il principino ,quinta parte

Clodio decise di mangiare nella sua stanza e ordinò al valletto di preparare per due ,Taro si era messo i nuovi panni e sembrava un altro
- se il signore mi da il permesso vado -
- no ,tu rimani qui ,ho ordinato per due ,poi ti fermi per la notte - al ragazzo brillarono gli occhi ,a casa mangiava pochissimo e spesso cose marce .
Il valletto portò un grande vassoio e lo sistemò sul tavolo ,il principe lo congedò ,poi fece cenno al servo di avvicinarsi
- servimi il cibo - il ragazzo velocemente depose la cacciagione sul piatto del suo signore ma temeva che a lui sarebbero toccate le ossa ,infatti Clodio mangiò tantissimo pur lasciando tanta carne intorno all'osso ,bevve del buon vino ed infine lanciò un gran rutto ,si alzò satollo
- puoi ripulire tu - fece al servo che si gettò a capofitto su quegli avanzi ,per lui erano comunque una meraviglia ,spolpò gli ossi uno ad uno ma gli venne sete e guardò il principe
- hai sete? - chiese
- si padrone - rispose con le labbra unte dal cibo
- bevi alla mia fonte - si tirò giù la calzamaglia liberando il cazzo ,Taro si inginocchiò e lo prese in bocca pompandolo ,il principe ci mise poco a sborrare e gli empì la cavità orale
- ti ho dissetato? - chiese, il servo fece si con la testa ma non con convinzione ,il padrone rise e chiamò il valletto ordinandogli una brocca di acqua ,come arrivò il ragazzo bevve come una spugna
- vieni che ti faccio vedere una cosa - disse Clodio e lo portò allo scrittoio - tu hai detto di non saper leggere vero? -
- no mio signore ,è così -
- ti insegnerò io ,cominciamo adesso - con pazienza faceva vedere i caratteri al servo che lentamente apprendeva ,ma si chiedeva perché lo facesse ,era buona norma che i servi restassero ignoranti per poterli comandare .
Alla fine era ora di dormire e il principe si fece spogliare ,comandò a Taro di fare altrettanto e si infilarono sotto le coperte ,gli fu subito sopra e il ragazzo lo abbracciò ,sentì la verga del nobile che cercava il pertugio e lo aiutò nella ricerca abboccandolo ,allargò le gambe ed il membro trovò la strada entrandogli nel culo ,fece un lungo respiro e avvertì le palle del suo signore che ballavano ,con movimenti dapprima lenti lo caricò per poi accelerare la monta e Taro era in paradiso ,aveva la pancia piena e un cazzo vigoroso nell'intestino che gli regalava il piacere ,con le mani sulla schiena del suo signore lo spingeva verso di lui per sentirlo meglio
- che scrofa che sei ,prenderesti anche il cazzo di Abdul - era lo stalliere negro che aveva visto nudo ,aveva una proboscide smisurata
- voglio solo il tuo ,il cazzo del mio signore -
- domani incarico il valletto di chiamare lo stalliere ,voglio godermi lo spettacolo -
- quello mi sventra signore - Clodio rise
- vedremo - dette altre spinte e schizzò nel buco del servo per poi riprendere il suo posto nel letto gratificato dalla trombata ,Taro chiuse le gambe e pensò a cosa lo avrebbe aspettato l'indomani ,conosceva Abdul ,era sempre nudo ed aveva una nerchia gigantesca che gli penzolava tra le gambe .