano le lenzuola di ricambio mi disse di posarle e di sedermi a bordo del letto,appoggiai le lenzuola su una sedia e mi sedetti
- signora ,è vietato entrare nella camera quando ci sono i clienti,rischio il posto -
- non preoccuparti non rischi niente,sei una bella ragazza ,lo sai? -fece
- grazie signora,troppo buona -
- hai un nome? -
- si ,mi chiamo Katia - tenevo la testa bassa
- alzala quella testa Katia e guardami -l'ordine fu perentorio
la guardai,da vicino era ancora più bella,aveva uno sguardo sicuro di se ,mi mise una mano sulla coscia ,mi sentii morire,cosa voleva da me questa?
- le conosco quelle come te ,cosa credi? -disse
- come me in che senso? -
- sei una sporca lesbica,si vede da lontano,mi guardavi con desiderio -
-si sbaglia signora,non l'ho neanche pensato -risposi con terrore,come aveva fatto a capire com'ero non so,ma ci aveva azzeccato
- io non sbaglio mai,le riconosco a prima vista le puttanelle come te -
iniziai a preoccuparmi,decisi di risponderle per le rime
- forse perché anche a te piacciono le ragazze -
- sentila la porcellina,però sei perspicace ,mi piace quando vi riempite d'orgoglio,hai carattere -
mi tirò a se,allargò le gambe ,si tirò su la sottoveste ,sotto non portava niente,mise la mia mano sulla sua fica depilata
- che ne pensi,ti faccio schifo? -
ero bloccata,non sapevo cosa dire ,mi aveva spiazzata,senza rendermene conto mossi la mano e cercai di insinuarla nella sua fregna umida
- prima spogliati,voglio vedere come sei,vista così sei un bel bocconcino -
- non posso,rischio il posto -
tese la mano e mi mollò un ceffone -non tollero i no,adesso ti spogli e zitta -
piangendo iniziai a togliermi i vestiti,rimasi nuda davanti a lei distesa sul letto,le lacrime scendevano copiose,non avrei mai pensato di trovarmi in quella situazione,la vergogna era tantissima ,ma ero anche eccitata,mi piaceva essere umiliata da questa donna.
-sali sul letto troia,leccamela tutta e fammi godere- disse imperiosa,io a gattoni la raggiunsi e leccai come mi aveva comandato,aveva un sapore buono,era fradicia,stavo bagnandomi anch'io,i suoi modi bruschi mi stavano facendo impazzire.
- dai più veloce ,che maialina sei se non sai usare la lingua sulla tua padrona -
avevo gli occhi gonfi dal pianto di prima,aumentai l'impegno,iniziò a mugolare,segno che gli stava piacendo
- va bene così signora ? -chiesi con la bocca impastata del suo umore
- no non devi dire signora,padrona devi dire,tu sei la mia schiava -
- si padrona,come vuole -
- ti piace leccare la tua padrona? -
- si ,moltissimo -ammisi
senza una parola mi schiaffeggiò di nuovo
-perché mi fa questo? -
- a te non deve piacere,tu devi solo fare quello che ti dico io -
ricominciai a piangere,le lacrime gocciolavano sul suo sesso,doveva piacergli vedermi piangere,esplose in una risata
- dai finisci il lavoro,fammi arrivare all'orgasmo ,poi puoi andartene -
- si padrona,voglio solo il suo piacere -
ripresi a leccarla con più vigore,si dimenava,tendeva a chiudere le cosce,ma non mollai,mi piaceva sentirla godere tanto che ebbi io un orgasmo violento,lei se ne accorse
- godi eh puttanella,fai godere anche la tua padrona,cosa aspetti? -
la penetravo a fondo,mi facevo posto con le dita,davo colpetti sul clitoride,lo aveva enorme,poi esplose ,un urlo prolungato,era venuta sotto i miei colpi di lingua.
Ci volle un po prima che si riprendesse,poi frugò nel comodino,prese 100 euro e me li porse
- tieni ,sei stata obbediente ,una vera cagna - poi mi prese la testa e mi baciò
- torna anche domani ,stessa ora ,adesso puoi andare -
avevo quei soldi in mano,presi i miei vestiti,in fretta li indossai ,avevo gli occhi che mi bruciavano,non mi voltai neppure,fortunatamente fuori nel corridoio non c'era nessuno,il resto lo sapete.
Mai mi ero sentita così umiliata,al tempo stesso era stato eccitante e capii che mi piaceva subire,quella donna mi aveva usata,anzi abusata,ma era la mia natura,avevo provato un grande piacere,mi asciugai e rientrai al mio lavoro
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