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con mio padre a pesca,seconda parte


di feltrone
27.10.2020    |    2.420    |    1 8.0
"Il mio sogno si era avverato, finalmente non ero più vergine, mio padre mi aveva scopato e adesso eravamo per terra , nudi, io accoccolato vicino a lui,..."
Il mio sogno si era avverato,finalmente non ero più vergine,mio padre mi aveva scopato e adesso eravamo per terra ,nudi,io accoccolato vicino a lui,rimiravo quel bellissimo maschio che tanto piacere mi aveva dato e io a lui
- babbo,non so esprimerti la mia felicità,è il giorno più bello della mia vita -
- dici davvero?io penso che non dovevo,mi sono lasciato trascinare -
- perché non ti è piaciuto? -
- mi è piaciuto troppo invece,ma tu sei mio figlio,è una cosa contro natura,lo capisci? -
- come può esserlo una cosa così bella,non dirlo più,non mi hai forzato,l'ho voluto io -
- sono tuo padre ed ho il doppio dei tuoi anni,sono solamente un porco - non lo lasciai finire,lo baciai intensamente,lui si abbandonò e contraccambiò
- lo vedi che non è peccato,stiamo bene entrambi -
- lo so ,ma mi sento lo stesso in colpa-
- è un peccato volersi bene? -
- no di certo Giacomo,io ti adoro lo sai, ma non so più cosa pensare-
- deve continuare tutto come prima,solo che adesso oltre la mamma dovrai occuparti anche di me,non so se ce la farai -e risi
- certo che ce la faccio,cosa credi - e rise anche lui,ci rivestimmo ,tornammo alla macchina e dopo un ora eravamo a casa,mia madre ci accolse con un gran sorriso
- allora come è andata la pesca? - chiese
- non abbiamo preso niente ,ma ci siamo divertiti lo stesso - rispose mio padre
- lo vedo siete raggianti,vi fa bene andare a pescare -io la abbracciai
- mamma lo vedi come sono felice? -
- si Giacomino,adesso però andiamo a tavola che è pronto - ci cambiammo e ci recammo in cucina per pranzare.
Passarono 3 giorni,quando rimanemmo soli chiesi a mio padre come si sentiva
- sto bene,credo che ci abbia fatto bene ad entrambi quello che è successo domenica-
- a me sicuramente,con mamma come va? -
- bene,ma devo confessarti che quando facciamo l'amore mi trovo a pensare a te -
- mi fa piacere sai,prima o poi dobbiamo dirlo anche a mamma non credi? -
- di quello che è successo tra noi dici? -
- certo,sono sicuro che sarebbe contenta,magari ci incoraggerebbe pure -
- ah lei ne è capace,è molto aperta di mentalità e ti vuole un bene dell'anima -
- allora diciamoglielo dai,non deve essere un segreto,voglio che lo sappia -
- io non ne ho il coraggio Giacomo -
- io si,sono diventato più sicuro di me da quando abbiamo fatto l'amore io e te -
- speriamo bene- fu così che architettai il mio piano .
Il giorno dopo sapevo che avrebbero fatto l'amore,il giovedì e il lunedì erano i giorni fissi a parte quando mia madre aveva il ciclo,dopo cena ci mettemmo davanti alla tv ,poi io li salutai e andai in camera mia,feci finta di andare a dormire,ma da dietro la porta li spiavo,verso mezzanotte andarono a letto,uscii dalla mia camera e mi appostai dietro la porta della loro,parlavano,poi silenzio,dopo poco sentii mia madre mugolare,poi mio padre dire
- stasera mi dai il culo Teresa -
- sei fissato tu con il culo,meno male che hai trovato me che non faccio storie-
Aprii piano piano la porta e alla luce della abat jour vidi mia madre nuda a pecora sul letto e mio padre dietro di lei pronto ad incularla,mi videro,io rimasi fermo
- cosa fai Giacomino? - fece mia madre tutta rossa in viso
- voglio partecipare anch'io mamma-
- ma sei matto? -
- no,devo confessarti una cosa -
-proprio adesso devi dircelo? -
- si ,è il momento giusto ,ma devo dirtelo solo a te,il babbo lo sa - si voltò e interrogativa gli fece cenno di non capire
- Teresa domenica al fiume è successo qualcosa -fece mio padre
- cosa -chiese lei
- io e Giacomo abbiamo fatto sesso -
- con chi? -
- io e lui,scusami ma non ho resistito - mi guardò con la bocca aperta
- sapevo che eri gay,ma non avrei mai immaginato che voi due.... - non la feci finire
- sono stato io a provocarlo,lui non voleva, se vuoi arrabbiarti rifattela con me - era rimasta nella stessa posizione ,i grossi seni che le ballavano,il viso le si illuminò,con la mano mi fece cenno di avvicinarmi
- vieni qui tesoro,scusami ma non me lo aspettavo,abbracciami - lo feci e mi strinse a se e mi baciò sulla guancia
- ti è piaciuto amore mio? -
- tanto mamma,è stato un sogno,ho voglia di rifarlo -
- sai che la cosa più proibita che ci sia? -
- si mamma,ma non ci trovo nulla di male,sei scandalizzata? -
- no, solo che non me lo aspettavo,non sapevo niente -
- non avevo coraggio di dirtelo - fece mio padre
- dai spogliati,cosa aspetti? - mi disse,io svelto mi tolsi il pigiama,adesso eravamo tutti e tre nudi,l'imbarazzo era forte
- mettiti qui vicino a me a quattro zampe - disse lei,io mi misi come lei
- allora ,cosa aspetti,fai il maschio,non ci vedi ? - a mio padre,che si avvicinò al mio culo
- dai incula Giacomino,non vedi quanta voglia ha? -si spostò di lato e sorridendo mi fece capire che era contenta,mio padre puntò la sua verga tra le mie mele,le allargò e fece scivolare la cappella nell'ano,feci un piccolo salto
- fai attenzione,vuoi fargli male? - disse lei
- tranquilla mamma,babbo sa come fare -non feci in tempo a finire che era tutto dentro,vidi mia madre trattenere il fiato,io sorrisi,lui prese a montarmi,io ormai abbastanza largo provai poco dolore,mi piacque subito,mi sentivo bene,ero io al centro dell'attenzione,mentre mi chiavava vidi mia madre che senza farsi vedere aveva portato una mano alla sua fica
- mamma puoi masturbarti se ti eccita - lei fece cenno di si e apertamente si toccava
- sei così carino,sembri me alla mia età - era il più bel complimento mi potesse fare.
Mi pompava il culo aumentando il ritmo,io godevo come una troia,eravamo tutti e tre presi dall'eccitazione,capii che mio padre stava per venire perché tremava,anche mia madre stava per avere un orgasmo
- babbo vienimi in bocca,ti prego - uscì dal mio culo e con l'uccello in mano si avvicinò al mio viso,io aprii la bocca e lui schizzò preciso,poi ancora e ancora,l'ultimo mi colpì tra gli occhi,sentii lei che lanciò un forte gemito,era venuta.
Bevvi tutto,poi ci baciammo,mia madre si avvicinò e ci abbracciammo tutti e tre.
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