convivenza,parte terza

La sera quando Giulio tornò a casa,mio figlio gli raccontò tutto quello che era successo,eravamo a tavola,lui sorrise
- ti piace troppo il cazzo,sapevo che non avresti resistito - disse
- mi perdoni? -
- si,lo sai che non sono geloso -
- ti andrebbe di inculare mio padre? - io diventai rosso,sentii infiammarmi il viso
- se per voi va bene non ci sono problemi - e mi guardò intensamente,io abbassai gli occhi,lo desideravo,ma un po mi sentivo a disagio
- allora ok,dai andate in camera e fatelo - fece Lorenzo,Giulio si alzò e mi porse la mano
- vieni Giacomo,non vergognarti,vedrai che sarà bello - era bellissimo,biondo con lunghi capelli,un fisico da urlo,presi la sua mano e mi feci trascinare in camera sotto gli sguardi di mio figlio e del mio compagno che sorridevano complici.
Chiudemmo la porta e Giulio si spogliò,io feci altrettanto,la vista del suo cazzo già in erezione mi fece definitivamente sciogliere,mi chinai ed iniziai a leccarlo,era davvero grosso,con una grande cappella,invidiavo mio figlio che se lo godeva tutte le volte che voleva,poi lo presi in bocca,lui mi toccava la faccia e mi incitava a pomparlo,mi sembrava un sogno,quel ben di Dio adesso era mio,anche se solo per una volta.
Mi piaceva il suo cazzo,me lo spingeva in gola procurandomi dei forti conati,ma era quello che volevo,mi disse che lo succhiavo davvero bene,che ormai ero un vero finocchio,mi esaltavo quando mi trattavano così,di etero non avevo più niente.
Lo spompinai a lungo,quindi mi tirò su e mi disse di distendermi sul letto ,mi allargò le cosce e si tuffò tra le mie gambe in cerca dell'ano,con la lingua mi lavorò bene,facendomi quasi venire,sapeva il fatto suo,poi si mise in posizione e mi penetrò di colpo,all'inizio sentii un gran dolore nonostante ormai fossi largo,ma quella fava così voluminosa che mi entrò nelle carni di botto mi fece strabuzzare gli occhi
- fermati ti prego,non muoverti adesso - feci
- vuoi che lo tolga? - rispose
- no,devo solo abituarmi,è enorme - lui sorrise e si abbassò per baciarmi,le lingue si intrecciarono sui nostri palati,era dolce il ragazzo anche se mi aveva inculato un po brutalmente,il dolore si spense
- vai Giulio scopami ! -gli ordinai,lui si mosse dentro di me,inarcò la schiena ,andava su e giù,il ritmo lento di chi sa aspettare,lo sentivo che mi riempiva tutto,mi voltai e vidi che avevano fatto capolino Lorenzo e Giovanni
- come va babbo? -
- tutto bene Giacomo - fece il mio compagno
- è troppo bello,godo tantissimo - risposi,mentre Giulio mi pompava e faceva l'occhiolino a mio figlio
-tuo padre è proprio una vacca,è nato per prendere il cazzo,come te d'altronde -
- ho preso tutto da lui,siamo due froci - vidi che mio figlio frugava tra i pantaloni del mio compagno e afferrò il suo cazzo
- mentre voi scopate io devo sbocchinare Giovanni - disse,e se lo mise in bocca con soddisfazione,io ero eccitato come una ragazzina in calore,da una parte un torello che mi fotteva,dall'altro mio figlio con l'uccello del mio uomo in gola.
Vedevo il petto di Giulio che si alzava e si abbassava,gli afferrai i capezzoli e li titillai ,lui eccitato aumentò il ritmo,stava per venire e anch'io eruttai dal mio cazzo svuotandomi i coglioni,il calore che saliva dal mio culo mi fece provare un altro orgasmo ancora più violento,tremavo e sussultavo,il mio toro urlò,tirò fuori la fava ed emise lunghissimi schizzi che mi colpirono il mento e le labbra, coprendomi del suo seme caldo,anche Giovanni urlò e venne in faccia a mio figlio,che era rosso in viso,sembrava una verginella,poi si avvicinarono a noi e ci baciammo un po per volta,l'emozione più grande fu baciare Lorenzo,le sue labbra imbrattate dello sperma del mio compagno erano dolcissime.