crescere diverso ,seconda parte

Il giorno seguente dovevo andare a riprendere la bici dallo zio ma facevo un passo indietro ed uno avanti dalla paura ,quando arrivai stava lavorando e non mi vide subito ,io zitto zitto andai verso la mia bici che vedevo ,cercai di prenderla senza che mi vedesse ma sentì il rumore che feci e si voltò
- Giacomino ,che fai non mi saluti? - io arrossii
- eri impegnato ,tanto dovevo solo prendere la bici - si pulì le mani con un panno e venne verso di me
- non vuoi ringraziare lo zio? -
- si ,certo ,grazie -
- vieni con me - e mi fece cenno di seguirlo nell'ufficio ,io mi sentii morire ,entrammo e chiuse la porta ,poi si tolse la tuta e rimase nudo come il giorno precedente ,io ero fermo e terrorizzato
- devo andare ,mi spettano - tentai
- che ci vuole ,sono cinque minuti - rispose lui ,si avvicinò con il cazzo in tiro - dai dimmi grazie - io glielo presi in mano ed iniziai a masturbarlo ,ma lui non era contento - eh no ,per il favore che ti ho fatto oggi lo prendi in bocca - io non avevo più fiato ,lui mi fece mettere in ginocchio e poggiò l'uccello al mio viso ,me lo strusciò sulla guancia poi mi fece aprire la bocca e me lo ficcò dentro ,io non respiravo con quell'arnese in gola ed ebbi un conato di vomito ,tossii
- scusa zio ,ma non ce la faccio - dissi
- si che ce la fai ,e ti piacerà pure - mi veniva da piangere ma mi trattenni - prima lecca la cappella ,poi lo spompini - e ridacchiò ,io iniziai a leccarlo ,e lui ansimava ,mi teneva la testa,
poi mi fece cenno di andare avanti ,glielo ripresi in bocca attento a non arrivare in gola e iniziai a succhiarlo ,doveva piacergli parecchio perché gemeva e diceva di non smettere ,io pompavo e francamente non mi dispiaceva nonostante mi sentissi umiliato ,poi si irrigidì ed urlò ,forti schizzi mi riempirono la bocca ,era sborra calda e la raccolsi tutta ,quando finì avevo la bocca piena ,lui si sfilò ed io feci per sputare ,ma mi bloccò
- bevi tutto il succo dello zio ,senti quant'è buono - fu allora che iniziai a lacrimare ma non ebbe pietà e fui costretto a deglutire ,poi lo guardai
- va bene così? -feci
- bravo ,a tutte le femmine piace e tu non sei da meno - mi alzai ,non si era neppure accorto delle mie lacrime
- posso andare ? - chiesi ,mi aprì la porta e scappai fuori con la bici .
Pedalavo verso casa e mi vergognavo di quello che era successo ,mi chiusi in camera a piangere ,ma anche a pensare a quello che mi aspettava in futuro ,poiché sapevo che lo avrei fatto ancora e ancora ,adesso ero consapevole di essere frocio ,in fondo avere il cazzo in bocca mi era piaciuto .
Feci in modo di non trovarmi più da solo con mio zio e quando veniva a casa era molto gentile e mi portava sempre dei regali ,il giorno del mio compleanno aveva un pacchetto con un grande fiocco ,me lo dette di soppiatto senza che ci vedesse nessuno
- aprilo quando non ti vede nessuno ,ok? - io feci si con la testa e andai a portarlo in camera,
quando se ne andò ,corsi per aprirlo ,lo scartai e dentro c'era un vestitino rosa a gonnellina di seta ,bellissimo ,mi spogliai in un baleno e lo indossai ,mi stava a pennello ,mio zio aveva azzeccato la taglia ,mi guardai allo specchio e vidi una ragazzina ,mi vennero i brividi ,poi lessi il biglietto che aveva messo nella scatola che diceva
" per te ,voglio che lo indossi quando ci rivedremo ,ti farò vedere il paradiso "
non sapevo cosa fare ,ero tra due fuochi ,avevo deciso di non vederlo più ,ma ero attratto da lui e sapevo che ci sarei tornato ,mi tolsi il vestito e lo riposi con cura nella scatola ,sapevo che voleva di più da me e sapevo anche cosa .