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Gay & Bisex

non avevo occhi che per lui,seconda parte


di feltrone
31.10.2020    |    410    |    0 9.3
"Rientrai a casa che avevo ancora in bocca il sapore di Alberto, mia madre mi chiese se ero uscito con Arianna, risposi di si , chissà cosa avrebbe detto..."
Rientrai a casa che avevo ancora in bocca il sapore di Alberto,mia madre mi chiese se ero uscito con Arianna,risposi di si ,chissà cosa avrebbe detto sapendo la verità.
Con Alberto ci eravamo scambiati il numero di telefono di casa,allora non c'erano i cellulari,il giorno dopo lo chiamai,ma non rispose nessuno,lui viveva con sua madre che però non c' era mai ,era una manager ,sempre in giro,riprovai varie volte ma non lo trovai.
Il giorno seguente la sera riprovai a telefonargli,finalmente rispose
- ciao,sono Giacomo ,come stai? -chiesi
- incasinato con l'università,sono indietro con gli esami -
- volevo rivederti,l'altra sera sono stato molto bene -
- allora vieni stasera da me,tanto sono solo - non riuscii a trattenere la gioia
- ci vediamo stasera allora - e lo salutai,andai da mia madre e gli dissi che sarei uscito dopo cena
- sempre con Arianna? -
- si,lei - risposi,odiavo mentirle ma non potevo fare altrimenti.
Mi feci una doccia prima di uscire e arrivai da lui tutto eccitato,mi aprì il portone,salii nel suo appartamento,era un palazzo signorile,lo trovai sulla porta di casa,aveva i pantaloni della tuta e una felpa,anche così era bellissimo,entrai,mi portò in cucina,lo vidi abbastanza freddo
- vuoi qualcosa da bere? - mi chiese
- no grazie,sono a posto così -
- volevo parlarti di una cosa -
- dimmi Alberto - temetti il peggio
- non vorrei che ti fossi messo in testa strane cose,io non ho intenzioni serie,solo divertirmi -
- non ti è piaciuto l'altra sera? -
- mi è piaciuto,ma non vorrei ti fossi preso una cotta per me,io sono un porco -rimasi attonito a quelle parole,speravo di mettermi insieme a lui invece mi scaricava
- quindi ti vedi ancora con quell'uomo? -
- si certo anche ieri sera -
chinai il capo per non fargli vedere che piangevo,lui si avvicinò,mi prese per le spalle
- te l'ho detto che non voglio legami,tieni il fazzoletto ,non piangere,non sei un bambino -
mi asciugai le lacrime,poi presi la decisione
- comunque se vuoi puoi scoparmi,voglio che tu sia il primo -
- farai tutto quello che ti chiedo? -
- si,tutto -
- guarda che potresti pentirti -
- non mi importa,voglio solo darti piacere - mi prese la mano e mi portò in camera,era molto grande ,c'era un letto matrimoniale e una serie di specchi sulla parete
- è la camera di tua madre? -
-si è la sua -
- lo sa che ci porti i tuoi amici?-
- si lo sa,non abbiamo segreti,adesso spogliati - iniziai a togliermi i vestiti,lui rimase nudo davanti a me
- stenditi sul letto - lo feci e lui mi venne addosso con la mazza in erezione,mi mise la lingua in bocca,ero scosso dai brividi,con una mano mi palpava il culo
- hai un culo davvero bello ,lo sai? -
- è tuo,lo voglio - risposi,mi fece mettere a pecora con la faccia rivolta verso gli specchi,lui si mise dietro di me ,mi allargò le chiappe e insinuò la sua lingua nel mio ano,io alzai la testa e mi vidi nello specchio,a quattro zampe con un ragazzo che mi leccava il culo,mi vergognai ma era quello che volevo,essere la sua vacca,solo questo e ci stavo riuscendo.
Mi lavorò il buchetto a lungo,non so dire quanto mi piacesse la sua lingua,era una sensazione fortissima,poi entrò con un dito,quindi due,faceva male,ma non dissi nulla
- adesso prendo un po di lubrificante,la prima volta è dolorosa - mi spalmò del liquido sul solco del culo poi entrò anche dentro,era rinfrescante
- va meglio adesso? - chiese
- si,molto meglio - risposi,dallo specchio vidi che si mise in posizione per penetrarmi,strinsi i denti e chiusi gli occhi,appoggiò la cappella all'ano e spinse,entrò facilmente,ma nonostante tutto il dolore fu tanto,emisi un grido
- ehi ,devi resistere,ancora non è dentro tutto, poi ti piacerà - disse
- continua.non badare a me,lo voglio - a quelle parole spinse di nuovo ,il dolore aumentò
- è troppo doloroso,non entra ! -feci
- ti sbagli sono tutto dentro di te -aprii gli occhi e mi vidi riflesso con la faccia stravolta,lui che mi teneva per i fianchi e sorrideva fermo dentro i miei intestini,avevo i capelli sul viso,sembravo davvero una ragazzina
- non sei più vergine adesso,sei una troietta nelle mie mani - disse
- e allora fottimi,cosa aspetti? - mi uscì dalle labbra,non se lo fece ripetere ,iniziò a pompare con forza,lo spettacolo che vedevo allo specchio era indecente,ma eccitante,il dolore lentamente calava,al suo posto un sottile piacere si insinuò in me,essere montato da un maschio lo avevo sempre sognato,magari speravo di farlo con più dolcezza,ma dovevo accontentarmi.
Alberto non dava tregua al mio culo,mi aveva afferrato per le spalle e mi baciava il collo
- quanto ti piace puttanella ? -
- tanto tanto,non ti fermare - lo implorai,adesso stavo godendo anch'io,tanto che dal mio cazzo uscirono delle gocce di sperma
- stai sborrando finocchio? -
- si,è troppo bello ! - urlai,allo specchio ero totalmente nelle sue mani con il cazzo piantato nel culo che muovevo verso di lui per farlo entrare tutto,le spinte si fecero quasi violente,poi lo sentii tremare,stava per svuotarsi le palle dentro di me
- vengo puttana,adesso ti ingravido ! - fece,e un gran calore mi invase il retto,spingeva a scatti mentre schizzi lunghissimi mi invadevano,vidi che crollò sulla mia schiena,esausto dalla cavalcata,poi il suo cazzo uscì,mi allargò le chiappe
- guarda come cola la sborra - e ne raccattò un po con le dita,me le avvicinò alla bocca,io leccai avidamente il suo seme ripulendolo da brava femmina quale mi sentivo
-adesso vieni in bagno che diamo il tocco finale,ho voglia di pisciare - mi alzai ancora dolorante e lo seguii intuendo le sue intenzioni
-entra in vasca -obbedii,lui si prese il cazzo in mano e iniziò a pisciarmi addosso,forse ero davvero una troia ma riconosco che mi piaceva,quel liquido caldo mi finì anche in bocca,mai avrei creduto di ingoiare l'urina,lui a quella vista tornò di nuovo duro,iniziò a masturbarsi e brevemente schizzò sulla mia faccia
- sei più vacca di quello che pensassi,guardati allo specchio - mi alzai dalla vasca e nello specchio vidi un ragazzo con la faccia tutta imbrattata,mi leccai le labbra assaporando quel misto di urina e sperma
- ti piaccio così frocio? -chiesi
- moltissimo,se vuoi lo facciamo tutte le volte che vuoi -
- sono tuo,anche se tu non mi ami -
- chissà ,magari col tempo posso cambiare idea -e mi fece l'occhiolino.
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