tanta vergogna, settima parte

Volavo di corsa verso la stanza dei desideri,mi frenai solo davanti alla porta,bussai ,sentii la sua voce che mi permetteva di entrare.
Era sul letto,a sedere appoggiata ai guanciali,nuda ,stava leggendo un libro,rimasi sulla soglia in silenzio qualche minuto,tremavo dalla voglia che avevo di abbracciarla,poi mi fece cenno di raggiungerla,a passo svelto arrivai alla sponda del suo letto
- vieni ,cosa aspetti,sali - fece,in un attimo ero a fianco a lei,mi guardò e mi carezzo una guancia,mi porse il libro e mi disse di leggergliene un po,era un libro del divino marchese De Sade,Justine,raccontava scene cruente di sesso che mi eccitarono.
Lei ascoltava ,le ginocchia alzate,mi palpava il seno,io leggevo quelle pagine e capivo dove traeva ispirazione
- ti piace il libro? -chiese
- si ,è davvero bello,mi entusiasma - risposi
- hai capito quante esperienze ha vissuto Justine,ti piacerebbe essere lei? -
- moltissimo ,padrona,lo sapete che mi piace soffrire e godere -
spostò la mano sulla mia fregna -senti com'è fradicia,ti eccita la lettura -
- padrona ,ho tanta voglia di lei -feci languida,mi disse di posare il libro e mi disse di venirgli a cavalcioni,le mie cosce lambivano il suo viso ,mi slinguava la vagina premendomi le chiappe per avvicinarmi alla sua bocca.
Era bravissima,mi penetrava con la punta della lingua,io mi stringevo i seni,era troppo bello ,era il paradiso,quella donna mi mordicchiava le labbra della fica ed il clitoride ,lo tirava,dolore e piacere assieme,mi colava la saliva dal piacere,cadde su di lei,con un dito la raccolse e se lo mise in bocca,proseguì la leccata,mi prese una mano e la diresse sul suo sesso,voleva che la masturbassi,gli entrai con le dita,era madida,non eravamo mai sazie,lei con la lingua io con le dita ci muovevamo sempre più veloci,saliva il piacere ad entrambe,improvvisamente come un lampo sentii una fitta all'utero ,mi muovevo a scatti,le cosce mi tremarono,l'orgasmo arrivava come un treno,ma la mia mano non mollò la sua fessa ,venne anche lei quasi simultaneamente a me,avevo le gambe molli,gli avevo allagato la bocca,sfilai le mie dita da quella grotta e me le ficcai in bocca,era il suo sapore,non volevo perderne neppure una goccia,un gusto acre e salato,poi calai e sopra lei con i seni che premevano la baciai,fondendo i nostri umori.
La carezzavo e gli davo i bacini sulle mammelle,lei mi premeva le mani sul culo lo stringeva,si insinuava nel solco dei glutei,avevo un sedere rotondo e pieno,sapevo che gli piaceva.
Abbracciate ,sentivo il suo respiro che si calmava,il suo petto svettava ,non aveva cedimenti ,nonostante non fosse più giovanissima,stava su anche distesa,i capezzoli irti come chiodi,glieli mordicchiavo
- Hai visto oggi come ha goduto Vika sullo stimolatore? -disse
- credevo svenisse,è una ragazza molto fragile ,padrona -
- dentro è forte,deve solamente prendere coscienza di quello che è -
- e cos'è secondo lei padrona? -
-è una cagna a cui piace godere passando dalle sofferenze -rispose
- come tutte noi insomma -
- si ,ma lei è speciale ,mi piace guardarla mentre piange,è bellissima -
- ha ragione padrona,Vika è speciale -
- non è che ti stai innamorando di lei? -
- mi piace ,lo ammetto ,ma è sua padrona ,non mi permetterei mai di amarla -
- domani proverai anche tu lo stimolatore,per te però metterò il doppio fallo ,uno in fica l'altro nel culo -
-grazie padrona ,vedrò di essere all'altezza,sono pronta -
mi venne sopra,mi baciò con ardore,mi teneva il mento,le lingue incrociate guizzavano velocemente
- se continui così potresti diventare la mia favorita ,lo sai? -
- non è Lara? -
- si ,ma posso cambiare idea,tu sei più porca di lei -
dormimmo così ,abbracciate,il sorriso non mi abbandonò fino al mattino.