Racconti Erotici > Gay & Bisex > mio papà mi manda in paradiso
Gay & Bisex

mio papà mi manda in paradiso


di feltrone
26.01.2020    |    4.833    |    2 9.8
"Lo teneva per i fianchi e spingeva a fondo, sussultavano entrambi, io sotto raccoglievo i loro fluidi, mio padre diceva che eravamo due grandi finocchi, poi..."
Mi chiamo Giacomo,ho 25 anni ,frequento l'università,vivo con i miei,ho avuto molte ragazze ,ma sono attratto anche dai ragazzi,la mia bisessualità è ormai chiara.
Ho rapporti stabili con un amico di facoltà,da due anni facciamo sesso,si chiama Alessandro,ci vogliamo bene,l'intesa fra noi è perfetta,siamo versatili ,ci piace darci piacere a vicenda.
Poco tempo fa tornai a casa la mattina verso le 11 perché avevo un forte mal di testa,entrai e
mi diressi in cucina,i miei erano come sempre al lavoro,cercai qualcosa da mangiare e nel silenzio che regnava udii dei gemiti,capii che venivano dalla camera di mio padre e mia madre,incuriosito ,mi avvicinai alla porta e le mie orecchie captarono la voce di mio padre che diceva grandi porcate,credetti immediatamente fosse con mia madre ,avevano saltato il lavoro per qualche motivo e se la godevano alla grande,non mi era mai capitato di ascoltarli mentre scopavano e mi eccitai.
Con l'orecchio incollato alla porta mi toccavo il cazzo immaginando la scena,sentivo mio padre gemere,ma non udivo la voce di mia madre,quando ad un tratto un urlo trafisse il mio orecchio,era una voce che conoscevo,era certamente Alessandro,non ci capivo più niente,cosa stava succedendo al di la di quella porta?
Lentamente girai la maniglia,la curiosità era troppa,il cuore mi batteva all'impazzata,senza fare rumore aprii uno spiraglio e quello che vidi mi lasciò senza fiato,il mio amico nudo a pecora e mio padre che lo stava montando,osservai i glutei di mio padre che si muovevano spingendo dentro il culo di Alessandro.
Rimasi così per qualche secondo,inebetito,finché mio padre non si girò e mi vide sulla soglia
- Sei tornato Giacomo,guarda come gode il tuo amichetto ! vedo che ti piace - disse
a quel punto mi accorsi di avere ancora in mano il cazzo ,non sapevo come reagire,fu Giovanni,mio padre a risolvere
- entra dai ce n'è anche per te ,cosa credevi non lo sapessi di voi due? -
- ma papà non vorrai che mi unisca a questa scopata? -
- perché cosa c'è di male ,non ti piace? -
A quelle parole entrai e in un batter d'occhio ero nudo anch'io,provavo da sempre una forte attrazione per mio padre,un uomo di 48 anni ,molto maschio,con un fisico ben definito ,il petto folto di una peluria nera e soprattutto un cazzo straordinario.
Alessandro mi guardò
- Giacomo perdonami ma non ho resistito -
- ti piace farti inculare da lui ,quindi è finita tra noi - feci
- no ,con lui è solo sesso,con te c'è di più ,lo sai -
mio padre ridacchiava e intanto continuava a fotterlo,mi avvicinai e lo baciai,poi mi chinai e baciai il mio amico,ansimava,gli piaceva il trattamento di quell'uomo virile,mi misi dietro a mio padre e chinandomi iniziai a leccargli le palle e l'attaccatura dell'asta che entrava ed usciva dal buco di Alessandro.
Lo teneva per i fianchi e spingeva a fondo,sussultavano entrambi,io sotto raccoglievo i loro fluidi,mio padre diceva che eravamo due grandi finocchi,poi aumentò il ritmo ,era all'arrivo ,sfilò il cazzo e con pochi colpi di mano schizzò tra le chiappe di Alessandro,mentre sgocciolava sulla mia lingua,era il seme che mi aveva generato ed era squisito,lo raccolsi tutto leccandolo,poi baciai mio padre
- adesso devi chiavare anche a me - dissi
- distenditi ,tra un minuto ti apro e ti faccio godere- rispose
io mi distesi ed allargai le cosce,il mio uccello era durissimo,lui lo afferrò con una mano,poi lo prese in bocca,fu una sensazione unica,mentre Alessandro mi copriva di baci ,quindi me lo mise in bocca,succhiavo il mio amico e sentivo mio padre che mi apriva lo sfintere per scoparmi.
Dopo poco puntò la cappella al mio buco ,gli era già diventato duro in poco tempo e con un colpo secco entrò in me ,le mie gambe sulle sue spalle e il cazzo turgido del mio amico in bocca; rimasi senza fiato ,fu doloroso all'inizio ,Giovanni spingeva come una furia,mi stava davvero aprendo,il suo cazzo nei miei intestini mi suscitava un calore immenso,poi arrivò la botta,il godimento salì fino al mio cervello,mio padre gocciolava sudore dal suo petto villoso sul mio glabro,io con quei due cazzi ero in paradiso,il ragazzo più felice del mondo,Alessandro cominciò a contrarsi e mi schizzò in bocca tutto il suo piacere,quasi soffocai dalla quantità ,ma riuscii a non perderne neppure una goccia,il toro continuava la monta,le sue mani mi trattenevano le braccia,ero completamente suo,gridò e scaricò tutto nei miei visceri,una lunga sborrata nonostante fosse venuto da poco,lentamente si ritirò,il suo seme iniziò a sgorgare dal mio ano,mi toccai ,era una caverna,raccolsi un po di sborra e me la portai alle labbra,lui mi baciò ,quindi si distese vicino a noi.
Eravamo esausti ma felici,mio papà mi aveva fatto toccare il paradiso e in più sapevo che Alessandro mi amava.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.8
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per mio papà mi manda in paradiso:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni