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Gay & Bisex

ricordi scolastici


di feltrone
26.10.2020    |    1.155    |    0 9.3
"La gita scolastica quell'anno era a Venezia, in primavera, 3 giorni , feci di tutto per farmi mettere in camera con Gianluca e alla fine ottenni ciò che..."
Avere 17 anni e le idee chiare sulla propria sessualità,mi piacevano i ragazzi,ne ero certo ormai,il problema era che non avevo il coraggio di espormi,pur avendo un fisico e dei modi effeminati,negavo sempre con decisione la mia omosessualità,mi vergognavo,mi sentivo sporco,molti miei compagni mi deridevano,qualcuno cercava di toccarmi il culo,mi dicevano cose oscene,io spesso scappavo piangendo.
Nonostante tutti gli insulti,un po mi eccitava sapere di essere al centro dell'attenzione dei maschi della scuola,in camera mi masturbavo freneticamente pensando a cosa avrebbero potuto farmi,poi però ripiombavo nella depressione,mi facevo schifo,l'unico che non mi prendeva in giro era il mio compagno di banco,Gianluca,aveva un anno più di me,avendo ripetuto la seconda per problemi di salute,parlavamo molto ma mai di sesso,lui mi piaceva da morire,era già molto maschio,addirittura il petto peloso,ma era un ragazzo dolcissimo,spesso ci guardavamo negli occhi e mi sembrava di intuire che voleva dirmi qualcosa senza averne il coraggio,io speravo che prima o poi facesse il primo passo.
La gita scolastica quell'anno era a Venezia,in primavera,3 giorni , feci di tutto per farmi mettere in camera con Gianluca e alla fine ottenni ciò che desideravo,anche lui era contento,disse che ci saremmo divertiti.
Io e Gianluca facevamo sempre coppia ,ma gli altri compagni stavano zitti quando c'era lui,avevano un po di timore di quel ragazzone grande e grosso,fu così che partimmo la mattina presto in pullman ,arrivammo a Venezia per l'ora di pranzo ,poi ci trasferimmo nell'albergo a Mestre e furono assegnate le camere.
Prendemmo possesso della stanza,era davvero carina,sistemammo le valige,poi uscimmo e con gli altri andammo a giro per la città.
La sera dopo aver mangiato rientrammo in albergo,tutti nelle proprie stanze e l'intimazione dei professori di non fare casino perché ne avevamo fatto già troppo,a Gianluca veniva da ridere delle raccomandazioni appena fatte
- che dici facciamo casino? -
- meglio stare buoni,altrimenti si incazzano davvero e si rifanno sui giudizi - risposi
- allora facciamo i bravi ragazzi - e mi fissò negli occhi, io non sapevo che fare,ma lui continuò
- ti devo confessare una cosa Giacomo -
- cosa? -
- a me piacciono i ragazzi,ma non tutti,mi piaci tu - rimasi a bocca aperta,incapace di connettere,passò un tempo che non saprei quantificare finché il mio compagno non mi fece tornare alla realtà
- ehi,ti ho scandalizzato? - non lo feci finire,gli misi le braccia al collo e appoggiai le labbra alle sue,le lingue si attorcigliarono ,i sensi fuori controllo,le mani sui nostri corpi,lui che mi toglieva la maglietta e mi baciava il collo,poi i capezzoli,mandandomi in tilt,mi slacciò i pantaloni ,poi gli slip e rimasi nudo ,mi guardò
- ti rendi di quanto sei bello Giacomo? -
- sei tu stupendo, sapessi da quanto desideravo questo momento- si spogliò anche lui,era arrapante,muscoloso,peloso nonostante la giovane età e soprattutto un cazzo in mezzo alle gambe che mai avrei immaginato
- andiamo sul letto dai - disse
- devo confessarti che io non l'ho mai fatto - feci a testa bassa,arrossendo
- ti insegnerò tutto io,non preoccuparti -
- tu hai esperienza? -
- un po si,con un uomo che ho conosciuto in chat -
- non lo vedi più? -
- no ,lui è sposato,ho chiuso -
- quanti anni ha? -
- più di 50 -
- accidenti,per quanto tempo vi siete visti?
- quasi un anno,ma per me non contava niente,io pensavo solo a te -
- oh tesoro,voglio essere solo tuo - eravamo sul letto,nudi e ci baciammo,sentivo il suo uccello che puntava sulla mia pancia,era duro e mi piaceva,lo afferrai mentre lo baciavo sul petto,quel pelo mi eccitava,scesi sull'ombelico poi raggiunsi la verga,era enorme,il doppio della mia,che comunque era in erezione,lui se ne accorse
- sei eccitato pure tu,che ne dici se ce lo succhiamo? - a me pareva un sogno,ci mettemmo a 69 e me lo prese in bocca,fu una sensazione splendida,lo imitai con qualche difficoltà,quasi non entrava da come era grosso,ma ce la feci,lo sentivo che gemeva ,mi diceva che ero bravo,di continuare,poi mi chiese se mi faceva piacere usare un linguaggio osceno
- si,mi eccita,dimmi le porcate che vuoi ! - esclamai,riprendendo la succhiata
- sei il mio frocetto ,ho tanta voglia di fotterti -
- ho tanta voglia del tuo cazzo,fai come fossi la tua ragazza - risposi mentre la saliva mi scivolava dalle labbra andando avanti e indietro su quella mazza di carne ,si alzò dalla posizione che aveva
- distenditi amore mio,adesso sarai mio- io obbedii,mi allargò le cosce e si insinuò nel mio culo allargandomi le chiappe,con la lingua raggiunse il mio buco lavorandolo di saliva,io mi sentivo svenire tanto mi piaceva
- oh si ,allargami,e inondami dei tuoi umori ,è così bello!- alzò gli occhi e vidi che sorrideva,iniziò ad infilarmi un dito nell'ano,inarcai la schiena,si bloccò
- ti faccio male? - chiese
- no,continua,sto già godendo,ti voglio dentro di me - mise le mie gambe sulle sue spalle e vidi che il suo cazzo puntava diretto verso il mio culo
- davvero vuoi che sia io il primo ? -
- si ,dai ,non resisto più,sverginami,fammi tuo ! - ululai,appoggiò la verga e si fece largo spingendo
- dimmelo se ti faccio male - io feci cenno di si,ma di continuare,sapevo che poi avrei goduto,spinse lentamente e la cappella entrò,si chinò per baciarmi,poi riprese la monta,mi penetrava ,era un dolore terribile,ma stringevo i denti,mi piaceva lo stesso,ad un tratto sentii il pelo del suo pube sul mio culo,fui preso da una forte euforia
- sei tutto dentro! - dissi
- si,vedrai che da adesso non soffrirai più - lo afferrai al collo e lo baciai intensamente
- scopami,fammi vedere quanto sei maschio - si mosse,il mio ano si comportava bene,ero predisposto ad essere inculato,entrava ed usciva e il suo petto si gonfiava ,io gioivo e iniziai a godere,senza neanche toccarmi sborrai sulla mia pancia,il suo sguardo dardeggiò e aumentò il ritmo,ero davvero nelle sue mani,sembrava un toro e io la sua giumenta,sbavavo copiosamente,era troppo bello,cacciò un urlo e tremando venne nel mio intestino ,svuotando le palle del suo seme caldo,fu una sensazione incredibile,poi cadde su di me,era sudato,mi baciò
- bellissimo ,ti amo Giacomo,ti è piaciuto? -
- non sai quanto,sognavo da tempo questo momento,sono stremato -
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