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timida,seconda parte


di feltrone
29.01.2020    |    757    |    0 8.7
"Ilaria si calmò prima di me e tolse quel palo che avevamo fra le cosce, era imbrattato di sangue ed umori, tirò fuori la lingua e lo leccò, io mi destai..."
Ilaria era esperta,mi baciava con passione,finalmente mi lasciai andare,l'abbracciai,mi piaceva Marta,scoprivo una pare di me fino ad allora sconosciuta
- ti va di andare sul letto Marta? -fece la mia amica
io assentii,ero ancora frastornata,non sapevo come avrebbe potuto continuare,mi prese la mano e si distese sul letto,io rimasi in piedi
- dai vieni,ti faccio entrare in paradiso -
misi le ginocchia sul letto e mi disposi accanto a lei,si voltò,mi prese il viso e appoggiò le labbra sulle mie,erano dolcissime,io carezzai i suoi capelli colorati che adoravo,le nostre gambe si incrociarono,mi sembrava che volesse entrarmi in gola con la lingua,era eccitante,la mia timidezza però non mi lasciava tregua,ero inerme tra le sue braccia
- puoi muoverti Marta,forse non ti piaccio? - esclamò
- cosa dici,mi piaci tantissimo,ma sono una povera scema timida -
- ti insegno io,fai come me -
prese le mie grandi tette fra le mani carezzandole e stringendole,i miei capezzoli si irrigidirono,non mi era mai capitato neppure quando ero in preda ai miei orgasmi masturbatori,li leccava e li mordicchiava procurandomi fitte di piacere intenso
-dai fallo anche tu - propose
avvicinai mie dita ai suoi seni che tanti avevano attratto la mia attenzione,erano a pera,perfetti,non come le mie grandi come zucche,erano sode,svettavano dei grandi capezzoli con un aureola a sbalzo ,era una sensazione meravigliosa,le carezzavo,le soppesavo ,poi avvicinai le labbra,titillavo con la lingua le mammelle,lei allungò una mano sulla mia fica,si fece largo tra la peluria e trovò la fessura
- accidenti come sei bagnata Marta,sembri una santerellina ,mi sa che sei più porcella di me -
al tocco delle sue dita mi sentii fremere ,mordicchiavo con più foga i suoi capezzoli duri come il marmo,lei con le dita entrava nella mia intimità,ero allagata di umori,cercai con la mano libera la sua fica,la trovai,era liscia come quella di una bimba,aveva delle enormi labbra,allargò le cosce e fece entrare le mie dita,rovesciò la testa all'indietro,anche lei era bagnatissima
- Marta ,leccamela,assaggiami -urlò
- si amore mio ,mi hai fatto uscire la porca in me - risposi ,stupendomi delle parole che avevo appena pronunciate
- ti rendi conto che sei lesbica come me? -
- sono la tua lesbica,voglio essere tua -
Ilaria si distese e allargò le cosce,io mi gettai nel mezzo su quella fregna depilata e gonfia,la allargai,mi inebriai del suo odore e mi infilai in lei con la lingua,il grilletto si ingrandiva a vista d'occhio,io insistevo proprio li,le lanciava dei gridi strozzati,stringeva le gambe sul mio viso
- così ,dai ,sei bravissima,mi stai mandando in estasi -
- sei buonissima,hai la fica più eccitante che potessi immaginare -
- ti va di fare un 69? così lecco anche te -
- certo che mi va-
cambia posizione,mi disposi su di lei,testa ,piedi,ripresi a leccarla e le iniziò il suo lavoro,le lingue volavano veloci sui nostri sessi,le mie tette schiacciate su di lei,mi afferrò i glutei e li allargò,cercava il mio buco,ci mise un dito,che mi fece sussultare
- calma,non ti faccio male -sospirò
- leccamelo ,mi piace -
- senti la porcella ,hai superato la timidezza -
mi slinguava il buco e la fica alternativamente,io con gli occhi chiusi godevo come una matta
- adesso ti faccio vedere una cosa -disse Ilaria
si alzò,aprì il comodino ed estrasse un fallo di gomma lunghissimo,nero ,non molto grosso ,sembrava un serpente lo muoveva come fosse un manganello
- che ne dici ,ti piace? -
- non vorrai sverginarmi con quello -chiesi
- non sai come si usa? -
- no ,davvero,ma mi fa paura -
- distenditi dai ,ti insegno io -
si distese dalla parte opposta,poi si avvicinò a me unendo la sua fica alla mia,prese il fallo e se lo inserì nella vagina,lo aveva lubrificato precedentemente,entrò con facilità
- adesso lasciati andare ,non essere tesa,te lo infilo -
- fai piano ,ti prego,ho paura -
infilò il serpente nella mia fregna,l'altra estremità era in lei,lentamente mi penetrò,scivolava bene,avvertii un leggero dolore ,poi svanì,era entrato,mi tirai su e guardai il nostro stato,eravamo unite da quel tubo di gomma,ne usciva solo un piccolo pezzetto
- sentito dolore? -chiese Ilaria
- solo all'inizio ,adesso no,mi sento piena e sono unita a te -
- ora mi muovo io,poi muoviti anche tu,ci scopiamo da sole Marta -
- oh Ilaria muoviti lentamente ,per me è la prima volta -
mosse il bacino uscendo ed entrando da quel palo conficcato nelle nostre carni,mi stavo stringendo il seno ,arrivò, una botta allo stomaco, mi mossi anch'io,ad un certo punto i nostri sessi si unirono,il cazzo di gomma era tutto dentro,non sentii dolore o almeno non ci feci caso,lei ci dava dentro,io la copiai,avanti e indietro,lei urlava e godeva,scivolava facilmente lubrificato anche dai nostri umori,provavo cosa volesse dire un cazzo in fica,ma era Ilaria che volevo,mi dimenavo come un indemoniata,urlavo le peggiori cose
- sono una troia! come mi piace il cazzo! -
- spingi vaccona ,dobbiamo venire insieme,guarda come ti ballano quelle poppone -
- ci sono Ilaria,sto arrivando all'orgasmo -
gridammo assieme,i nostri corpi vibrarono assieme,la goduria mi precipitò in un abisso,saltavamo sul letto come fossimo invase dalla corrente elettrica.
Ilaria si calmò prima di me e tolse quel palo che avevamo fra le cosce,era imbrattato di sangue ed umori,tirò fuori la lingua e lo leccò,io mi destai dall'estasi e la raggiunsi imitandola , mai avrei creduto di vedermi a leccare quella mistura ,in quel momento però era eccitante,ero imbrattata e Ilaria anche,ci baciammo ,sapevamo di sesso,un sapore forte ed intenso,era il sapore delle nostre fiche,finalmente non ero più vergine.
Ci stendemmo sulle lenzuola sporche ,mi abbracciò
- Marta ti è piaciuto? -
- non trovo le parole,mai avevo provato un orgasmo più intenso -
mi sbaciucchiava tutto il viso,era molto dolce,misi un dito nel suo sesso,poi lo misi in bocca,volevo il suo sapore,della mia ragazza,volevo stare con lei
- vuoi diventare la mia ragazza Marta ? -
- non voglio altro,ti desidero ,sono pazza di te-
strette strette continuammo ad accarezzarci e baciarci,erano le dolcezze dopo l'amore,poi lentamente mi addormentai fra le sue braccia.
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