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ricordo della mia prima volta


di feltrone
04.06.2020    |    1.213    |    0 8.7
"Mi aveva riempito la schiena del suo seme caldo, mi girai, ansimava, il suo petto che andava su e giù , affaticato, cercai la sua bocca, ma lui si negò, si era..."
Adesso sono un uomo maturo,vivo felicemente con il mio compagno,ho vissuto però un adolescenza inquieta,ero attratto dai maschi,mi vergognavo e non sapevo come uscirne,non è facile a quindici anni ,soprattutto con i miei genitori,molto tradizionali,finché non capitò un evento che mi ha cambiato la vita.
Un amico di mio padre veniva spesso a casa nostra,un uomo maturo,robusto,con una gran massa di pelo dappertutto,un sogno per me,proprio il tipo che più mi piace,me lo rimiravo di nascosto e fantasticavo su quello che avrebbe potuto farmi,in camera mi masturbavo pensando a lui.
Probabilmente si era accorto che lo guardavo con piacere,tanto che un pomeriggio si è presentato in casa nonostante i miei fossero fuori
- mi dispiace,sono solo - dissi
- vabbé dai ,mi fai entrare ugualmente? -
- certo Pietro ,accomodati - entrò in casa,notai un sorrisetto sospetto,lo feci sedere in sala sul divano
- vuoi qualcosa da bere? - chiesi
- no grazie,magari vuoi bere qualcosa tu -
- no no ,sto bene così -
- ma quello che intendo è se vuoi bere dal mio cazzo - rimasi impietrito a quelle parole,non me lo aspettavo da lui,un uomo sposato grande e grosso
- dai,lo so che sei frocio,sei sempre a spiarmi - fece
- ti sbagli,a me piacciono le ragazze - mentii
- come no,e io ci credo! guarda qua - e si slacciò i pantaloni ,abbassò le mutande e svettò un uccello enorme e duro
- allora dici ancora che non ti interessa? - io balbettando mi avvicinai
- non lo dire a mio padre ,ti scongiuro -lo implorai,mi piaceva troppo quella mazza che pulsava,la afferrai,e con gli occhi rivolti a lui lo presi in bocca
- bravo,adesso fammi vedere cosa sai fare - si stava sbottonando la camicia ,quindi rimase a petto nudo,tutta quella peluria mi eccitava
- dai spogliati anche tu,voglio vedere quanto sei femminile - eseguii il suo ordine,lui guardò il mio esile fisico,gli dovette piacere
- sembri proprio una ragazzina,adesso succhiami il cazzo - mi chinai di nuovo e ricominciai a pomparlo,lui mi teneva la testa e mi incitava,anche se non lo avevo mai fatto,l'istinto prevalse,capii che lo soddisfacevo,ansimava come un toro
- bravo,ci sai fare,sei una troia nata - ero felice ,mi trattava male ,ma era quello che desideravo,essere sottomesso e soddisfare il mio maschio.
Il pompino andò avanti per qualche minuto,poi lui mi scostò
- voglio scoparti,non voglio venire adesso -
- ho paura,mi farai male -
- vuoi che dica a tuo padre che sei finocchio? -
- no ti prego,non farlo,scopami ,ma fallo piano - mi mise a quattro zampe,lui si dispose dietro,mi infilò un dito nell'ano,io feci un balzo in avanti
- ehi stai fermo,fatti lavorare il culo - disse,continuò l'introduzione,poi due dita,mi allargava,il dolore si mescolava al piacere,poi mi leccò facendomi sbrodolare,avevo il mio piccolo cazzo così duro che iniziai a menarmelo
- ti piace eh? ti è venuto duro femminuccia -
- si,continua,è troppo bello - mi allargava il culo con forti colpi di lingua ,poi mi appoggiò qualcosa di duro all'ano,stava per violarmi,strinsi gli occhi,ero teso,in attesa del dolore,allargandomi le giovani chiappe fece entrare la cappella,io non lo agevolai
- spingi ,come se dovessi cacare,altrimenti farà male - cercai di rilassarmi e feci come mi diceva,effettivamente fu facile penetrarmi in quel modo,entrò senza pietà,capii dal suo pube che premeva che era tutto dentro,un dolore fortissimo mi arrivò fino a cervello,urlai
- stai fermo,adesso passa - lo assecondai,si chinò su di me ,mi voltò il viso e mi baciò,fu l'unico momento di dolcezza che mi offrì,poi si mosse,ed iniziò a montarmi,faceva un male terribile,al tempo stesso volevo che continuasse,erano sensazioni molto contrastanti,tenendomi per i fianchi mi chiavò con forza,entrava ed usciva facilmente dal mio culo che si era allargato,il dolore scemava,mentre una sensazione di calore mi dette una botta intensa facendomi quasi svenire dal piacere,mi aveva sverginato e adesso stavo godendo,lui ci dava dentro senza tregua,rantolava,poi tremò,si fermò quindi dette gli ultimi colpi ,uscì e venne urlando sulla mia schiena,anch'io sborrai a terra nello stesso momento.
Mi aveva riempito la schiena del suo seme caldo,mi girai,ansimava,il suo petto che andava su e giù ,affaticato,cercai la sua bocca,ma lui si negò,si era scaricato,cercò i vestiti ed in fretta li indossò,quindi se ne andò senza neppure salutarmi,lasciandomi lì a terra nudo,mi vennero le lacrime agli occhi,mi aveva usato per il suo piacere,piansi a dirotto,poi andai in bagno a farmi la doccia.
Questa è stata la mia prima volta,praticamente violentato,non volli più saperne di lui,capì ,infatti non mi cercò più.
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