adolescenza ,parte quarta

Mentre tornavo a casa non toccavo terra,mai avrei creduto di conquistare quel ragazzone rude,eppure adesso era il mio ragazzo,andai a dormire pensando a lui,mi masturbai nel mio letto .
La mattina a scuola avevo il cuore che mi batteva,non sapevo come comportarmi con Lapo,fu lui a togliermi dal'imbarazzo prendendomi per mano,io accostai la testa sulla sua spalla,tutti capirono e rimasero a bocca aperta
- io e Giacomo stiamo assieme,se qualcuno ha da ridire venga a dirmelo in faccia! - disse,non fiatò nessuno,solo un gruppetto di ragazze ridacchiavano,prendemmo posto in aula ed iniziarono le lezioni,durante l'intervallo in giardino io e Lapo rimanemmo vicini,scherzavamo e ridevamo
- sei stato grande,hai visto che facce hanno fatto? - feci
- solo quelle quattro smorfiose hanno riso,ma io me ne frego di loro e delle loro fiche -
- chi ti sei fatto di quelle? -
- solo Sara ma non vale niente,non è degna di legarti le scarpe - mi emozionai
- davvero riesco a farti godere? -
- eh si ,sei la mia troietta o no? - rispose ridendo
- lo voglio e per sempre,giurami che vuoi solo me-
- ti voglio bene,te l'ho detto - a fine lezioni uscimmo insieme e mi chiese di andare ai giardini con lui ,non aveva casa libera,e mi fece l'occhiolino
- andiamo nel nostro posto? - chiesi
- si,ma questa volta sarà diverso,faremo l'amore - lo presi per mano e lo tirai,avevo voglia di lui,arrivammo ai giardini di corsa,andammo dietro la siepe che riusciva a coprirci e mi spogliai,lui pure rimase nudo di fronte a me,io mi inginocchiai e gli impugnai il cazzo,quanto mi piaceva quella carne pulsante che cresceva nelle mie mani,alzai gli occhi
- ti faccio un pompino che non ti immagini -
- allora dai,fammi vedere quanto ti piace !- lo presi in bocca ,ormai era in completa erezione,con la lingua assaporavo la spessa cappella,lui mugolava dal piacere,lo portai quasi all'eiaculazione ma mi fermai
- lo voglio nel culo,non resisto più - mi misi nella medesima posizione della volta precedente,con le mani sul sasso ed alzai il culo
- chiavami toro -lo incitai,lui sbuffando non si fece pregare ,lo appoggiò al buco e mi penetrò,andai in avanti per il dolore,lui si fermò
- ti faccio male? -
- non è niente,vai avanti ,inculami - entrò tutto fino alle palle ,il mio ano elastico si adattò al membro e il dolore svanì
- muoviti ora ,fammelo sentire,oddio com'è duro ! -
- hai un culo che sembra nato apposta per il cazzo -
- e tu sei uno stallone porco -
- sono porco perché tu sei così troia e sexy - mise le mani sulle mie spalle per spingere più a fondo,io mi stavo sciogliendo ,lo sfregamento con la mia prostata faceva effetto provocandomi degli spasmi simili ad orgasmi,lui mi schiaffeggiò una chiappa,mi girai ,dovevo avere la faccia stravolta dal piacere,si avvicinò e mi baciò
- sei tutto rosso,dimmi quanto ti piace - chiese
- troppo ,ho il cuore che mi batte talmente forte che sembra uscirmi dal petto - mi toccò la schiena,era sudata,poi sfilò il suo cazzo e ci sputò sopra,rientrò ed io quasi svenni tanto godevo,spingeva così forte che persi l'equilibrio,caddi a terra e lui mi venne sopra ancora ancorato al mio culo,mi scopò a terra,adesso lo sentivo ancora meglio,dette l'ultima spinta e venne,allagandomi lo sfintere,mi fece capire come doveva sentirsi una ragazza che veniva ingravidata dal suo maschio.
Crollò definitivamente dopo avermi riempito di sborra,uscì e si alzò,mi porse la mano per aiutarmi a tirarmi su,lo abbracciai forte e lo baciai,mentre dal solco delle chiappe sentii sgocciolare il suo seme
- ti amo Lapo,non sai cosa mi fai provare! -
- se provi la metà di quello che provo io è tantissimo - ci rivestimmo e con la testa sulla sua spalla ci avviammo verso le nostre case.