l'annuncio,quinta parte

La mattina ci svegliarono verso le 9,non si dormiva male nello scantinato,un po duro il giaciglio ma era fresco,ci portarono in bagno e ci fecero fare la doccia,eravamo incrostati di sperma secco sia in faccia che nel buco del culo,mi sentii riavere ,poi a fare colazione,avevano riempito le nostre ciotole di latte che leccammo tutti assieme,quindi ci dettero delle belle sfogliatelle,questa volta ci trattavano davvero bene,poi entrammo nel salone,i padroni stavano finendo la colazione e noi quattro eravamo in ginocchio davanti a loro
- venite sotto il tavolo e spompinateci,chi rimane senza cazzo sarà punito - fece il padrone,noi veloci gattonammo verso le loro verghe già dure,Alessandro rimase indietro e quindi capì che toccava a lui la punizione.
Pompammo quei maschi che riversarono la loro sborra nelle nostre gole
- con questo la colazione è conclusa,piaciuto il dessert? - dissero ridendo,noi ci leccavamo le labbra mentre Alessandro era in un angolo in attesa che decidessero cosa meritava.
Il padrone si alzò dalla sedia e si avvicinò al ragazzo
- sei lento,hai visto i tuoi compagni come sono scattati? - lui fece cenno di aver capito
- adesso devo punirti - aggiunse,lo portarono in giardino,vicino alla piscina c'era una gabbia
- entra dentro senza fare storie - ordinò,dall'apertura si mise dentro,ci entrava a malapena ,chinato come un cane mi faceva pena,chiusero lo sportello,lui ci guardava con occhi imploranti
- adesso rimarrai lì sotto il sole - disse il padrone - devi espiare la tua colpa,quando sarà il momento dovrai soddisfarci tutti e tre - lo lasciarono lì ,vidi che aveva ricominciato a piangere,il sole iniziava a battere,io azzardai
- padrone abbia pietà ,sta soffrendo -
- doveva essere più veloce -rispose
- la prego ,sono disposto a fare tutto quello che vuole -
- ti preme il ragazzo -
- si,anche perché è debole -
- va bene ,avvicinati e liberalo,però lo dovrai scopare sul prato davanti a noi - io mi avvicinai alla gabbia e aprii lo sportello,lo feci uscire
- avanti fotti la tua cagna - fecero in coro,lo penetrai immediatamente entrando in lui come se fosse burro,sapevo che volevano così,avevo tanta rabbia in corpo per come lo trattavano che lo montai senza sosta mentre mi incitavano eccitati nel vedere due ragazzi fare sesso senza freni,sentivo qualcosa per Alessandro ma non era il momento di delicatezze,ero al culmine, ansimavo alle sue spalle,lo tolsi e sborrai sulla sua schiena,lunghi fiotti che gli arrivarono fino al collo,poi mi ritrassi,lui crollò a terra,tutti applaudirono.
Il padrone si avvicinò al ragazzo e gli tese la mano
- hai superato la prova,bravo e bravo anche tu -disse rivolgendosi ad entrambi -mi pare che tra di voi ci sia qualcosa o sbaglio ? -
- non lo so,ma sicuramente gli voglio bene - risposi
- allora da adesso siete liberi di andare,vi paghiamo quello pattuito,non me la sento di trattenervi -
Guardai Alessandro e sorrisi,anche lui era sollevato,ci abbracciammo
- dovete stare insieme e amarvi - disse l'uomo,entrammo in casa e ci rivestimmo,poi il padrone di casa ci fece un assegno,un po più piccolo di quello stabilito,ma eravamo felici,uscimmo mano nella mano,l'incubo era finito.